«La piazza ci accompagna sempre con entusiasmo, la gente fatica a credere in quello che stiamo facendo. Speriamo di continuare così, partita dopo partita, e di portare il Troina nel calcio professionistico». E non potrebbe essere altrimenti. D’altronde, il neopromosso Troina sta dominando il campionato di serie D, girone I, guardando tutti dall’alto in basso e rivelandosi la sorpresa più lieta all’interno del panorama calcistico siciliano. Il direttore sportivo rossoblu, Dario Dell’Arte, parla a Meridionews dell’aria che si respira in paese. «In questo momento c’è molto entusiasmo. È una bella sensazione e il lavoro fatto da tre anni a questa parte con il presidente Alì e mister Pagana sta iniziando a dare i suoi frutti». La vetta della classifica è arrivata nonostante sia la prima esperienza in assoluto in D: «I risultati – prosegue il dirigente – si raggiungono con il lavoro, l’attenzione e l’organizzazione societaria. Siamo una bellissima realtà e non c’è pressione. Abbiamo mantenuto l’80 per cento del gruppo dell’anno scorso, mettendo degli innesti mirati, con giovani e giocatori d’esperienza. In molti non hanno mai fatto questa categoria, ma si stanno comportando in maniera egregia».
La squadra rossoblu annovera in rosa tanti stranieri che stanno facendo ottime cose: «Questo progetto per noi era vincente. Fino a oggi questi ragazzi nel calcio non avevano avuto fortuna, qui hanno trovato l’ambiente giusto per esprimere al massimo le loro potenzialità». A guidare il gruppo in panchina c’è Giuseppe Pagana, che per Dell’Arte rappresenta una garanzia: «È un allenatore che più su va, meglio fa. È innamorato del calcio, ne capisce tanto ed è una persona veramente intelligente. Per noi è un lusso, perché merita palcoscenici molto più alti». Per il ds è la volta nel mondo del calcio: «Mi sono imbarcato tre anni fa in questa avventura con il presidente Alì e con Peppe (Pagana, ndr). Una squadra si costruisce sul gruppo. Con il presidente ci confrontiamo sempre e le decisioni le prendiamo assieme».
Proprio sulla coesione si basa la forza della squadra: «Abbiamo costruito un grande gruppo, l’arrivo di Vazquez ci ha rinforzati perché è un giocatore spettacolare per cui fatico a trovare degli aggettivi. Abbiamo creato un gruppo perfetto, noi vogliamo mantenere l’equilibrio che c’è per ora. Durante il mercato invernale nessuno andrà via». I tanti stranieri in rosa sono di tante nazionalità diverse: chi arriva dall’Argentina, chi dal Senegal e così via. «Farli coesistere – spiega ancora Dell’Arte – è una cosa difficile, ma ci siamo riusciti. C’è una società che li fa stare bene e loro qui a Troina si sentono come a casa. Noi siamo sempre a loro disposizione. Qui si sta vivendo un sogno e vogliamo arrivare in alto, anche se la strada è lunghissima. Il nostro obiettivo è fare più punti possibili». Tra i rossoblu, in tanti stanno facendo bene, ma il direttore ribadisce ancora che a fare la differenza sono tutti quanti: «La nostra squadra ha una sua identità grazie al nostro allenatore. Non c’è un giocatore in particolare che fa la differenza perché tutti fanno la differenza, i vari Melillo, Ott Vale, Tuninetti, Vazquez, Diop, Del Col, Silvestri, Chiavaro, Van Brussel, Souare… Insomma tutti sono fondamentali, anche i più giovani quando vengono impiegati».
Tra i giocatori che stanno facendo meglio soprattutto nell’ultimo periodo c’è il 19enne senegalese Talla Souare: «È stato il secondo straniero che è arrivato al Troina, dopo Pedro e aveva 17 anni. Non conosceva neanche una parola di italiano, io l’ho visto grazie a un procuratore che l’ha portato qui e il mister ha avuto l’occhio lungo». La cosa più importante è comunque che i progetti a Troina sono a lungo termine: «Vogliamo mantenere questo gruppo anche in futuro. Proveremo a far restare tutti quanti qui e sono convinto che questo gruppo farebbe bene anche in serie C. Questo periodo di campionato, poi, lo voglio dedicare ad Adeyemo e Diallo (alle prese con lunghi infortuni, ndr), due ragazzi che sono con noi e che spero possano rientrare presto». Anche se non si parla apertamente di promozione, i rossoblu ci proveranno fino alla fine: «Solo un pazzo come il nostro patron, Giovanni Alì, ha potuto credere in questo progetto. Una volta ero con lui e con il mister, quando ci trovavamo in Promozione, e disse che voleva trasformare il Troina in un’azienda e portarlo tra i professionisti. Speriamo – conclude Dell’Arte – di fare avverare questo suo sogno».
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