Cari Amici,
ho riflettuto a lungo prima di decidere sull’opportunità o meno di mantenere ferma la mia disponibilità a candidarmi alla Presidenza della Facoltà di Farmacia per il triennio 2008-2011, per succedere al collega Vanella, che in questi ultimi anni ha retto in modo più che brillante la Facoltà e che oggi non è più rieleggibile.
Ho considerato che la presenza di due candidature, quelle del prof. Ronsisvalle e del sottoscritto, se, da un lato, può essere letta come un momento di sereno confronto fra due persone che hanno avuto l’opportunità negli anni di acquisire esperienze utili per la conduzione della Facoltà, dall’altro, pone il serio problema di una scelta ai colleghi della Facoltà, e in particolar modo a quelli del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche: due candidature all’interno dello stesso dipartimento possono, infatti, far pensare – erroneamente – ad una contrapposizione di natura personale, che non esiste e che non ha alcun motivo di esistere.
Pertanto, ho deciso di ritirare la mia candidatura. Tale decisione, oltre che dalle riflessioni di cui sopra, trae conforto dal desiderio, espresso dal Magnifico Rettore e da me condiviso, di favorire ogni processo di convergenza tra i candidati, evitando – ove possibile – contrapposizioni immotivate all’interno delle Facoltà e, di riflesso, in Ateneo.
Nessuna divergenza può esserci oggi tra me ed il collega Ronsisvalle, che sicuramente condivide l’idea di realizzare un progetto organico di crescita della nostra Facoltà fondato su una seria programmazione a breve, medio e lungo periodo; ciò, con l’obiettivo prioritario di assicurare una solida crescita professionale degli studenti dei vari corsi di laurea della Facoltà di Farmacia, che permetta un loro migliore inserimento in ambito lavorativo, unitamente ad una ulteriore crescita del peso della nostra Facoltà sia all’interno dell’Ateneo, sia in ambito nazionale ed internazionale.
Nell’interesse della Facoltà, confermo sin da ora la massima disponibilità a collaborare con il futuro Preside.
Distinti saluti,
Giovanni Puglisi
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