Neanche la pioggia è stata in grado di rovinare una delle feste più riuscite tra tutte quelle organizzate allinterno della nostra Università. Partito in sordina e con un paio dore di ritardo rispetto al programma a causa dellacquazzone che sabato pomeriggio ha impedito alle band di montare gli strumenti e fare le prove – vista anche la misteriosa sparizione del tendone che ha coperto il palco durante la Festa dellaccoglienza organizzata nei giorni precedenti dalla facoltà di Lettere alla fine lErasmus Welcome Party ha registrato la presenza di almeno 3000 persone, con un picco assoluto tra mezzanotte e le due. In quel momento girovagare nel giardino del Monastero, splendida location di questevento, è stata una vera e propria corsa ad ostacoli!
La cosa bella è stata che la festa, organizzata fondamentalmente per accogliere gli studenti del progetto Erasmus giunti nei giorni scorsi a Catania (circa 150), non ha coinvolto solo gli studenti della nostra Facoltà ma si è trasformata nella festa di tutto lAteneo e dellintera città. E questo ovviamente per merito dei ragazzi dellassociazione culturale Aegee che hanno organizzato questa serata insieme alla Facoltà di Lingue e letterature straniere e allErsu, e grazie al lavoro di comunicazione dellevento svolto in maniera assidua dal nostro giornale e da radio Zammù, che ha trasmesso in diretta lintera serata.
«Sono pienamente soddisfatto ha dichiarato Nunzio Famoso, preside di Lingue, che abbiamo incontrato al termine della festa mimetizzato tra gli studenti per lenorme affluenza di persone che cè stata. Sono convinto che eventi come questo debbano ripetersi più frequentemente, fino a diventare quasi un appuntamento fisso della nostra Facoltà, magari coinvolgendo anche altri Enti. Non dobbiamo sottovalutare lenorme vantaggio che abbiamo di poter utilizzare uno spazio così bello comè il Monastero dei Benedettini, nonostante ogni tanto siamo stati indicati come gli ospiti del Monastero». Ma questa è unaltra storia, una storia che dura ormai da anni e di cui forse nessuno ricorda più i motivi, se mai ci sono stati. E per porre fine alla diatriba, Famoso ci ha detto che è stata istituita una Commissione formata da membri delle due facoltà che condividono i Benedettini, che si occuperà proprio della gestione degli spazi. La cosa importante da sottolineare, come è già stato fatto tra laltro a proposito della Festa dellaccoglienza, è che anche sabato sera Lettere e Lingue si sono volute tanto, tanto bene. O sarebbe meglio dire che in realtà è stata tutta la città a volersi bene, partecipando insieme alla contaminazione tra studenti di tutte le facoltà, artisti di strada, docenti, studenti stranieri dellErasmus, famiglie, e pure il cagnolino adottato dal Monastero che ha girovagato indisturbato per tutta la serata.
Una festa che è diventata, dunque, un momento di incontro, di svago e soprattutto di integrazione culturale, durante la quale si è potuto assistere allentusiasmante numero dei giocolieri, alla coinvolgente esibizione di un gruppo di percussionisti senegalesi e al suggestivo spettacolo dei Secoli Bui, un gruppo di ragazzi che attraverso la loro musica e i loro costumi hanno rievocato il mondo medievale. Il tutto condito dalla musica dei due gruppi che si sono esibiti sul palco, i Soul of dog e il gruppo degli Ipercussionici che ha ribadito, attraverso le parole della performance musicale, il concetto che ha fatto da filo conduttore allintera serata: veniamo tutti dalla stessa terra! Immediato e fragoroso lapplauso. E poi ancora vari stand: quello dellassociazione Emergency e del settimanale catanese I Vespri, lo stand delle t-shirt di Angelo Seminara, creatore del marchio Dilaga, e un banchetto che ha offerto – invece del consueto arrusti e mancia – la degustazione di un piatto unico brasiliano completo di dolce al cocco (per la modica cifra di 5).
E poi, immancabile, la postazione di radio Zammù e di Step1.
Tirando le somme, possiamo dire con assoluta certezza che lErasmus Welcome Party ha riscosso un enorme successo non solo tra i catanesi ma anche tra gli studenti stranieri, attratti dalla nostra città «non solo per le possibilità di studio ma soprattutto per la bellavita siciliana», confessa un gruppo di ragazzi spagnoli che abbiamo incontrato durante la festa e che ci racconta, tra laltro, che feste come questa vengono organizzate con regolarità negli Atenei Spagnoli. E noi con un pizzico di invidia prendiamo nota, con la speranza e laugurio che anche qui questi straordinari momenti di aggregazione e contaminazione culturale possano trasformarsi in una bella e gradita consuetudine.
Plauso speciale dunque alla macchina organizzativa che ha lavorato a pieno ritmo per oltre un mese e che oggi può raccogliere i frutti del duro lavoro e il meritato ringraziamento per questa bella festa. Perché non si vive di solo studio, cultura e formazione, ma anche di gite, amici e divertimento, ingredienti essenziali per una vera e profonda integrazione culturale che è alla base del progetto Erasmus, divenuto ormai un vero e proprio fenomeno culturale in tutta Europa.
Per chi si è perso questa fantastica festa e per tutti coloro che erano presenti allevento e vogliono riviverne alcuni momenti, vi consigliamo di visitare la ricca photogallery che la redazione ha preparato per voi.
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