Stop alle lezioni via web. L’Università di Palermo dice addio allo streaming a Medicina dopo il flop dei giorni scorsi, con oltre mille studenti costretti a tornare a casa e le lezioni sospese tra l’imbarazzo dei docenti. L’Ateneo era corso ai ripari potenziando il segnale audio, senza però riuscire ad arginare i disagi. Colpa, spiegano oggi da Viale delle Scienze, non di problemi tecnici ma del sabotaggio del cavo che avrebbe dovuto consentire la corretta trasmissione delle lezioni da un’aula all’altra. I tecnici dell’Università hanno fatto un nuovo accertamento scoprendo un cavo danneggiato con «ogni probabilità dolosamente».
«Un episodio che vogliamo sia chiarito fino in fondo – dice il rettore Roberto Lagalla – per capire se c’è qualcuno che soffia sul fuoco di una situazione che è in via di risoluzione, e per la quale abbiamo messo in campo ogni risorsa, umana, logistica e organizzativa. Dopo i necessari accertamenti, se confermati i sospetti sporgeremo denuncia contro ignoti».
I disagi per i 1.200 studenti di Medicina del secondo anno, un contingente che si è quadruplicato dopo i ricorsi dello scorso anno sui test nazionali, dovrebbero terminare domani quando entreranno in servizio i nuovi docenti per i corsi di Anatomia e di Fisiologia e si dirà addio alla trasmissione in streaming. Per le lezioni di Anatomia gli studenti avranno un docente per aula; per quelli di Fisiologia tre delle cinque aule saranno collegate in videoconferenza (non in streaming): si tratta di tre aule cablate dello stesso complesso didattico.
Intanto oggi è stata inaugurata dopo una radicale ristrutturazione l’Aula Turchetti, chiusa da oltre 10 anni. Una struttura d’avanguardia con impianti tecnologici, capace di ospitare 319 studenti del corso di laurea in Medicina. «Oggi per il Policlinico è una giornata importante – ha detto il presidente della Scuola di Medicina Francesco Vitale, che recentemente ha ottenuto il nulla osta dei vigili del fuoco – sia dal punto di vista storico, sia pratico perché ci consentirà di dare risposte concrete alle esigenze degli studenti».
L’aula Turchetti, come ha ricordato il professore Luigi Pagliaro che è stato un allievo di Aldo Turchetti, è la più grande del Policlinico e fino agli anni 60/70 era capace i ospitare fino a 500 studenti sia per le lezioni, sia per le grandi assemblee studentesche. Qui ha prima studiato e poi insegnato anche il rettore Lagalla. «Ricordo quando nel 1973 entrai per la prima volta – ha ricordato – per seguire in quest’aula le lezioni di Chimica del professore Giulio Cantoro: adesso può diventare un punto di riferimento importante per tutta la Scuola di Medicina e la città». La nuova aula già da domani ospiterà parte degli studenti del secondo anno del corso di Medicina.
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