Per Farmacia – dopo il sequestro dell’edificio 2 e la notizia dell’inchiesta della Procura di Catania per disastro ambientale e gestione di rifiuti non autorizzata – non è ancora tempo di faccia a faccia tra studenti e docenti. Oggi pomeriggio, infatti, alla facoltà di Matematica, si è svolta una sorta di assemblea a porte chiuse. Presenti il rettore Antonino Recca, il preside di Farmacia Giuseppe Ronsisvalle e il personale docente e tecnico. Unici ammessi i rappresentanti degli studenti. Fuori, a guardare attraverso i vetri, un gruppo di studenti e alcuni consiglieri di facoltà.
Nei giorni scorsi, sui forum studenteschi era stato un susseguirsi di notizie e smentite: “E’ un consiglio di facoltà aperto agli studenti”, “Niente studenti, per motivi di spazio”, “Si farà un’assemblea, non è un consiglio di facoltà”.
“Questo incontro è stato voluto dal Rettore. Io stesso non posso parlare con gli studenti senza prima aver incontrato i professori”, risponde il preside di Farmacia, tra i nove indagati dell’inchiesta della procura catanese.
Intanto, mentre a Matematica si discute, sul sito di ateneo vengono pubblicati gli orari e i luoghi delle lezioni.
Alla fine dell’assemblea, il Preside dice a Step1: “Il calendario delle lezioni è stato già pubblicato. Gli esami verranno ricalendarizzati quasi su richiesta, e anche per le tesi abbiamo già delle soluzioni”. Ronsisvalle infatti conferma la possibilità che gli studenti si appoggino ad altri laboratori non solo a Catania ma anche a Messina e Palermo. “Nessun obbligo per le altre due città. Si tratterà più che altro di una agevolazione per quanti abbiano voglia di misurasi con una realtà nuova e diversa dalla nostra. La facoltà sovvenzionerà gli studenti”, dice. Per lunedì è prevista una riunione operativa al fine di affrontare la più complessa questione dei laboratori. Confermati anche gli esami di abilitazione e per i dottorandi.
E l’incontro con i ragazzi? “Martedì mi riunirò con i rappresentanti degli studenti per decidere quali forme di informazione attuare”, tranquillizza il Preside.
Per quanto riguarda però le sedi di esami, così come gli studi dei docenti, ancora molto sembra essere lasciato all’iniziativa personale e dei direttori di dipartimento.
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