LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE
Non si placano le polemiche sul ‘regalo’ ai petrolieri confezionato dal Governo Crocetta e consegnato dall’Ars. Parliamo del famigerato articolo 5 della Legge di stabilità, in corso di approvazione a Sala d’Ercole, che ha ridotto le royalties per le compagnie petrolifere dal 20 al 13%. Un provvedimento allucinante dinnanzi ai danni perpetrati da questi gruppi e dinnanzi, perché no, alla crisi di liquidità di cui soffrono le casse regionali. Ieri in Aula hanno provato ad opporsi i deputati del M5S, della Lista Musumeci e qualche altro. Poche voci, in realtà, contro.
Oggi fa sentire la sua voce Legambiente che sottolinea le contraddizioni della politica energetica dell’esecutivo regionale:
“Ci spieghi il governatore Crocetta quale coerenza c’e’ tra il conferimento ai Comuni di 7 milioni di euro per la realizzazione dei Piani di azione per l’energia sostenibile e la possibilita’ offerta alle imprese di aumentare gli investimenti sull’estrazione di idrocarburi. Le dichiarazioni dell’assessore alle Attivita’ produttive Linda Vancheri, ieri all’Ars, a commento della sua proposta di ‘mission del futuro’ per l’Isola, basata sul primato nazionale nell’estrazione di idrocarburi, ci lasciano profondamente sbigottiti – aggiunge la nota – e impongono una domanda: siamo dinnanzi ad una svolta ‘reazionaria’ del governo Crocetta o – come speriamo – a una boutade dell’assessore Vancheri? La Sicilia ha bisogno di altri primati, a partire da quello che punta alla massima produzione di energia da fonti rinnovabili, quindi, assolutamente pulita, sicura ed ecosostenibile”.
“Esiste il fondato dubbio – conclude Legambiente – che anche in Sicilia la politica energetica sia improntata a soddisfare le esigenze dei ‘soliti noti’, cioe’ degli stessi grandi gruppi industriali, nazionali ed esteri, che hanno letteralmente dettato la strategia energetica nazionale e che adesso stanno in tutti i modi bloccando lo sviluppo dell’utilizzo delle fonti rinnovabili in Italia. Il rapporto ‘Energia Sicilia 2013′ parla chiaro: il consumo di benzina e gasolio per autotrazione ha un trend decrescente, le centrali termoelettriche, sia regionali che nazionali, sono in sofferenza perché i consumi di energia elettrica sono in contrazione e, comunque, gia’ coperti per il 21 per cento da fonti rinnovabili, dato rispetto al quale sicuramente si può e si deve fare molto di piu'”.
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