Elezioni a Patti, Bonsignore candidato sindaco «Sogno città dove tutti si prendano per mano»

Prosegue il conto alla rovescia per le elezioni amministrative di Patti, in programma il prossimo 5 giugno. Tra i sette candidati alla poltrona di sindaco, c’è anche Carmelo Gianluca Bonsignore, assicuratore di 47 anni, sostenuto dalle liste Società Aperta, Patti Futura, Uniti per Cambiare, Impegno per Patti. Certamente non un neofita della politica pattese avendo ricoperto la carica di consigliere comunale in varie occasioni a partire dal 1993 e  guidato il civico consesso dal 2000 al 2006.

Dopo varie legislature da consigliere comunale, adesso punta a conquistare la fascia tricolore, con quali obiettivi?
Sono in politica da molti anni, ma non ho mai governato la città. In passato ho cercato sempre di rappresentare le istituzioni con un alto senso del dovere, dimostrando terzietà rispetto al ruolo da me ricoperto. Adesso voglio rimettermi in gioco, crediamo su un progetto nuovo che dia ampio respiro a una città che possa vivere di arte, bellezza e rispetto per l’ambiente. Sogno una Patti unita dove tutti possano prendersi per mano. Puntiamo forte sul recupero del senso di appartenenza.

Si tratta di una candidatura di forte opposizione all’attuale amministrazione comunale.
Una candidatura alternativa al sindaco Aquino, supportata da tutte le forze che in questi cinque anni sono state all’opposizione. Mi aspettavo che l’attuale giunta riuscisse a restituire alla città la serenità necessaria a riottenere una pacificazione sociale che da anni manca nel nostro territorio. Non è invece successo, l’amministrazione ha soltanto contribuito a creare ulteriori spaccature, tutte le promesse non sono state realizzate.

Quale sarebbe la sua prima mossa qualora venisse rieletto? 
Chiamerei a raccolta tutti i dipendenti comunali per capire, guardandoli negli occhi, chi è nelle condizioni di poter offrire di più e chi di meno. Bisogna puntare su ambizione e qualità per ristrutturare completamente una macchina amministrativa che attualmente sconta delle problematiche. Punterei a migliorare le prestazioni dell’ufficio tecnico e di quello che si occupa di tributi, due settori importanti che devono funzionare alla perfezione per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze della città.

Il rilancio dipende dalla riqualificazione del centro storico e dell’area costiera.
Occorre prima di tutto riportare Patti al centro in una prospettiva comprensoriale. La città deve tornare a rappresentare la punta di diamante dell’intera zona tirrenica, così come accadeva decenni fa, altrimenti avremo sprecato il nostro tempo. Non si può non partire dall’area costiera, il nostro progetto prevede di migliorare i collegamenti con le Eolie offrendo un trasporto degno di un paese civile e non approssimativo. Vi è poi Patti Marina che ha bisogno di un restyling per attrarre nuovi interessi, penso ad esempio a realizzare un lungomare che arrivi fino a Mongiove Siculo. Sarebbe poi opportuno sfruttare il pontile d’attracco recuperando un vecchio progetto della giunta Venuto. Guardiamo sia al centro storico che al versante nebroideo, Patti ha bisogno di relazionarsi anche con i paesi etnei qualora si dovesse realizzare la superstrada che congiungerebbe la nostra città con Taormina.

Nell’ultimo periodo la pressione fiscale si è fatta sentire anche a Patti.
Il nostro comune attualmente è tra più falcidiati dalle tasse. Abbiamo in mente un progetto per allentare la pressione fiscale attraverso la dura lotta all’evasione. Eliminare questa piaga ci consentirebbe di abbassare le imposte per tutta la cittadinanza. Proprio per questo ci siamo affidati al noto tributarista Luigi Ferlazzo Natoli, ogni settore va gestito con l’ausilio di figure professionali di alto livello.

Come intende migliorare la qualità della vita nelle periferie?
Intendo portare il Comune in tutte le frazioni tramite la creazione di centri d’ascolto in cui ogni cittadino avrà la possibilità di proporre idee o segnalare disservizi. Riuscire a garantire una presenza costante dell’amministrazione nelle periferie è fondamentale per innalzare il tasso di civiltà. Raggiungere una contaminazione tra amministratori e cittadini sarebbe un risultato importantissimo. 

Andrea Castorina

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