Sullonda dei tagli indiscriminati volti a recuperare un presunto buco da circa un miliardo di euro (dichiarazione del presidente della Regione, Rosario Crocetta), il Governo ingessa il settore della forestazione. È questo il senso di quanto contenuto nellarticolo 20 del disegno di legge n.69 presentato lo scorso 28 dicembre allAssemblea regionale siciliana.
Il presidente della Regione ha pensato bene di bloccare il turn-over dei lavoratori per il biennio 2013/2014 di tutti i contingenti dellAzienda foreste demaniali e del servizio antincendio boschivo. Con la previsione normativa, se approvata dal Parlamento siciliano, verrebbero sospesi gli effetti degli articoli 46, 47, 49 e 52 della legge regionale 6 aprile 1996, 16 e successive modifiche e integrazioni.
Blocco, quindi, dello scorrimento della graduatoria relativa ai contingenti operai con garanzia occupazionale di 151 e 101 giornate lavorative. Congelamento anche del meccanismo di sostituzione. Sospeso, in buona sostanza, lo scorrimento dalla fascia immediatamente inferiore a quella superiore, in atto previsto, che consente di attingere alla graduatoria unica, di cui all’articolo 49, per la copertura dei posti resisi disponibili.
Possono comprendersi le necessità di tagliare la spesa per dare seguito agli slogan elettorali del presidente Crocetta sul risanamento dei conti e al presunto ‘buco’, lennesimo, di circa un miliardo di euro. È altrettanto vero però che il servizio, comunque, va garantito.
Quali effetti, dunque, dal blocco del turnover? Tanto per fare un esempio: nel servizio antincendio boschivo (Sab) se venisse a mancare un autobottista (autista di autobotte) e la conseguente possibilità di sostituirlo con il primo utilmente in graduatoria, l’effetto non potrà che essere quello del blocco di tutta la squadra. Oppure, nel caso di un torrettista (avvistatore incendi) posto in quiescenza e non sostituito attraverso lo scorrimento della graduatoria dei riservisti il servizio non potrà che bloccarsi.
Una decisione, quella del Governo regionale, che appare, pertanto, frettolosa e poco ponderata. Una scelta che rischia di costare molto di più, facendo venire meno il servizio sul territorio e aggravando lorganizzazione funzionale. E poi, garantire solamente la fascia occupazionale (sconfessando laccordo del maggio 2009) significa anche che i contingenti non saranno più in grado di rispondere alle esigenze del territorio.
Nonostante le rassicurazioni dellassessore al ramo, Dario Cartabellotta, circa lidea di un parziale riordino del settore a garanzia dei lavoratori, i forestali restano in apprensione. Per Salvino Caputo, vice presidente della Commissione attività produttive allAssemblea regionale siciliana e deputato regionale di Fratelli dItalia, la norma del Governo danneggia gli operai forestali e pone un serio interrogativo sul futuro del settore.
Per Ugl Agroalimentare lattuazione di quanto previsto dallart. 20 determinerà lennesima ingiustizia a danno dei lavoratori forestali siciliani. Due i diritti fondamentali lesi: le pari opportunità e laspettativa di una vita migliore. Secondo il sindacato infatti vanno individuate le modalità per garantire la stabilizzazione di tutti gli operatori del settore forestale, migliorando la fruizione dei parchi, del verde pubblico, dei beni culturali, paesaggistici (monitorati costantemente), e il rilancio del turismo.
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