Festività dei Morti, tuteliano le radici siciliane

IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA D QUESTA IMPORTANTE “FESTIVITA’”, GLI INDIPENDENTISTI FRONTE NAZIONALE SICILIANO INVITANO LE ISTITUZIONI ED I CITTADINI TUTTI A RECUPERARE LE SPECIFICHE TRADIZIONI DELLA NOSTRA ISOLA

da Giuseppe Scianò
leader degli Indipendentisti siciliani
riceviamo e volentieri pubblicamo

La “Festa” dei Morti ha retto e regge, sostanzialmente, alle “persecuzioni” a cui è stata fatta segno, grazie al fatto che la stragrande maggioranza dei Siciliani, seppure con molti ridimensionamenti, continui ad osservarne le tradizioni. Dai cibi particolari e dai dolci, ai regali di giocattoli ai bambini. Nonché – seppure con minore diffusione – l’usanza plurimillenaria dei PUPI A CENA.

Si tratta, insomma, di uno di quei PATRIMONI NON MATERIALI che oggi, a livello internazionale, di solito vengono protetti, soprattutto all’UNESCO. Speriamo che ciò valga anche per la Sicilia.

Non entriamo, tuttavia, in polemiche. Nella giornata approssimarsi della ricorrenza della Festività, rivolgiamo un appello alle Famiglie Siciliane affinché, anche quest’anno, la Tradizione ed i suoi Valori vengano rispettati. Ed esaltati.

Ed è un appello, questo, che rivolgiamo soprattutto ai Sindaci più sensibili ed attenti. Non colonizzati nel cervello e nel cuore. Che pure esistono e fanno onore a se stessi, alle rispettive Comunità e alla Sicilia. Ci rivolgiamo anche ai Siciliani della DIASPORA che, sia pure simbolicamente, possono, nelle realtà nelle quali vivono, ricordare a loro volta e come meglio riterranno, la tradizione siciliana, unica al mondo.

Tuttavia, non possiamo non protestare con quanti stanno tentando di OMOLOGARCI, confonderci e di “fonderci” nella FESTA, di recente importazione, di HALLOWEEN. In questa maniera, infatti, andrebbe meglio in porto l’operazione di cancellare una delle manifestazioni più “espressive” della IDENTITA’ CULTURALE, NAZIONALE E RELIGIOSA del POPOLO SICILIANO. E che è, altresì, TESTIMONIANZA della sensibilità d’animo dei Siciliani. Insomma: la FESTA” dei MORTI – lo ripetiamo – non può e non deve essere sostituita o contaminata da un’altra festa, del tutto estranea alle nostre tradizioni e – lo diciamo con rispetto – molto più vicina alla cultura della spensieratezza.

Intendiamoci: Noi non diciamo “NO” alle “IMPORTAZIONI” o ai “CONFRONTI” o alle “APERTURE”. Riteniamo che anche questi arricchiscano lo spirito di socialità e di amicizia che le feste popolari portano comunque in sé. Diciamo, quindi, SI’ seppure “CON JUDICIO”, ad Halloween.

Vanno, tuttavia, “riconosciute” ed evidenziate le differenze fra le due Feste. Le quali possono convivere in Sicilia, anche perché le date delle rispettive ricorrenze sono vicine, sì, ma NON COINCIDENTI.

Ci sia consentita una riflessione, necessaria e che non deve apparire affatto “materialista”.

Per la loro originalità – anzi per la loro UNICITA’ – i RITI e le “TRADIZIONI SICILIANE” per la ricorrenza delle Festività dei Morti (comprese, in particolare, le tradizioni gastronomiche e dolciarie) attraggono notevolmente la curiosità e l’interesse dei Turisti. Attraggono il TURISMO. E contribuiscono a “QUALIFICARE” meglio la nostra offerta turistica autunnale.

Mantengono, altresì, in vita e sul mercato Aziende, produzioni dolciarie particolarissime, lavoratori altamente specializzati, mestieri artistico-artigianali, professionalità e tanti altri fattori positivi. Attività e persone che andrebbero in rovina se, per un motivo o per un altro, venissero – sia pure provvisoriamente – sospese o abbandonate. Ciò anche a causa della gravità dell’attuale crisi economica, alla quale non dovremmo concedere altri spazi.

Ci permettiamo, ancora una volta, di raccomandare ad ogni cittadino siciliano, ad ogni famiglia, ad ogni operatore del Turismo e della ristorazione, di sentirsi, ognuno, responsabilizzato, nel proprio settore, a mantenere in vita la delicata e suggestiva festa siciliana dei Morti, che ha alle proprie spalle una CONTINUITA’ plurimillenaria e che precede di millenni anche la nascita di Cristo. Non dimentichiamo che i valori ed i significati di questa “festa” sono stati fatti propri e valorizzati dal Cristianesimo.

E’ appena i caso di ribadire che, da buoni Siciliani, accettiamo ed apprezziamo, ovviamente nella giusta dimensione e nel ruolo che le è proprio, anche la simpatica festa di HALLOWEEN. Non ci sembra, in questo, di essere incoerenti con quanto abbiamo affermato.

A prescindere, però, da qualsiasi specifico paragone, riteniamo che il Popolo Siciliano abbia il “diritto-dovere” di evitare di cadere nella trappola dell’ALIENAZIONE CULTURALE, della quale parlava Franz FANON e nella quale la “politica-politicata” tende a farci cadere.

 

Redazione

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