La rottura tra Gianfranco Miccichè e Raffaele Lombardo da una parte e il Pdl dall’altra parte rende euforico Claudio Fava, candidato di Sel, Federazione della Sinistra e Verdi alla presidenza della Regione.
La prevedibile frantumazione di un centrodestra – scrive Fava in un comunicato – tenuto insieme solo da un reciproco patto di odio, rende oggi non solo possibile ma probabile la costruzione di una alternativa in Sicilia. Tra due mesi avremo vinto le elezioni e avremo definitivamente archiviato la lunga e umiliante stagione del cuffarismo, del lombardismo e dei loro alleati.
E dire che, ieri sera, qualche ora prima che si consumasse la spaccatura nel centrodestra, Claudio Fava (foto a sinistra tratta da liberainformazione.org) aveva diramato il testo di una lettera inviata a iscritti e militanti del Pd. Invitandoli, di fatto, a votare per lui. Una mossa politica corretta, perché la base del Pd siciliano non ha mai ‘digerito’ l’accordo con Raffaele Lombardo.
Cracolici e Lumia, che sono stati gli artefici (assieme ad altri dirigenti del Pd, in verità) dell’accordo con Lombardo, non sono molto ben visti dalla base del Partito. E siccome cono proprio Cracolici e Lumia gli sponsor di Crocetta, è più che corretto che Fava abbia cercato di chiedere i voti a iscritti e militanti del Pd che non amano la triade Crocetta-Cracolici-Lumia.
Ora, però, lo scenario politico è cambiato. Ieri sera, dopo la spaccatura del centrodestra, Fava dava per scontato che il centrosinistra siciliano trovi un candidato comune. Insomma: qualche ora dopo l’invio della lettera a iscritti e militanti del Pd è cambiato tutto. Con un centrosinistra siciliano che, adesso, è obbligato a trovare un candidato comune.
A giudicare dal tono del suo comunicato, Fava sarebbe pure disposto a fare un passo indietro. Ma il problema, come abbiamo più volte scritto nei giorni scorsi, non è Fava: il vero problema del centrosinistra siciliano si riassume in tre nomi: Rosario Crocetta, candidato ‘solitario alla guida della Sicilia, e i suoi due sponsor: il capogruppo all’Ars uscente, Antonello Cracolici, e Giuseppe Lumia.
Questi tre soggetti – uno più ‘simpatico’ dell’altro – dovrebbero fare un passo indietro. E qui potrebbe cascare l’asino. Questi tre, a meno che non vengano presi per il colletto della camicia, non faranno mai un passo indietro. Crocetta, Cracolici e Lumia concepiscono una solo candidatura unitaria: quella dello stesso Crocetta.
Certo, dopo l’ennesima mossa di Miccichè – che si annuncia come un candidato ostico – per i protagonisti del centrosinistra siciliano, lo ripetiamo, sarebbe un suicidio andare divisi. Quindi tutti – con in testa Crocetta, Cracolici e Lumia – dovranno fare di necessità virtù. Bisognerà vedere, a questo punto, che tipo di garanzie chiederanno Crocetta, Cracolici e Lumia.
L’ideale sarebbe tenere in Sicilia solo Crocetta e allontanare gli altri due, tenendoli con la ‘canna’ lontani dalla Regione siciliana. Si tratta – questo va detto per completezza d’informazione – di due ‘mastini’ con denti ‘aguzzi’. Non sarà facile, insomma, per i vari Sergio D’Antoni, Bernardo Mattarella, Leoluca Orlando, Claudio Fava, Rita Borselino e via continuando tenere lontani dal ‘caliatore’ Cracolici e Lumia. Anzi.
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