Non passa giorno senza che diventino sempre più evidenti gli effetti del federalismo in salsa lombarda. E emblematico il concorso internazionale di idee bandito dal comitato Expo 2015 nell ambito dei lavori previsti per lEsposizione Universale che si terra a Milano. Stiamo parlando di un area di 66.978 metri quadrati per un costo stimato di 63 milioni di euro.
Il bando assegna 5 premi per la progettazione del sito espositivo. Al primo classificato andranno 90 mila euro, agli altri 4 premi 14 mila euro ciascuno. Sin qui tutto bene. Sarà possibile realizzare le opere progettate partecipando a gare internazionali dove tutte le imprese, che abbiano i requisiti, potranno partecipare (da quelle siciliane a quelle olandesi o tedesche).
Ma ecco il colpo di genio. Prendendo a pretesto un temuto impatto ambientale, la commissione esaminatrice assegnerà un punteggio maggiore alle aziende che proporranno soluzioni per realizzare le opere con materiali provenienti da non più di 350 chilomentri dal sito espositivo. Sapreste trovare un esempio migliore del detto fatta la legge trovato linganno?. In poche parole, tutti potranno partecipare, ma poi dovranno acquistare i materiali in Lombardia. Alla faccia della libertà di impresa!
Tralasciamo per pietà di cronaca come altrettanta sensibilità ambientale non sia stata neanche pensata per la Tav in Val di Susa, questo non ci ricorda qualcosa? Quando per descrivere il potere coercitivo mafioso si racconta come gli appalti vengano pilotati con l obbligo di acquisto delle materie prime (primo tra tutti il cemento) presso gli impianti vicini alle famiglie di mafia non si rappresenta forse una situazione in cui limprenditore non è libero di cercare il miglio prezzo sul mercato? E se, fatte le debite proporzioni, tra queste imposizioni ci fosse quella di acquistare i materiali edili entro un raggio di 35 chilometri dal sito dellopera da realizzare, in cosa sarebbe diversa la coercizione?
Che il codicillo presente nel bando eluda volgarmente le norme europee sulla concorrenza lo pensa anche la sezione Materiali per l Edilizia che, tramite Confindustria Palermo, ha presentato ricorso allAuthority nazionale e alla Commissione Europea. Di fatto, le imprese del Su dItalia sono escluse. Il tavolo imbandito di Expo 2015 sta per essere apparecchiato, ma i commensali non saranno liberi di parteciparvi: occorrerà prima ritirare laccredito in Regione al Pirellone…
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