Quattro milioni di euro per l’assistenza ai ragazzi disabili e al trasporto nelle scuole; 700mila euro per creare il fondo destinato agli interventi contro il dissesto idrogeologico; via libera a nuovi cantieri di servizio per persone economicamente in difficoltà e ai fondi per i cantieri di lavoro regionali destinati ai Comuni e agli enti di culto. Sono queste alcune delle norme approvate ieri dall’Assemblea regionale siciliana che – dopo la discussione sul bilancio dell’Ars e su quello della Regione – è passata a esaminare il testo della Finanziaria. Ieri pomeriggio sono stati undici gli articoli approvati sui 18 discussi, gli altri sette sono stati al momento accantonati. In totale sono 92.
Sulle azioni di sostegno e di sistema alle strategie sociali e alle politiche inclusive, il documento presentato dal governo Crocetta prevedeva uno stanziamento di quattro milioni di euro, da attingere dai fondi Pac 2014-2020 (Piano di azione e coesione). Senza specificare la destinazione esatta. È stato un emendamento presentato dal Movimento cinque stelle a dirottare il fondo verso l’assistenza ai ragazzi disabili. «Non è dato conoscere per quali finalità servono – ha affermato Valentina Zafarana, firmataria dell’emendamento poi approvato – e poi soprattutto alla fine è interessante la dizione “per politiche inclusive, nonché per fronteggiare eventi straordinari”. Finalizziamo questi fondi per il lavoro che darà luogo alla esplicitazione di un servizio che noi in Sicilia non riusciamo a garantire con la regolarità e con la obbligatorietà prevista dalla legge».
La Regione dà il via libera anche ai cantieri di servizio, a cui potranno prendere parte soggetti con un Isee personale non superiore a 20mila euro e familiare non oltre i 40mila euro. Sono 50 milioni di euro i soldi destinati ai Comuni fino a 150mila abitanti dall’assessorato alla Famiglia per i cantieri di lavoro; altri 20 milioni saranno a disposizione per gli enti di culto della Sicilia.
Per quanto riguarda i trasferimenti ai Comuni, il presidente Rosario Crocetta ha sottolineato come, dalla riscrittura dell’articolo 8 della Finanziaria, il governo «garantirà comunque il finanziamento delle spese di investimento in misura pari a quello trasferito nel 2015, e cioè 115 milioni di euro per i Comuni e 30 milioni di euro per le ex province, nonostante l’impossibilità di contrarre un nuovo mutuo con Cassa depositi e prestiti per le note problematiche connesse al risanamento del bilancio regionale. I 145 milioni di euro complessivi, a valere sui fondi Pac, – ha concluso il governatore – sono da utilizzare quali spese di investimento per opere infrastrutturali da realizzare nel corso del 2016».
Infine è stata approvata la norma che cambia le modalità di scelta dei revisori dei conti degli enti locali. Verrà infatti istituito un elenco regionale e, dal primo rinnovo dell’organo di revisione, verrà fatto un sorteggio. Un albo verrà formato anche nei singoli Comuni, per evitare il pagamento di indennità di missione, e potranno iscriversi i professionisti che si trovano nel registro dei revisori legali. Alle amministrazioni il compito di emanare un avviso da pubblicare sull’albo pretorio della durata di almeno 30 giorni. Un emendamento, quest’ultimo, del quale si era fatta promotrice l’associazione Kataneconomie tramite la deputata pentastellata Gianina Ciancio.
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