Eros Ramazzotti: calma apparente

Eros torna con un album solare e ricco di energia, dopo “9” il precedente album più sofferto e malinconico.
Torna, ed è subito successo!
L’artista ci propone infatti tredici bellissimi testi che non hanno nulla da invidiare agli album precedenti con i quali si temeva il paragone.

Tredici brani che hanno un unico messaggio: “si può riemergere anche dalle esperienze negative e complesse che la vita ci mette davanti”.
Tra i brani anche un bellissimo duetto con la cantante Anastacia nel brano dal titolo “I Belong to you”.

Con questo album l’artista si è dimostrato più maturo e più profondo, lo stile è sempre il suo inconfondibile, “ramazzottiano”, melodico e piacevole.

L’album è pubblicato su vari supporti oltre ai soliti cd e alle ormai fuori moda cassette, ci saranno un DualDisc, che contiene tracce audio e video, interviste e backstage, e schede di memoria digitali per poterlo ascoltare anche via web e via cellulare.

Ma chi meglio dell’artista stesso è in grado di esprimere le sensazioni e le emozioni che ha cercato di trasmettere in ogni suo testo? Ecco quindi un commento di Eros ai 13 brani di “Calma apparente”:

LA NOSTRA VITA
«“La nostra vita” parla della mia voglia di concentrarmi sul futuro per cercare amore e serenità in un mondo che fa schifo. È un’affermazione forte, però corretta: la canzone poteva essere ancora più dura, ma ho preferito mettere in risalto un finale positivo, nel quale canto la mia inesauribile speranza di vedere i nostri figli crescere in un mondo di verità… Un sogno che non morirà mai».

L’EQUILIBRISTA
«Srotolare continuamente la propria esistenza in equilibrio sul sottile filo della provvisorietà, ben sapendo che basta la minima incertezza per cadere giù. È la sintesi della mia vita come artista e come uomo: io sono in pace con la mia coscienza, però ci vuole grande forza ed equilibrio morale per passare sopra alle falsità. “L’equilibrista” avrebbe dovuto essere il titolo di tutto il disco, ma ho cambiato idea perché l’aveva già fatto il mio amico Pupo».

BAMBINO NEL TEMPO”
«In questo testo, quasi interamente mio, immagino di essere seduto in riva al mare a scrutare il mio passato che si trova oltre l’orizzonte. Sono cresciuto e maturato: resto sempre con i piedi per terra e non mi prendo troppo sul serio. È passato il tempo dei giochi e delle illusioni, però ho conservato un pizzico di quell’ingenuità tipica dei bambini, che aiuta ad affrontare con più forza e ottimismo questo mondo così complicato».

TU SEI
«Non è una dedica a una persona esistente, bensì un inno alla donna ideale per chiunque di noi: una miscela di passione, spiritualità, poesia, fragilità, follia e sensualità. Questo brano è l’auspicio che la nostra compagna sia anche un rifugio dai problemi e dalle storie passate».

SOLARITÀ
«Solarità è il calore d’umanità che vorrei sentire attorno a me: dovrebbe essere la trave che regge la nostra visione della vita e di conseguenza le nostre azioni. Più persone ci credono, più questo bellissimo stato d’animo aumenta d’intensità e si diffonde: se ci crediamo tutti quanti, la solarità è in grado d’illuminare anche i tempi più bui».

STA PASSANDO NOVEMBRE
«Il testo prende spunto, purtroppo, da un fatto di cronaca: una ragazza di 20 anni che si è tolta la vita buttandosi sotto un treno. La canzone ipotizza un mio tentativo di aiutarla; che sarebbe stato inutile, perché lei idealizzava un mondo tutto suo e non è riuscita a vivere in quello reale. Immagino e spero che almeno ora sia serena nel suo mondo.
L’insoddisfazione e il senso d’inadeguatezza sono stati d’animo comuni a molti ragazzi, in passato li ho provati anch’io, e alcuni di loro non riescono a sopportarli. Invece bisogna avere la forza di farsi scivolare addosso le vicende più negative e tristi: le cicatrici indelebili che lasciano in noi non devono abbatterci, bensì fortificare il nostro carattere».

UNA NUOVA ETÀ
«Un altro ritratto della donna ideale, quella capace di farti rinascere. Superati i 40 anni, sento il bisogno di avere vicino una donna stimolante che mi dia la forza di ricominciare. Musicalmente è il brano più elettronico del disco».

NOMADI D’AMORE
«È la mia preferita: mi fa venire i brividi ogni volta che la canto o la riascolto. È il manifesto di chi, come me, è perennemente in viaggio verso una meta impossibile da raggiungere: la storia d’amore perfetta. Siamo sempre alla ricerca di emozioni, ma non riusciamo mai a viverle compiutamente. E così la ricerca riprende, instancabile, perché il nostro viaggio non ci può bastare mai».

NON È AMORE
«Una storia saltuaria: lei ti piace, e tanto, ma dentro di te sai che non è la donna giusta. Fra voi la complicità è grande, ma non è totale. È quello che succede a me: mi capita d’incontrare persone che m’intrigano, mi fanno stare bene e sentire libero; eppure sono ancora restio a immergermi completamente in una nuova relazione».

L’ULTIMO METRÒ
«Un fugace gioco di sguardi con una bellissima ragazza incrociata per caso. C’è la consapevolezza che quella non potrà essere la storia giusta, ma per qualche istante è piacevole perdersi negli occhi di lei e fantasticare su un amore meraviglioso. C’è grande attrazione soprattutto sul piano fisico, ma dura un attimo: certe emozioni, per quanto belle, passano in fretta».

I BELONG TO YOU (IL RITMO DELLA PASSIONE) – duetto con Anastacia
«Melodicamente, la canzone era nata per essere cantata da una voce sola, poi l’abbiamo trasformata in un duetto. Abbiamo mandato via e-mail il provino ad Anastacia, che l’ha rimandato con la parte di testo in inglese scritta da lei. Ripensando ai tanti duetti che ho fatto nella mia carriera, Anastacia è l’artista con cui mi sono trovato meglio: nei due giorni che è stata a Milano per incidere la canzone, ho conosciuto una donna estremamente sensibile».

BEATA SOLITUDINE
«È l’unico brano dell’album che riprende la mia vita passata. C’è sempre emozione nel rivedere un vecchio amore, perché un rapporto intenso non si cancella mai completamente. Fin dal ritmo incalzante della musica, però, si capisce che la malinconia ha lasciato il posto alla consapevolezza e alla voglia di vivere nuove emozioni con rinnovato entusiasmo».

CALMA APPARENTE
«La vita è solo calma apparente, ma è giusto imporsi di assaporare con gioia i momenti di serenità, senza angosciarsi per quello che potrebbe succedere in futuro. È il mio stato d’animo attuale e spero che resti così a lungo, perché il mio carattere non ha vie di mezzo. Io non vivo sulle nuvole e so perfettamente quello che succede attorno a me, però ho scelto di non reagire. Con l’età sono diventato più diplomatico: preferisco affrontare qualsiasi situazione con calma, perché quelli come me, quando reagiscono male, corrono il rischio di esagerare e rovinare tutto».

Alessandra Maratea

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