Clima tesissimo all’Ars. Dopo oltre cinque ore di attesa, poco dopo le 17, i deputati si sono riuniti per incardinare i testi della manovra finanziaria, approvati stanotte dalla Commissione Bilancio, che ha cassato molti degli articoli sponsorizzati dal Governo.
Ad aprire i lavori, un intervento al vetriolo di Pippo Gianni che ha puntato il dito contro il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “Siamo qui da stamattina in attesa di vedere e incardinare i testi mentre il Presidente dell’Ars si fa i fatti suoi. Vorremmo ricordargli che questo non è un mercato e che non può mancare di rispetto così all’Assemblea che è chiamato a rappresentare”.
A prendere le difese d’ufficio, il vice presidente di Sala d’Ercole, Salvo Pogliese, che ha presieduto la riunione: “Non siamo stati a bivaccare. Siamo chiusi da stamattina nell’ufficio di Presidenza per approvare il bilancio interno dell’Ars…”.
Frase che ha surriscaldato ancora di più gli animi:
“Davvero? – gli ha chiesto il parlamentare Pippo Sorbello- e dove è questo atto che avete approvato?”. Pogliese ha risposto che presto sarà messo all’ordine del giorno e discusso.
La tensione ha raggiunto l’acme quando lo stesso Pogliese ha annunciato i termini per la presentazione degli emendamenti alla manovra finanziaria: 2 Gennaio, ore 16.
La reazione è stata immediata:
“Condanno ufficialmente questo atteggiamento di arrivare un Aula con una data fissata che non è stata discussa con nessuno dei capigruppo- ha tuonato Totò Cordaro (Grande sud-Pid-Cantiere Popolare). Che ha aggiunto: “Siamo qui da stamattina in attesa del verbo del presidente dell’Ars mentre i documenti ci sono stati consegnati qualche minuto fa. Chiedo una immediata convocazione dei capigruppo mentre annuncio che il mio gruppo ripresenterà tutti gli emendamenti già proposti”.
Altrettanto duro Santi Formica (Lista Musumeci): “Questa è una Finanziaria che è stata approvata a scatola chiusa. I deputati si sarebbero dovuti rifiutare pure di commentarla. Non c’è stato neanche il tempo di leggere tutte le norme e ci si comunica che il termine per gli emendamenti è fissato per il 2 Gennaio. Dico al Presidente dell’Ars di non andare oltre, fermi il gioco”.
Anche gli interventi delle altre forze politiche (M5s e Fi) si sono schierati contro una data considerata troppo vicina per consentire un lavoro correttivo serio.
Alla fine Pogliese ha sospeso l’Aula convocando i capigruppo.
Sono tornati in Aula dopo una ventina di minuti.
“Con i capigruppo abbiamo deciso di spostare il termine per gli emendamenti al 3 Gennaio, ore 13. L’Aula si riunirà l’indomani”.
Insomma i deputati hanno guadagnato meno di 24 ore…
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