Finisce la stagione: tenetevi saldi!

Croce e delizia degli insaziabili maniaci dell’acquisto, anche quest’anno è giunto il periodo dei saldi invernali di fine stagione. Qualora non ve ne siate accorti, già dal 6 gennaio, a Catania i negozi stanno applicando sconti che vanno dal 20% in su. Per verificare l’effettiva applicazione dei prezzi ribassati, siamo andati in giro per Catania, dando un’attenzione particolare alla Via Etnea, ribattezzata qualche tempo fa dai media locali “il centro commerciale nel cuore della città”. Di nuovo, infatti, c’è che i negozi della via più lunga di Catania, oltre a far fronte alla crisi dei consumi, devono tener testa all’agguerrito concorrente chiamato “Etnapolis”, mega vetrina che accorpa svariate decine di negozi al suo interno (spesso filiali degli stessi negozi cittadini).

 

Per cercare di piazzare l’invenduto della stagione e per svuotare i magazzini che serviranno per i nuovi arrivi primavera-estate, ecco saltar fuori strategie di vendita che vantano “svendite colossali di fine stagione”, “abiti a metà prezzo”, “3×2” e chi più ne ha, più ne metta. Dall’indagine sommaria che abbiamo condotto per la Via Etnea, i prodotti che beneficiano maggiormente dei saldi sono le calzature, i cui sconti oscillano tra il 20 (calzature sportive di marche leader) e il 50% (calzature classiche e sportive di marchi meno importanti). Con 70 € circa riesci già a comprare il jeans griffato che tanto desideravi e con una spesa di circa 120€ porti a casa l’ambita giacchetta che fa molto “figo” o in alternativa un bel maglione con magliettina e cintura abbinate.

 

Sarà solo un’impressione ma, sebbene siano spariti dalla circolazione saldi del 60-70-80% che davano troppo nell’occhio e insospettivano anche i meno accorti, pure i saldi del 50%, specie per articoli outlet, sembrano essere eccessivi: i prezzi rimangono sempre alti e c’è il sospetto che non sia stato mai applicato nessuno sconto su quel capo. D’altronde la massimizzazione dei profitti è una tentazione troppo forte, anche per il più onesto dei commercianti.

 

Un’altra impressione è quella che i prodotti che compriamo oggi a prezzi sensibilmente ridotti, tra qualche settimana saranno già “out”, come ad esempio i giubbini dai colori vivaci (rosa, azzurro, verde pisello) o occhiali dalla montatura rettangolare colorata. Passeranno davvero di moda? Solo il tempo potrà dirlo.

 

Girovagando per le strade abbiamo notato anche altri scenari di vetrine: spazi espositivi semideserti dove i manichini reclamavano un mazzo di carte per passare un po’ di tempo senza annoiarsi, ampi adesivi a scritte rosse che nascondevano sapientemente gli interni del negozio, e pronte a ipnotizzare l’ignaro passante, percentuali di sconto mai applicate e roba di qualche generazione fa, spacciata per glamour.

 

Per sondare gli umori degli acquirenti abbiamo intervistato dei ragazzi che uscivano sorridenti da due negozi rinomati della via Etnea con delle buste “fresche d’acquisto” in mano. Abbiamo chiesto a Carla se effettivamente gli sconti le sembravano reali: “Guarda, nel mio caso, avevo visto questo cappotto da tempo, ma il prezzo mi sembrava eccessivo. Allora ho aspettato i saldi per potermelo comprare. Costava 140 € e adesso l’ho preso con 100 €. Ma alcune mie amiche sono state deluse.” Marco e Francesco ci raccontano invece le loro impressioni: “E’ tutta una truffa. Questi vestiti che vedi in vetrina superscontati a breve saranno fuori moda e avrai solo speso soldi inutilmente.”

 

Il Codacons, considerata la diffusione dei telefonini di nuova generazione, invita i consumatori a fotografare i capi in vetrina e i relativi prezzi, così da poter immortalare le eventuali fregature poste in essere dai commercianti. L’altra novità di questa stagione sponsorizzata oltre che dal Codancons anche da ListaConsumatori, è l’invito ai commercianti a mantenere gli sconti oltre la durata prevista, in modo da favorire la ripresa dei consumi che quest’anno hanno subito un calo compreso tra l’8 e il 10%.

 

I consigli dati dalle associazioni dei consumatori riunite in IntesaConsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) sono ogni anno sempre gli stessi:

 

– Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire;

– Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

– Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

– Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati.

 

Nonostante i raggiri che si nascondono dietro le belle vetrine, così colorate e luminose, di offerte seriamente vantaggiose ce ne sono, basta stare attenti. Il nostro solo consiglio è: comprate solo se avete davvero necessità di quel capo e non solo perché è in saldo! E se proprio dovete spendere, acquistate una bella sciarpa: ci guadagnerete in denaro e salute.

 

Links: 

Codacons (in questo sito l’intero decalogo di IntesaConsumatori)

Confesercenti (I saldi visti da chi li pratica)

Andrea Deioma

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