Slittate in primavera (causa Covid), le elezioni amministrative in Sicilia dovrebbero svolgersi in una data compresa tra il 15 settembre e il 17 ottobre. Si metterebbe fine, così, a una delle campagne elettorali più lunghe a memoria d’uomo che, adesso, preoccupa molti aspiranti sindaci che dovranno affrontarla facendo i conti con la calura del solleone. Tra pesci d’aprile e dietrofront già arrivati, in corsa resta tutta la carica degli uscenti e degli sconfitti per un soffio che ci riprovano, qualche volto nuovo e una sfida anche in famiglia, tra marito e moglie. I Comuni al voto sull’Isola sono 42, distribuiti in tutte e nove le province.
Agrigento
Nell’Agrigentino sono i cittadini di sei Comuni a essere chiamati alle urne per eleggere il primo cittadino e per rinnovare il Consiglio comunale.
A Canicattì, l’attuale sindaco Ettore Di Ventura (Pd) ha già sciolto le riserve. Per gli altri candidati manca ancora l’ufficialità, ma in lizza ci sarebbe «al 99 per cento» – come dicono i bene informati – Vincenzo Corbo che dopo due sindacature seguite da una pausa, adesso ci riprova e pare abbia già pronta una lista civica. Per il centrodestra sarebbe già pronta l’attuale consigliera comunale Daniela Marchese, che ha già corso per la poltrona più importante nel 2011. A circolare è anche il nome dell’ex deputato regionale Giancarlo Granata che, a marzo, è passato alla Lega.
A Favara, che durante la scorsa tornata è stata una delle roccaforti del Movimento 5 stelle, l’attuale prima cittadina Anna Alba non ha ancora accennato alla volontà di ricandidarsi. Qualcosa, intanto, comincia a muoversi in casa Pd.
Diversa la situazione nell’altra roccaforte grillina della provincia: a Porto Empedocle, l’attuale sindaca Ida Carmina non ha ancora formalizzato l’intenzione di tentare il bis, ma sembra in attesa solo di ricevere le nuove regole dello statuto del movimento. Il primo a ufficializzare la candidatura è stato l’imprenditore 44enne Rino Lattuca che, al momento, è consigliere comunale di opposizione. L’ex sindaco che ha guidato la città vent’anni fa Orazio Guarraci annunciato la sua discesa con un post su Facebook. Ufficiali anche le corse di Calogero Martello e dell’avvocato Gianni Hamel. L’ultimo a sciogliere la riserva è stato l’avvocato Angelo Iacono Quarantino che sarà il candidato di Fratelli d’Italia.
A Montevago, L’attuale sindaca Ida Carmina non ha ancora formalizzato, ma sembra in attesa solo di ricevere le nuove regole dello statuto del M5s.
A Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo non ha nessuna intenzione di ricandidarsi alla guida della cittadina: «Ho troppi impegni – dichiara a MeridioNews la presidente della commissione Sanità all’Ars – Per riuscire a fare tutto, in questi anni, a pagare è stata la mia famiglia». Si vota poi anche a Montallegro e San Biagio Platani, comune sciolto per mafia, dopo il coinvolgimento del sindaco Santo Sabella, eletto nel 2014 durante elezioni giudicate condizionate dalle ingerenze di Cosa nostra.
Caltanissetta
Anche nel Nisseno, si vota in un Comune che è stato sciolto per infiltrazioni mafiose: A San Cataldo, il sindaco Giampiero Modaffari può ricandidarsi e, a giudicare dai movimenti in città, pare abbia tutta l’intenzione di farlo. Hanno sciolto le riserve Valerio Ferrara, che si è già guadagnato il soprannome di sindaco operaio, e l’ex dipendente comunale Luigi Nocera che in passato ha sempre sostenuto Modaffari. Qualche voce gira anche su Giuseppe Scarantino che ci riproverebbe per la terza volta.
In provincia, si vota anche a Vallelunga Pratameno.
