L’attualità rosanero è un cocktail composto da diversi ingredienti: il mercato (sono in arrivo i centrocampisti Bruno Henrique, brasiliano del Corinthians, e Bouy, olandese di origini marocchine di proprietà della Juventus), il lavoro quotidiano della squadra e la presenza di Frank Cascio. L’arrivo in città dell’imprenditore italo-americano, che ieri si è recato a Carini assieme all’Executive manager rosanero Baiguera per «monitorare» i terreni individuati per il centro sportivo, è stato in questi giorni il tema portante ma, nonostante le interferenze esterne, gli aspetti legati al calcio giocato non possono passare in secondo piano. Domani sera (ore 20,45) al Barbera c’è una partita da giocare. Una sfida da non sottovalutare e con un elevato coefficiente di difficoltà. L’avversario dei rosanero nella gara valida per la prima giornata di campionato è il Sassuolo, una formazione più rodata rispetto alla compagine di Ballardini e in ottime condizioni di salute come dimostra il netto successo per 3-0 ottenuto giovedì in casa contro la Stella Rossa di Belgrado nell’andata dei playoff di Europa League. Un’affermazione che certifica la crescita del gruppo guidato da Di Francesco in grado, in questi anni, di staccarsi l’etichetta di «provinciale» e prenotare un posto al tavolo delle squadre di prima fascia. Berardi, autore di 4 dei 7 gol europei realizzati finora dai neroverdi, Politano e Defrel (mancherà lo squalificato Duncan ma tra i convocati figura la new-entry Matri) le principali fonti di pericolo di un Sassuolo plasmato ad immagine e somiglianza del proprio allenatore. Un tecnico che, puntando su un gioco brillante e propositivo, si sta affermando come uno dei più promettenti allievi di Zeman.
Riuscirà il Palermo a mandare in tilt i collaudati meccanismi degli emiliani? Il compito non è facile ma le risposte fornite dai rosa nell’amichevole con l’Olympique Marsiglia e nel match d Coppa Italia contro il Bari autorizzano un cauto ottimismo. Incoraggianti, in particolare, gli input lanciati dai giovani, tratto distintivo di un Palermo formato ai nastri di partenza del campionato da molti elementi che hanno poca conoscenza della serie A. La freschezza e la spensieratezza dei giovani, tuttavia, possono essere anche un valore aggiunto. Il fattore che permette ad una squadra di colmare certe lacune e superare ostacoli apparentemente insormontabili. La parola al campo. Ballardini, che intanto ha dovuto incassare una stoccata di Zamparini («Non si lamenti facendo richieste, piuttosto pensi ad allenare»), è comunque fiducioso: «La squadra è serena – ha sottolineato – c’è entusiasmo e consapevolezza dei propri mezzi. Il Palermo è una squadra seria, che lotta e che ha grande voglia di mostrare le proprie qualità e la gente ha apprezzato questo atteggiamento». Il tecnico ravennate ha le idee chiare: «Il nostro obiettivo stagionale è quello di non risparmiarsi mai. Dare tutto ciò che si ha, le parole chiave dovranno essere disponibilità e fame. Vogliamo smentire gli scettici e dimostrare che il campionato di serie A non ci sta stretto».
Sono 24 i convocati. Oltre agli indisponibili Trajkovski e Morganella (peraltro squalificato), out anche Struna e Lazaar ormai in uscita in chiave mercato. In difesa non è al top Rajkovic, fermato nei giorni scorsi da una nevralgia procurata da una contusione sul rachide lombare. Se il serbo dovesse dare forfait, spazio ad Andelkovic provato oggi sul centrosinistra della linea a tre assieme a Goldaniga e al partente Gonzalez. In attacco, si profila un ballottaggio tra Balogh ed Embalo. Le altre due caselle saranno occupate da Quaison, che agirà da punta centrale, e Bentivegna.
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