«Molte feci galleggiavano nello specchio d’acqua accanto a tantissimi bambini che giocavano tuffandosi a mare». È successo venerdì pomeriggio, nelle acque di San Giovanni Li Cuti. A raccontarlo i gestori della pagina Facebook Lungomare liberato che hanno documentato la vicenda attraverso un video rilanciato sul social network. La zona, in realtà, è interdetta alla balneazione per un tratto lungo 220 metri, ma sono numerosi i bagnanti che ogni giorno scelgono la zona per una nuotata. «Ci auguriamo tanto che i bambini non se la siano trovata sul corpo, le feci si stavano scomponendo in varie parti sbattendo sugli scogli», precisano.
«Erano le 18, ero con un’amica a parlare seduto sugli scogli», racconta a MeridioNews uno dei componenti del gruppo. «Abbiamo visto delle feci che galleggiavano sull’acqua. Poi abbiamo guardato meglio e di pezzettini ce ne stavano diversi – spiega – Lì accanto, a pochi metri, quasi una decina di bambini si tuffavano a mare a ripetizione».
E così, dopo l’allarme per l’epidemia gastrointestinale registrata nella costa ionica a ridosso di ferragosto, le precarie condizioni del mare nel Catanese preoccupano anche i bagnanti del capoluogo. «Non sappiamo se sono arrivate da uno scarico fognario o per un cane che ha voluto defecare in zona», si legge nella nota su Lungomare liberato. E viene sottolineato come «lo spettacolo in ogni caso era veramente tremendo».
Ad aggravare la situazione, il pessimo stato in cui versa l’area di San Giovanni Li Cuti. «Il luogo era pieno di rifiuti – denunciano dalla pagina social – dando l’idea di un posto abbandonato in pieno degrado». E aggiungono: «Speriamo tanto di non vedere mai più scene simili e una costa con un adeguato servizio di pulizia che attualmente manca». Tutto questo, concludono, «è intollerabile».
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