Catania
Nell’area metropolitana etnea sono sei i Comuni al voto: Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Misterbianco e Ramacca. (Leggi qui l’articolo completo sulle Comunali 2021 in provincia di Catania)
Enna
A Calascibetta, l’attuale sindaco Piero Capizzi (che è stato primo cittadino anche dal 2008 al 2013 per la prima volta) a gennaio ha già annunciato la sua ricandidatura. A maggio è arrivata l’ufficialità anche per la farmacista 55enne Cristina Russo che, negli ultimi cinque anni, è stata consigliera comunale di minoranza. A correre per la poltrona più ambita del palazzo è anche Carmelo Lo Vetri. Era suo il volantino elettorale su cui, con un fotomontaggio di cattivo gusto, a marzo, erano finite le facce di quattro disabili mentali. Anche a Barrafranca, i cittadini sono chiamati alle urne.
Messina
È il Messinese il territorio con più Comuni in cui i cittadini saranno chiamati alle urne. Si vota infatti ad Antillo; a Capo d’Orlando, dove l’attuale sindaco Franco Ingrilli dovrebbe ricandidarsi; a Caronia, invece, il primo cittadino uscente Antonino D’onofrio non scende in campo; ci prova invece l’avvocato Giuseppe Collura (ex sindaco alle Amministrative del 2006) e qualche voce gira anche attorno all’avvocata Antonella Fasolo. Dovranno prendere la matita in mano anche i residente di Falcone dove, a maggio, il sindaco Carmelo Paratore è finito indagato nell’ambito dell’operazione Movie Direction che ha fatto luce su un complesso meccanismo di turbative d’asta. Si vota anche a Ficarra, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (Comune che è stato sciolto per infiltrazioni mafiose), Patti, Rodì Milici, San Marco D’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Torregrotta.
Palermo
Nel Palermitano sono chiamati a rinnovare il sindaco e il Consiglio comunale i cittadini di Alia, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Terrasini. (Leggi qui l’articolo completo sulle Comunali 2021 in provincia di Palermo).
Siracusa
A Ferla, uno dei Comuni più piccoli della provincia aretusea (con 2375), il sindaco uscente Michelangelo Giansiracusa sembra avere tutta la volontà di continuare il percorso intrapreso dieci anni fa. Una possibilità che è diventata concreta con la norma approva a febbraio all’Ars che permette l’elezione per tre mandati (anziché per due) nei Comuni con meno di 5000 abitanti. Una candidatura alternativa potrebbe arrivare da un gruppo che si sta organizzando anche se pare ci sia qualche difficoltà a trovare il candidato a sindaco.
È ancora senza competitor (anche se qualcosa sembra muoversi in modo disordinato) il primo cittadino uscente di Sortino Vincenzo Parlato che ha già annunciato la ricandidatura, dopo la quale si è vociferato di un suo passaggio alla Lega che, però, ha prontamente smentito.
A Lentini ci sarà una delle sfide più avvincenti di queste Amministrative 2021 in Sicilia. Ci riproverà il sindaco uscente Saverio Bosco. A sfidarlo scendono in campo l’avvocato Rosario Lo Faro; la commerciante Laura Vacirca considerata una outsider, non solo perché è originaria e vive a Carlentini (comune limitrofo) ma anche perché non ha precedenti esperienze politiche. Alla lista – che non è ancora escluso possa allungarsi – si aggiunge Maria Adagio, la direttrice dei servizi generali e amministrativi dell’istituto superiore Vittorini-Gorgia e attivista del comitato Antudo e del coordinamento per il territorio no discarica Armicci-Bonvicino. Sfida in famiglia poi tra l’avvocato Stefano Battiato (il candidato del centrodestra uscito sconfitto al ballottaggio nel 2016) e sua moglie Francesca Reale, insegnante 43enne che, oltre a essere un’ex consigliera comunale, è anche figlia d’arte (il padre è stato vicesindaco in città dal 2011 al 2013).
