Elisoccorso notturno, nuova richiesta in vista del G7 L’assessore Gucciardi: «Non sapevo dei problemi»

La
provincia di Catania ha un solo elicottero che si occupa del servizio di ambulanza in volo, di stanza all’elibase dell’ospedale Cannizzaro. Il mezzo aereo, oltre alle zone etnee, copre anche il distretto che comprende Siracusa e Ragusa. Ma, da circa due anni, invece di essere attivo per 24 ore, opera soltanto dall’alba al tramonto. Con le dovute differenze tra la stagione estiva e quella invernale in cui il periodo di luce dura molto meno. La decisione, secondo quanto spiegano la responsabile del 118 Isabella Bartoli e uno dei medici che lavorano a bordo, Giuseppe Pulvirenti, è partita dall’assessorato regionale alla Sanità, allora diretto da Lucia Borsellino, in seguito ad alcuni «tagli ai fondi» che avrebbero privilegiato il mantenimento dello stesso servizio nell’isola di Pantelleria piuttosto che l’estensione di quello catanese. Con l’approvazione della nuova rete ospedaliera, e i relativi cambiamenti nell’organizzazione delle risorse, però qualcosa potrebbe cambiare. 

«Il servizio è attivo per
12 ore solo nei periodi estivi, nei restanti mesi termina intorno alle 16-17 – chiarisce Isabella Bartoli a MeridioNews – È una situazione che va avanti dal 2011 quando, dopo alcuni problemi poi risolti alla superficie di volo, Palermo decise di dimezzare i contributi economici». Da allora la dottoressa, come afferma lei stessa, ha chiesto «più volte che fosse presa in considerazione questa problematica perché, sia per la vastità del territorio, sia per la densità della popolazione, sia per le richieste di interventi, spesso non riusciamo a intervenire». Per fare fronte al disservizio, la dirigente si è rivolta ai responsabili della rete dell’emergenza Seus per istituire un «tavolo tecnico, per avere un allungamento dell’operatività, soprattutto in vista del prossimo G7 di Taormina». Una richiesta che Bartoli formalizzerà a breve con una «lettera ufficiale». 

Come spiega Giuseppe Pulvirenti, che da anni presta servizio sull’eliambulanza del Cannizzaro, il mezzo
non serve solo in caso di intervento d’emergenza sul campo – un incidente, per esempio – ma anche per trasferire i pazienti che richiedono cure specialistiche da strutture minori verso i presidi sanitari più forniti. «Quando sono necessari spostamenti notturni – spiega il medico a MeridioNews – dobbiamo chiamare gli altri due elicotteri di Caltanissetta e Palermo». Per mettere il notturno a Catania, però, sarebbe necessario «togliere quello a Pantelleria, che per adesso è operativo solo di giorno». «Di giorno – aggiunge infine il medico – abbiamo una media di due voli a turno che, tra l’altro, sono sottopagati sia per noi che per gli infermieri».

Intervistato dalla nostra redazione, però, l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi afferma di
non essere a conoscenza della problematica e di non avere ricevuto alcuna comunicazione dal 118. «L’organizzazione dei voli non dipende da noi ma dal servizio – spiega l’assessore – Tuttavia se la dottoressa Bartoli ritiene che ci voglia l’h24 ha fatto malissimo a non segnalarlo all’assessore competente, cioè a me». «Invece di parlarne con la stampa – polemizza inoltre Gucciardi – dovrebbe parlarne con me, non mi pare che i problemi si risolvano così, sono molto seccato dell’accaduto. Chiamerò personalmente la responsabile del 118 e mi farò spiegare tutto, però se ci sono problemi tecnici dovrebbe occuparsene lei e non io». 

«L’assessore non può sapere tutti i fatti locali, è vero – smorza Bartoli – io mi sono rivolta agli uffici e l’ultima mia nota sull’elicottero è di circa quattro mesi fa». Nel
2016, secondo il 118, sono stati circa 500 gli interventi primari dal Cannizzaro, ovvero quelli per emergenze su strada. «Spero che si prenda in giusta considerazione questa necessità – aggiunge infine Isabella Bartoli – Questo momento potrebbe essere buono perché siamo in fase di implementazione della rete».  

Mattia S. Gangi

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