«Un risultato di portata storica». Sono state queste le parole del sindaco di Catania Salvo Pogliese per accogliere l’atto di nascita della società Amts Spa (Azienda metropolitana trasporti e sosta Catania) nata dalla fusione delle due partecipate Sostare Srl e Amt Catania Spa. A stipulare il documento, alla presenza del primo cittadino e del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castiglione, è stato il notaio Andrea Grassi.
L’atto di fusione, con relativo statuto della nuova società, è stato sottoscritto a Palazzo degli elefanti dai due presidenti di Amt e Sostare, Giacomo Bellavia e Luca Blasi, a conclusione di un lungo percorso amministrativo, nell’ambito del piano di riorganizzazione delle società partecipate con gestione in house. La nuova società conterà 780 dipendenti e avrà un’unica governance. «Un fatto straordinario che allinea Catania alle altre importanti città italiane – ha aggiunto Pogliese – che hanno già da tempo un’unica società per i servizi della mobilità, che semplifica il perimetro pubblico delle società partecipate, garantisce i livelli occupazionali e migliora la condizione dei lavoratori di Sostare, con l’applicazione del più favorevole contratto degli autoferrotranvieri».
Il 20 novembre dello scorso anno i consigli di amministrazione delle due aziende partecipate hanno deliberato la fusione in un’unica società, con la previsione contenuta nello Statuto dell’Amts, dell’inalienabilità delle quote azionarie che rimarranno sotto il controllo pubblico. «Amts – ha sottolineato il sindaco – sarà il pilastro attuativo della mobilità cittadina nel segno dell’efficienza; per questo voglio ricordare che nei mesi scorsi abbiamo devoluto all’azienda del trasporto pubblico anche il delicato ruolo di soggetto attuatore dei fondi comunitari destinati alla mobilità, per garantire rapidità e coerenza tecnica alle procedure di esecuzione dei progetti».
È stato il vicesindaco con delega alle Finanze e alle Partecipate Roberto Bonaccorsi a fare presente che «i principali benefici economici e gestionali della fusione sono la riduzione dei costi attraverso la concentrazione delle funzioni; l’aumento dei ricavi derivanti da bigliettazione e abbonamenti anche in relazione all’emanazione di nuovi titoli integrati, riducendo la quota di contribuzione pubblica necessaria alla sostenibilità del trasporto pubblico locale; la gestione unitaria delle aree di sosta, sia dei parcheggi scambiatori che su strada; la semplificazione della struttura e la razionalizzazione delle risorse, con la gestione coordinata dei servizi di mobilità delle persone».
In una nota congiunta i due presidenti dei cda uscenti di Amt e Sostare hanno dichiarato che «si conclude oggi un percorso intenso e impegnativo. La fusione non comporterà la mera somma delle precedenti attività svolte dalle due società ma darà vita alla creazione di un soggetto unico che opererà per la gestione integrata della mobilità cittadina e dell’area metropolitana, un sicuro punto di riferimento per i cittadini e l’amministrazione al quale competerà la creazione di nuovi e sempre più efficienti servizi». Prima della stipula dell’atto notarile di fusione, i cda delle due aziende partecipate comunali hanno approvato i bilanci consuntivi del 2020. Amt ha rilevato un utile positivo di 4,13 milioni di euro; Sostare, invece, malgrado 2,4 milioni di euro di mancati introiti per la pandemia, ha contenuto le perdite a 70mila euro. A breve, il sindaco Pogliese, nella qualità di rappresentante legale del socio unico di Amts – il Comune di Catania – indicherà i componenti del nuovo cda.
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