Tre sono i candidati rimasti a Noto, dove un aspirante primo cittadino ha già fatto un passo indietro. Si tratta dell’architetto bolognese e docente universitario che da 15 anni vive nella città del barocco. Il suo dietrofront è arrivato dopo l’annuncio della candidatura di Aldo Tiralongo, il direttore del carcere siracusano di Cavadonna. Ci riprova poi il commercialista impiegato in banca Corrado Figura, che nel 2016 aveva già tentato la corsa uscendo sconfitto dall’attuale sindaco Corrado Bonfanti. In lista anche Vincenzo Adamo, l’ex primario di Ortopedia all’ospedale Trigona di Noto.
A Pachino, Comune sciolto per mafia, non si vota da sette anni. Dopo due anni di commissariamento nell’ultimo peridio i nomi dei papabili candidati sono stati almeno una decina, compreso chi ha approfittato per fare solo un pesce d’aprile. In lizza al momento restano: l’avvocato Fabio Fortuna che dovrebbe essere il candidato del M5s; l’agronomo Salvatore Francavilla; l’ex consigliere comunale Corrado Quartarone con una coalizione di centrodestra; Alfredo Spiraglia e la docente Carmela Petralito. La partita, però, non è ancora chiusa e altri nomi continuano a circolare pur senza trovare conferme ufficiali. A tirarsi fuori dai giochi, dopo un annuncio già fatto, è stato il candidato del Pd Angelo Maione. Dopo il suo dietrofront, sono arrivate anche le dimissioni del segretario del circolo cittadino.
Ancora nessuna ufficializzazione a Rosolini dove, però, circolano già i primi nomi. A cominciare da quello dell’ex sindaco sfiduciato Pippo Incatasciato che, fino all’ultimo, ha cercato di resistere con un ricorso al Tar. Un contendente dovrebbe essere Tino Di Rosolini che ci riprova a distanza di tre anni. Altro esponente politico già noto che potrebbe essere in corsa è Pinello Gennaro. Tra le new entry, invece, potrebbero esserci Saro Cavallo, che durante la scorsa tornata elettorale si era ritirato all’ultimo momento, e Saro Di Lorenzo, il direttore del presidio sanitario di Avola e Noto. La lista, però, potrebbe allungarsi ancora: all’appello, infatti, mancherebbero ancora i candidati del Pd e dei 5 stelle.
Ragusa
All’inizio erano sette, ma al momento sono rimasti in quattro i candidati in corsa per la carica di sindaco a Vittoria, Comune sciolto per infiltrazioni mafiose. In lista ci sono Francesco Aiello, (sostenuto da Pd, Città Attiva, Cento passi, Psi, Italia in Comune, Progetto impresa, Progetto Vittoria, Articolo Uno, Il cittadino); Salvatore Di Falco (Lista civica Di Falco sindaco, InMovimento-equità territoriale, Vittoria Unita); Piero Gurrieri (M5s) e Salvatore Sallemi (sostenuto da Fratelli d’Italia, Diventerà bellissima, Lega/Movimento politico Sviluppo ibleo, Vox Italia).
Nel Ragusano, si vota anche a Scicli. Qui l’unico candidato già uscito allo scoperto è l’attuale primo cittadino Enzo Giannone. Per il resto, in città ci sono già movimenti politici, liste civiche che nascono e apparentamenti che fanno capolino ma il quadro non è ancora definito.
Trapani
Ad Alcamo, al momento sono in corso trattative e incontri per coalizioni in divenire ma ancora nulla di concreto. In ballo, ci sarebbe anche il primo cittadino uscente, il pentastellato Domenico Surdi. Il Pd si orienta verso la candidatura del segretario cittadino Nicola Bambina. Altri candidati potrebbero arrivare a rappresentare il centrodestra e la sinistra. Si vota anche a Calatafimi-Segesta, dove il sindaco Antonino Accardo è finito indagato nel dicembre del 2020 con l’accusa di avere beneficiato dei voti controllati dalla mafia.
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