Formazione/ Con la terza annualità aumenteranno i licenziati. Così ha stabilito il Governo Crocetta!

NON SI ARRESTA L’AZIONE DEMOLITORIA DEL SETTORE. IN MIGLIAIA RESTERANNO SENZA LAVORO A SEGUITO DELLE MISURE ADOTTATE DALL’ESECUTIVO REGIONALE. TAGLI, LICENZIAMENTI, SOSPENSIONI, MANCATA ADOZIONE DI MISURE DI CONTRASTO, ASSENZA DI CASSA DI CASSA INTEGRAZIONE PORTERANNO ALLA CATASTROFE SOCIALE

Siamo agli inizi di agosto e di programmazione ed avvio della terza annualità dell’Avviso 20/2011, finanziato con le risorse del Piano Giovani, non se ne parla.

Le uniche novità, se così possono definirsi, sul versante della Formazione professionale, sono la pubblicazione con decreto dirigenziale n.4228 dell’1 agosto 2014, sul sito del dipartimento regionale al ramo, dell’Albo regionale del personale docente e non, assunto entro il 31 dicembre 2008 ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 e la definizione della procedura informatica per la gestione del personale esuberante.

Sull’Albo c’è poco da dire. A giudicare dalle promesse dell’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo, l’Albo avrebbe dovuto essere pubblicato già nel novembre 2013. L’uscita dell’elenco degli inclusi e degli esclusi con otto mesi di ritardo la dice lunga sulla capacità operativa del Governo regionale su questo versante della pubblica amministrazione.

Da un esame, ahinoi, ci si accorge che l’Albo continua a riportare soggetti che non hanno titolo per stare lì dentro. Un ‘attesa lunga 250 giorni da parte dei lavoratori, convinti che lo strumento li metta al riparo da angherie di taluni presidenti spregiudicati per via dell’assunzione facile.

Tornano, invece, ad emergere errori che gli otto mesi di controlli incrociati e monitoraggio dei dati personali di ciascun operatore del settore non sono bastati. L’elenco riporta ancora soggetti privi dei requisiti, come dicevamo, e gli esuberi ci saranno, come pure i tagli, fortemente voluti dall’assessore Scilabra e dal presidente Crocetta.

La conferma arriva dal tavolo tecnico tra Governo, burocrazia e sindacati di qualche giorno fa.

Incontro che è servito per definire la procedura informatica per collocare tecnicamente il personale dagli enti che dichiareranno esubero dovuto al taglio del finanziamento che passa a 117 euro ora/corso, verso soggetti gestori con vuoti in organico.

È dall’Albo che i soggetti fruitori del finanziamento pubblico per gestire corsi di formazione professionale dovranno attingere per le professionalità di cui necessitano.

La storia si ripete. Per tutte quelle materie di insegnamento che necessitano di particolare specializzazione, non rinvenibile tra gli iscritti all’Albo, che si farà?

Pare che il Governo abbia pronta già la contro mossa:un apposito elenco di super specialisti, pluri laureati ai quali dovranno rivolgersi gli enti, pena la perdita progressiva del finanziamento. Una bella pensata per ‘infornare’ nuovi lavoratori precari.

L’Amministrazione regionale si appresterebbe anche a introdurre una nuova tagliola.

Per gli enti che hanno esternalizzato servizi, come per esempio la consulenza del lavoro, la gestione delle buste paga, pagandoli profumatamente, si preparerebbe la revoca dell’accreditamento e quindi il diniego del finanziamento per la terza annualità.

Stessa sorte dovrebbe toccare a tutti gli enti che, senza una motivazione, avrebbero sospeso il proprio personale dipendente.

Prepariamoci ad un esubero portentoso e non solamente legato al taglio, per il secondo anno consecutivo, del dieci per cento del finanziamento complessivamente stanziato con l’Avviso 20/2011. Con il rischio che non ci sia più il salvagente della Cassa integrazione guadagni in deroga.

Difatti, la platea di coloro che non troveranno lavoro sarà incrementata dagli ex sportellisti che non troveranno spazio presso il Ciapi, per via del bando ‘assassino’ che ne penalizza una buona parte e gli operatori, dichiarati idonei dal Ciapi, ma non avviati al progetto Prometeo per insufficienza di ricorse finanziarie.

Una vera ecatombe. Ma a sentire il governatore della Sicilia, l’assessore Scilabra e la dottoressa Anna Rosa Cosello, infaticabile dirigente generale del dipartimento, tra i dirigenti più chiacchierati della storia dell’Autonomia siciliana (celebri le sue ‘gite’ a Cefalù con l’auto blu: fa pure rima…), tutto è in ordine, il processo di riforma prosegue e tutti i lavoratori saranno garantiti.

Non servono più le critiche, anche aspre e feroci, che dalle pagine di questo giornale, non abbiamo lesinato dallo sciolinare verso il ‘cerchio magico’ che ha stretto ad un angolo il presidente Crocetta, fatti e numeri che parlano da soli.

Sulla Formazione professionale il governatore Crocetta rischia di giocarsi la faccia e la credibilità di persona per bene, pulita e lontano anni luce da inciuci e affari di baso profilo.

Però, caro presidente, non va più il suo silenzio o la difesa a testa bassa di protagonisti del fallimento del settore e dell’azione politica ed amministrativa nel settore. Assuma direttamente il comando e indaghi sul marasma amministrativo in cui si è ficcato il suo governo. Soltanto così si potrà rendere conto dei danni e di quanto serva per risalire la china e restituire regole certe e garanzie ai lavoratori ed ai siciliani.

Giuseppe Messina

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