«Già in sede di approvazione del bilancio consolidato 2016 le problematiche economico-finanziarie delle aziende di trasporto pubblico locale e di igiene ambientale della città erano emerse con tutte le loro criticità. Il silenzio del Comune è assordante, la lentezza nel consegnare nuove governance ad aziende che svolgono servizi essenziali per la cittadinanza, ingiustificabile. Abbiamo atteso il mantenimento degli impegni assunti per rilanciare i servizi, per mettere in sicurezza economica-finanziaria le aziende, migliorare la qualità del lavoro delle maestranze. La pazienza ha un limite, sono necessari immediati incontri con il Sindaco del Comune di Palermo, Orlando». Cosi i segretari generale e generale aggiunto Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno e Dionisio Giordano, intervengono sulla situazione economica di due delle aziende participate del Comune di Palermo, iniziando da Amat.
«Per ciò che riguarda l’azienda di via Roccazzo la partita di 30 milioni di euro di disallineamenti e dei 20 milioni ritenuti dal Comune indebitamente incassati, mettono a serio rischio la tenuta dell’Amat e del servizio di trasporto pubblico locale per i palermitani, anche la gestione del tram appesantisce il bilancio dell’azienda che deve sostenere 27 milioni di euro di costo a fronte di circa 3 di ricavi. Il servizio di trasporto pubblico su gomma è in grossa difficoltà considerato che su una programmazione giornaliera di 176 vetture, 25 rimangono ferme in azienda per mancanza di personale autista. Una carenza, che sarà acuita nelle prossime settimane perchè sono in scadenza i contratti degli autisti interinali, e intanto il nuovo bando non è stato pubblicato e la previsione è, che proprio con l’apertura delle scuole a settembre, molte più vetture resteranno ferme in autoparco».
Sempre su Amat, la Fit Cisl lamenta “la scadenza del bando sul servizio di verifica e sicurezza a bordo, farà sentire i suoi effetti negativi in un periodo in cui le percentuali delle presenze dei turisti in città sono all’apice». La Federazione di Trasporti e Ambiente della Cisl passa poi alla Rap. «A pesare sui conti dell’azienda di piazzetta Cairoli è certamente il costo del TMB non previsto nel contratto di servizio, circa 10 ml, contratto tra l’altro prossimo alla scadenza. Anche l’azienda di igiene ambientale sconta la carenza di personale, e per far fronte all’obbligo normativo e di civiltà di incrementare la raccolta differenziata, ha chiesto al Comune di poter sottoscrivere una convenzione con la SRR Palermo area metropolitana per l’utilizzo di un centinaio di lavoratori».
Benigno e Giordano aggiungono «difficile contrastare la mancanza di sensibilità di alcuni cittadini considerate le innumerevoli abusive postazioni di rifiuti ingombranti e il mancato rispetto degli orari di conferimento con il numero di lavoratori di cui l’azienda dispone, 2450 all’epoca della presidenza Marino, 1896 oggi di cui solo 1150 impegnati in servizi di igiene ambientale». I due sindacalisti concludono «seguiremo come sempre con attenzione i lavori in consiglio comunale, se gli impegni assunti non verranno mantenuti nessuno si permetta di riversare responsabilità sui lavoratori se reagiranno a tutela della loro occupazione e del loro futuro».
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