NON C’E’ NULLA DI CONCRETO PER IL RILANCIO DEL SITO. ANCHE RADIOMARELLI AL MOMENTO E’SOLO UNA VOCE
Un altro anno d cassa integrazione per i dipendenti della Fiat di Termini Imerese. Ma ancora nessuna schiarita sul futuro del sito industriale abbandonato dal Lingotto. E’ questo il risultato di un incontro andato in scena oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, così come racconta il Sindaco della cittadina del palermitano, Salvatore Burrafato:
“Dallincontro che si è tenuto oggi al Ministero dello sviluppo economico arrivano buone notizie per gli operai di Termini Imerese. Sono state avviate le procedure per garantire un altro anno di cassa integrazione e si e già decisa la data di un nuovo appuntamento per l11 ottobre. In quelloccasione saranno, prima di tutto, definiti tutti gli iter per gli ammortizzatori sociali.
Un sospiro di sollievo certo per dei lavoratori che aspettano di potere tornare a lavorare. Ma è anche la conferma del totale fallimento della politica industriale dei Governi regionali e nazionali che si sono succeduti dal 2010 ad oggi. Nonostante una miriade di annunci, infatti, ancora, per il rilancio del sito industriale di Termini Imerese, a parte qualche piccolo progetto, non c’è niente:
“Con questi dodici mesi in più a disposizione si potrà garantire linsediamento nellarea industriale di Termini Imerese delle tre aziende Mossi e Ghisolfi, Biogen e Landi che complessivamente garantiranno il reimpiego di 500 addetti. Ma ancor più questo anno di tempo dovrà essere utilizzato per una seria attività di scouting di iniziative imprenditoriali- sottolinea Burrafato – che portino al reimpiego di tutti i lavoratori della nostra area industriale che adesso, al netto degli esodati, sono circa 1200 dipendenti”.
All’incontro di oggi è stato deciso anche di procedere al rinnovo dell’Accordo di Programma Quadro che scade a dicembre e che prevede 300 milioni di euro di incentivi alle imprese e 150 per la dotazione infrastrutturale: “Bisogna fare in fretta- dice a Linksicilia Burrafato- il rischio è perdere le risorse. In tutti questi anni, infatti, nessuno è stato in grado di individuare i giusti investitori per Termini”.
Insomma siamo punto e a capo. E, al momento, restano solo voci quelle relative ad un interessamento della Radiomarelli. L’assessore regionale alle Attività Produttive, nel corso dell’incontro di oggi, ha confermato l’interesse della società, ma non c’è nulla di scritto.
Radiomarelli Sa, con un capitale di 1,8 milioni di franchi svizzeri, opera come trader nel settore tecnologico/hi-tech ed energie rinnovabili. La società, presieduta da Saverio Ciampi, in Sicilia è già impegnata in un’altra operazione molto chiacchierata, come vi abbiamo raccontato qui: è il general contractor nel progetto della cooperativa Agro Verde per la realizzazione a Gela della più grande centrale in Europa per la produzione di energia elettrica dal fotovoltaico, un piano da 300 milioni di euro.
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