Mimmo Fazio torni ai domiciliari. La richiesta di ripristinare la misura cautelare a carico dell’ormai ex deputato regionale e attuale candidato a sindaco di Trapani arriva dai magistrati che hanno coordinato l’inchiesta Mare monstrum, riguardante il presunto giro di corruzione messo in atto dalla famiglia di armatori Morace e che avrebbe avuto nel politico ex Forza Italia un appoggio fondamentale, per quanto riguarda la disponibilità a perorare le istanze della società Liberty Lines – che gestisce buona parte delle rotte marittime regionali – all’interno del Palazzo.
Fazio, che in cambio avrebbe ricevuto favori e l’assunzione di persone a lui vicine, è tornato in libertà nei giorni scorsi. La decisione della gip di Trapani, Caterina Brignone, ha concesso al politico di riprendere la campagna elettorale, che, a cinque giorni dal voto per le amministrative, rischia adesso un nuovo stop. Gli inquirenti – il procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio e i pm Franco Belvisi e Brunella Sardoni – hanno formulato la richiesta al tribunale del Riesame di Palermo, motivandola con il rischio di inquinamento delle prove da parte di Fazio, nonostante il divieto di dimora nel Comune di Palermo imposto dalla giudice per le indagini preliminari.
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