Formazione, Crocetta show, adesso s’inventa un Elenco “B”. Nuove assunzioni in campagna elettorale?

CI RISIAMO. SI RIVEDE IL GOVERNATORE DELLA SICILIA CON NUOVI ANNUNCI, PAROLE AD EFFETTO PER CREARE CLAMORE INTORNO A SE’. MARCO FALCONE: “IL PRESIDENTE PENSA PENSA AL VOTO”

Non è la prima volta che ascoltiamo questa parole. Non è la prima volta che il governatore della Sicilia parla e straparla. In quasi un anno e mezzo di Governo, Rosario Crocetta ha fatto sole tre cose: annunci, nomine e, soprattutto, danni. E ancora oggi persevera in questo andazzo.

In questo momento la sua Giunta non c’è perché non si capisce chi saranno i nuovi assessori e non si capisce quali saranno i Partiti che lo sosterranno. Parla di attività di Governo senza aver un Governo non avendo una maggioranza in Aula. Parla e straparla senza aver risolto i problemi politici che stanno all’interno del suo Governo.

Un Governo senza maggioranza, senza Giunta che parla del “fare”, roba da matti. Cosa e come può governare un presidente della Regione che non ha un Governo?

Non potendo parlare di cose serie, Crocetta si cimenta, tanto per cambiare, con la formazione. Annunciando riforme.

Nel programma di governo “fantomatico”, non avendo né un Giunta, né una maggioranza parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, Crocetta ha annunciato un “elenco B” dove dovrebbero trovare spazio nuovi aspiranti formatori.

“Giovani laureati che offriranno le proprie professionalità – ha dichiarato Crocetta – nel caso in cui gli enti non le trovassero tra quelle presenti nell’elenco originario, nel ‘bacino unico’. Formatori ai quali verranno proposti contratti a tempo determinato”.

Un dietro front senza precedenti, quello di Crocetta. Fino a ieri il settore andava chiuso, gli enti cancellati , centinaia di lavoratori mandati in prepensionamento e la rimanente parte al Ciapi di Priolo, ed ora? Adesso si scopre che i formatori sono cinquemila e non più sufficienti a coprire le ore formative da offrire ai siciliani.

Crocetta straparla. L’apertura ad un nuovo bacino di formatori, come annunciato dal governatore, potrebbe essere un pericoloso annuncio nei confronti dei lavoratori del settore. O forse, più semplicemente un segnale di distensione per la politica che sceglierà di seguirne le gesta appoggiandolo all’Ars?

In ogni caso si parla di nuove assunzioni a meno di un mese e mezzo dalle elezioni europee. Siamo alla vecchia politica delle clientele.

Le parole del presidente confermano la confusione totale che si respira nel settore della Formazione professionale. Chi ha comunicato al presidente Crocetta che l’Albo sarà composto da non più di cinquemila soggetti? Su otto mila iscritti a rischio ve n’è il dieci per cento, circa 800. Come si può pensare di aprire a nuovi contratti?

La dottoressa Anna Rosa Corsello, non più di quindici giorni fa, ha lanciato l’allarme sul rischio di un’ondata di assunzioni pari a sette mila lavoratori che potrebbero trasformare il contratto di lavoro da precario a tempo determinato con un ricorso al Giudice del Lavoro, mettendo in ginocchio il settore. Adesso si scopre, invece, che lo spazio per nuove forme collaborative nel settore della Formazione professionale ci sono al punto tale da creare un apposito elenco di soggetti prioritari che potranno aspirare ad insegnare nel settore. Boh.

A cosa servirà un nuovo elenco di formatori se per un anno e mezzo il Governo ha denunciato l’eccessivo numero di lavoratori presenti nel settore? Se gli otto mila operatori sono stati massacrati da una ventata scientifica di annunci e spot come il risultato dell’affarismo e del clientelismo della politica che c’avrebbe “sguazzato” negli ultimi decenni, adesso come si giustifica l’apertura all’esterno per nuove assunzioni? Nuova clientela, nuovi appetiti politici? Si preparerebbe un nuovo assalto al settore?

Non convincono le parole del presidente Crocetta, anche perché, insistenti voci raccolte nei corridoi di Palazzo Reale, sede dell’Ars, racconterebbero di una dotazione non superiore a cento milioni di euro che il Governo, quando sarà costituito e nel pieno delle funzioni, sarebbe disposto a stanziare nella Programmazione del 2015 nel settore della formazione professionale. Risorse chiaramente insufficienti a garantire lo stipendio all’attuale platea di operatori del settore. Altro che “elenco B”.

Sulle nuove esternazioni del presidente Crocetta sulle possibili nuove assunzioni nel settore della formazione professionale interviene il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone.

“Le contraddizioni nelle trovate di Crocetta non hanno limiti – dice Falcone -. Ci riferiamo alla Formazione la quale il governatore vuole rimpinguare con ‘energie nuove’”

“Com’è possibile – continua il parlamentare forzista – che il governatore, dopo aver più volte predicato che la Formazione è uno stipendificio, che gli organici della stessa sono sovradimensionati e che quindi occorreva operare significativi tagli, gettando nel terrore e nella disperazione tante famiglie che di Formazione vivono, oggi, repentinamente, ha cambiato idea?”.

“Sicuramente – conclude Falcone – l’imminenza delle elezioni ha determinato questa retromarcia di Crocetta”.

Foto di prima pagina tratta da presseurop.eu

 

Giuseppe Messina

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