Expo, porte chiuse per giovane imprenditore etneo «McDonald’s toglie posti a chi rispetta l’ambiente»

«Partecipare all’Expo per un giovane imprenditore è praticamente impossibile». Parola di Giovanni Milazzo, catanese, presidente di Kanèsis, impresa che promuove e commercializza prodotti a base di canapa. Lui ci ha provato a ritagliarsi il suo spazio all’esibizione universale, ma ha sbattuto su una porta chiusa. «Non importa che tu sia giovane, che il tuo prodotto e il tuo progetto siano in linea al cento per cento con il tema dell’Expo: o possiedi dei fondi, ­e che fondi,­ per partecipare all’evento, o conosci qualche project hunter (figura che individua i progetti da portare a Expo, ndr) commissionato dagli organizzatori, oppure sei tagliato fuori». E la rabbia aumenta davanti al fatto che a farla da padroni in un evento che ha per slogan Nutrire il pianeta, Energia per la vita sono invece multinazionali come Coca Cola o Mc Donald’s.

Kanèsis è una realtà tutta catanese. Nasce dall’idea di un uso non ludico della pianta di canapa, dalla quale, spiega Milazzo, «è possibile ricavare tanto, inquinando poco. Dalle plastiche e i combustibili ai tessuti, dagli oli ai prodotti alimentari, la canapa è il materiale del futuro e il fatto che non venga impiegata è dovuto alla competizione lineare che essa crea nel mercato globale». La start­up ha infatti come obiettivo quello di promuovere e commercializzare prodotti a base di canapa sia nel settore alimentare che in quello industriale, partendo dalla sensibilizzazione dei cittadini catanesi: oltre ad aver allestito diversi stand in giro per la città e continue campagne di crowdfunding per finanziare le varie attività, Kanèsis ha organizzato la marcia del Seme che partirà da piazza Teatro Massimo il 19 Aprile, e parteciperà all’evento promosso da Sicilcanapa, la Fiera della Canapa, a Catania dal 24 al 26 Aprile. 

Da dicembre, l’impresa prova ad acquisire uno stand all’Expo ma, per varie vicissitudini, gli è stata negata la partecipazione. Secondo Milazzo, la presenza di grandi multinazionali limita l’accesso ai giovani e alle nuove idee che la Sicilia offre. Oltre ai colossi Coca Cola, Algida e il Gruppo Huiyuan, già partners ufficiali dell’evento, all’Expo approda anche McDonald’s con un punto vendita da 300 posti e 600 metri quadrati di spazio dedicato. La Big M afferma di voler puntare soprattutto sul progetto Fattore futuro a sostegno della filiera italiana: venti agricoltori e allevatori under 40 saranno selezionati come fornitori per i prossimi tre anni. I responsabili però non parlano dei contratti tra le parti che, come mostrato in passato da documentari come Super size me e Food Inc, spingerebbero i fornitori all’utilizzo di tecniche di produzione ed allevamento non esattamente basate sul concetto di sostenibilità ambientale

«L’ipocrisia delle persone addette all’organizzazione di eventi di rilievo internazionale lascia l’amaro in bocca – afferma Milazzo – Come si può ambire a sensibilizzare il mondo, se chi gestisce è in prima linea nell’applicare princìpi inversi? L’Expo del nutrimento sano e biologico sponsorizzato da colossi che producono ogni giorno milioni di tonnellate di materiale non biodegradabile non saprei come giustificarlo». «È vero – continua il giovane imprenditore – che le multinazionali spesso sono le uniche che hanno degli attivi tali da poter sponsorizzare eventi di questa portata, ed è vero anche che eco­friendship e qualità del prodotto sono parole che ormai vanno di moda. Ma la realtà è sotto gli occhi di chiunque sappia riconoscere la differenza tra un prodotto biologico e un prodotto di catena». 

Quello che Milazzo non riesce proprio a sopportare non è tanto la presenza delle multinazionali all’esposizione, ma il ruolo che queste giocano all’interno del mercato alimentare ed industriale. «Lasciano poco spazio a prodotti nuovi, sani, che rispettano l’ambiente dal concept alla distribuzione, e che sono ideati da giovani del Sud Italia», sottolinea. Proprio quel Sud che avrebbe tanto da offrire al mondo in termini di qualità e varietà alimentari, ma finisce per passare in sordina. Ecco perché Nutrire il pianeta, Energia per vita – lo slogan dell’evento che l’Italia attende impaziente – potrebbe essere candidato al premio come controsenso dell’anno.

Giorgio Nicoletti

Recent Posts

Il taglio dei fondi per gli Asacom a Catania, parla il papà di un bimbo disabile: «Dal sindaco giustificazioni inaccettabili»

Asacom, cioè Assistente specialistico all'autonomia e alla comunicazione. Si tratta della persona che, dalla scuola…

2 ore ago

Il processo Università bandita a UniCt: un mezzo caos, dopo la scomparsa del reato di abuso d’ufficio

Cosa ne sarà del processo Università bandita sul presunto sistema di favoritismi all’interno dell’ateneo di…

3 ore ago

Caso Auteri, anche la procura di Palermo ha aperto un’inchiesta

La procura di Palermo ha aperto un'indagine sui contributi regionali, a una serie di associazioni…

12 ore ago

Sciacca, individuati i presunti aggressori del minore picchiato alla fermata dell’autobus

Sono stati individuati e denunciati per lesioni dalla polizia di Sciacca due giovani accusati di avere aggredito…

15 ore ago

Scoperta azienda vitivinicola abusiva nel Trapanese, sequestrati 45mila litri di mosto

Uno stabilimento di trasformazione clandestina dell'uva è stato scoperto e sequestrato nel Trapanese dai carabinieri…

16 ore ago

Ancora un furto con spaccata a Palermo. Portati via vestiti in un negozio di via Maqueda

Furto nel negozio di abbigliamento New Form in via Maqueda a Palermo. I ladri hanno spaccato…

16 ore ago