Un condominio di via Bartolomeo Cannizzo a Siracusa. Sarebbe stata questa la sede di un summit che avrebbe visto la partecipazione di esponenti legati al clan mafioso Bottaro-Attanasio, due giorni fa colpito da una serie di arresti nell’ambito dell’operazione Aretusa. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, ha visto la partecipazione di carabinieri e polizia, e ha portato a 13 ordinanze di custodia cautelare, per traffico di stupefacenti con l’aggravante, per alcuni, di aver favorito la cosca.
Di riunioni tra gli esponenti dei tre gruppi che avrebbero tenuto in mano le piazze di spaccio del capoluogo aretuseo ne ha parlato in conferenza stampa il capo della procura etnea, Carmelo Zuccaro. A promuovere una di esse sarebbe stato il 42enne Luigi Cavarra, leader di un gruppo legato a doppio filo con i Bottaro-Attanasio. L’intento in quel caso sarebbe stato quello di dirimere le tensioni sorte tra le varie fazioni, ribadendo il ruolo di primo piano del clan. Per farlo, Cavarra non avrebbe esitato ad aggredire fisicamente uno dei presenti.
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