Formazione, il Cga riammette l’Enaip

Non finiscono la grane giudiziarie per il tecnico super pagato della formazione professionale in Sicilia. Nonostante la smentita di Ludovico Albert al nostro giornale di qualche settimana fa, si rincorrono i contenziosi tra enti di formazione ed il dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale.

Da quando Ludovico Albert è a capo di questo dipartimento regionale, ebbene, il suo operato è stato oggetto di centinaia di osservazioni e ricorsi avverso l’Avviso n.20/2011. E’ di 48 ore fa la notizia della decisione del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga), in Sicilia organo di appello del Tar (Tribunale amministrativo regionale) di accogliere le ragioni dell’ente di formazione Enaip di Caltanissetta. La notizia è di quelle che meritano un approfondimento per l’impatto che determinerà sull’Avviso 20.

Proviamo a fare luce sulla sconfitta giudiziaria ed amministrativa dell’esperto in quota Pd e nominato due anni fa dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. L’Enaip era stato escluso dalla valutazione dei progetti presentati a valere sull’Avviso 20/2011. Ente tra i più consolidati in Sicilia, titolare di oltre 6 mila ore formative, con una dotazione finanziaria di circa 900 mila euro ed una decina di occupati, l’Enaip è uno dei pochi enti nella provincia di Caltanissetta che hanno erogato la formazione professionale in favore dei soggetti disabili. Non c’è da stupirsi, insomma, se la Giustizia amministrativa lo ha rimesso in pista.

Sulla vicenda il presidente dell’Ente, Angelo Vitale, ha dichiarato al nostro giornale la sua soddisfazione per la decisione. Ed ha sottolineato: “Giustizia è stata resa ad uno degli enti più corretti e solidi della Sicilia. La decisione restituisce serenità ai dipendenti e fiducia al territorio ed alle famiglie dei 40 disabili che potranno frequentare i corsi di formazione”.

Ma veniamo alla decisione del massimo organo amministrativo della Regione siciliana. Il Cga ha confermato il 26 luglio scorso quanto già deciso dal Tar con Ordinanza emessa in Camera di consiglio il 29 maggio scorso con presidente Nicolò Monteleone. Nell’Ordinanza n.336/2012 il Tar Sicilia ha ordinato la riammissione con riserva dell’Enaip di Caltanissetta alla fase di valutazione.

Richiamiamo alcune motivazioni tratte dal dispositivo della sentenza. I giudici amministrativi hanno supportato le ragioni dell’istante e la fondatezza del ricorso. Nello specifico, hanno ritenuto “che sussista il “periculum in mora”, stante la significativa entità economica dei finanziamenti per cui è causa e le possibili negative incidenze anche sui lavoratori alle dipendenze del ricorrente”.

Emerge dalla notizia il fondato sospetto che l’Amministrazione Attiva abbia volutamente allungato i tempi e gli effetti della sentenza sfavorevole. Cioè, dopo la decisione del Tar, Albert ha disposto il ricorso all’’Organo superiore anziché cautelativamente dare seguito a quanto deciso dai giudici di primo grado.

Al di là di una scelta comunque legittima, resta l’incomprensibile decisione del capo del dipartimento di spostare la dotazione finanziaria destinata alla provincia di Caltanissetta verso altri territori. Almeno così è stato riferito al nostro giornale. Qual è la conseguenza della decisione del Cga? Sicuramente l’Enaip con la propria progettualità dovrà essere ammesso alla valutazione. E se dovessero essere valutati positivamente i progetti, Albert si ritroverebbe un’ennesima grana: trovare 900 mila euro che pare non vi siano più.

Altra conseguenza dell’ammissione a finanziamento dell’Enaip a valere sull’Avviso 20/2011 dovrebbe essere la revisione delle graduatorie della provincia di Caltanissetta. Ed allora qualcuno potrebbe chiedersi: e se i soldi non ci sono cosa accadrà? Potrebbe succedere, per esempio, che altre graduatorie risulterebbero intaccate. Insomma, caos su caos. Ne vedremo delle belle.

Giuseppe Messina

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