E se la sinistra candidasse Faraone?

Questo giornale dà per scontato che la sinistra presenterà, a Palermo, un proprio candidato a sindaco. Del resto, lo stesso pronunciamento dei tre ‘garanti’ – che noi comunque continuiamo a ritenere inopportuno, in presenza di indagini in corso da parte della magistratura – va interpretato come un invito a non arrendersi. Fin ad ora l’incedere degli eventi ha assecondato il gioco trasformista e ‘gattopardesco’ del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, del capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, e del parlamentare nazionale, sempre del Pd, Giuseppe Lumia. Cosa prevede lo schema dei ‘tre’?

Semplice. Battere alle primarie Rita Borsellino, che non avrebbe mai dovuto accettare di partecipare alle elezioni di due domeniche fa in presenza della variabile Mpa di Lombardo. Questo, a nostro avviso, è stato l’errore di sottovalutazione commesso dai vari Giuseppe Lupo, Sergio D’Antoni, Leoluca Orlando e via continuando. La seconda fase prevede un primo turno con sette otto candidati. Con due vincitori: il candidato dei moderati (cioè di Massimo Costa) e il loro candidato, cioè Fabrizio Ferrandelli.

Per l’occasione – ovvero con la speranza che la sinistra ‘abbocchi’ e non presenti un candidato – Lombardo, d’accordo con i finiani di Sicilia, dovrebbe fare presentare Alessandro Aricò. Per poter dire che l’Mpa voterà per il candidato di Futurò e libertà. E, in effetti, se la sinistra non presenterà un proprio candidato, l’Mpa potrebbe anche ‘scaricare’ un po’ dei propri voti su Aricò, tanto al ballottaggio andrebbero comunque Costa e Ferrandelli. E lì, al ballottaggio, Lombardo, Cracolici e Lumia si giocherebbero la partita, avendo fatto fuori i loro veri avversari: e cioè la parte del Pd che non appoggia il governo Lombardo alla Regione, Italia dei Valori e tutti i ‘cartelli’ della sinistra.

Va da sé che lo schema di Lombardo, Cracolici e Lumia va messo in discussione. Come? Questo è il momento dell’intelligenza. Questo giornale ha sempre visto con grande simpatia la candidatura a sindaco di Palermo di Rita Borsellino. Ma, per come si sono messe le cose, la ricandidatura di Rita Borsellino sarebbe un errore. Questo perché, con grande abilità, Lombardo, Cracolici e Lumia, puntando su Ferrandelli, si sono messi il ferro dietro la porta. Il loro è un candidato ‘giovane’ e ‘innovativo’. Mentre Rita Borselllino, anche se con i brogli – che gli stessi ‘garanti’ hanno riconosciuto – è stata ‘battuta’.

A questo punto la sinistra di Palermo deve trovare un candidato che parli il linguaggio dell’innovazione e che sappia dialogare con i giovani della città. Nomi ce ne possono essere tanti. Noi, in particolare, ci permettiamo di segnalarne uno: Davide Faraone.

E lo indichiamo per alcuni motivi che cercheremo brevemente di esporre. In primo luogo, perché è giovane. In secondo luogo, perché nella campagna delle primarie è riuscito a parlare il linguaggio dell’innovazione. In terzo luogo, perché il maldestro entativo di gettare fango sulla sua persona significa che è il candidato temuto da chi, in questo momento, pensa di avere la partita in mano.

Analizziamo i fatti. Alle primarie Lombardo e la parte del Pd che si riconosce nelle posizioni di Cracolici e Lumia appoggiavano Fabrizio Ferrandelli; mentre la parte del Pd dei vari Giuseppe Lupo, Sergio D’Antoni e via continuando appoggiava Rita Borsellino. Ebbene, Faraone, da solo, ha preso oltre 8 mila voti. Certo, anche lui è un autorevole esponente del Pd di Palermo, non a caso è stato eletto parlamentare regionale. Ma gli 8 mila voti e rotti li ha presi da solo. Questo significa che è un candidato forte.

Bene. Se al primo turno la parte ‘non governativa’ del Pd siciliano, Italia dei valori e i ‘cartelli’ della sinistra (da Sel di Vendola, Rifondazione, Verdi, Palermo è ora e via continuando) faranno convergere i propri voti su Faraone, c’è una buona probabilità che Lombardo, Cracolici e Lumia escano sconfitti. E poiché, in questo momento, la doppia emergenza è sconfiggere Lombardo, Cracolici e Lumia da una parte, e battere Massimo Costa dall’altra parte, è questa, a nostro modesto avviso, la strada da percorrere.

foto tratta da fascioemartello.it

Redazione

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