Quindici anni di stallo cancellati nell’arco degli ultimi dieci mesi. L’assessorato regionale del Turismo ha indetto pochi giorni fa una nuova selezione per abilitare 20 nuove guide vulcanologiche. Il provvedimento arriva a poca distanza dal bando dell’anno scorso che ha già consentito ad un pari numero di altri professionisti della montagna di immettersi sul mercato delle escursioni fra Etna e Stromboli. Quella prima tranche di innesti aveva smosso le acque dopo che le ultime abilitazioni si erano registrate soltanto agli inizi degli anni Duemila. Da allora, mentre solo una trentina di guide si è trovata a fronteggiare l’impennata della domanda di turismo naturalistico rivolta alla Sicilia, la Regione era entrata in un inconcludente tira e molla con l’ente cui spetta di organizzare e abilitare le figure, cioè il Collegio regionale delle guide alpine e vulcanologiche. Alle polemiche su titolarità e risorse intorno al settore – chiuse dalla selezione conclusasi lo scorso settembre – si erano poi sostituite altre polemiche, stavolta sulle modalità di svolgimento delle prove che erano servite ad individuare i primi venti fortunati destinati a rimpolpare la squadra delle guide.
Il nuovo avviso di selezione – consultabile sul sito dell’assessorato – nasce comunque sulla scia delle procedure dell’anno scorso. Parteciparvi costerà 250 euro e, una volta ammessi al previsto corso di formazione da 516 ore, bisognerà corrispondere 7400 euro al Collegio. Per accedere al corso occorrerà dunque superare, probabilmente il prossimo autunno, una prova pratica – un test di resistenza fisica da compiere lungo un tracciato montano, da concludere al massimo in cinque ore e mezza; un quiz sulla conoscenza dell’ambiente vulcanico a partire dalle discipline di settore; una prova orale utile a soppesare il curriculum presentato da ciascun candidato. Ogni aspirante guida dovrà infatti documentare la propria esperienza pregressa nel campo dell’accompagnamento turistico ed escursionistico, oltre alla conoscenza delle lingue straniere.
L’avvio del nuovo bando era nell’aria già da un po’ nel mondo degli addetti ai lavori. Una notizia che è stata accolta con «soddisfazione» dal neopresidente del Collegio, la guida di Etna nord Biagio Ragonese che, nei mesi scorsi, aveva intanto preso il posto detenuto per lunghi anni il decano delle guide etnee, Alfio Ponte. Una nota d’orgoglio la esprime anche l’assessore del Turismo Anthony Barbagallo: «Aumenta il numero delle guide e ciò alzerà la qualità dell’offerta dopo anni e anni di immobilismo – dice a MeridioNews – daremo la possibilità soprattutto ai giovani di crearsi un’occupazione e quindi un reddito garantendo la fruizione dei vulcani».
Tra assessorato e guide, per altro verso, resta invece ancora insormontabile la distanza sull’istituzione delle guide di media montagna. Figure parallele volute da Barbagallo per regolamentare il mercato delle escursioni alle quote più basse, ma sul cui profilo normativo è ancora in corso una querelle che interessa Regione, Collegio delle guide ed associazioni escursionistiche come Aigae e Federescursionismo.
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