«Rifondare una città che nel corso degli ultimi dieci anni è andata indietro per colpe della politica ma anche per l’inerzia dei cittadini». Così don Franco Romano, sacerdote da sempre impegnato nel sociale attraverso i diversi ruoli che ha ricoperto, non ultimo quello di parroco a San Gabriele, ma anche a fianco di padre Cosimo Scordato all’Albergheria, parla della sua Palermo in vista delle prossime amministrative. Una riflessione a tutto tondo che, se da una parte porta con sé amare considerazioni, dall’altra si nutre della speranza in un cambiamento possibile.
«Purtroppo i nostri politici non hanno una visione della nostra città e della nostra Isola – sottolinea -. Palermo non si muove, vedo negli anziani come nei giovani una totale inerzia, i cittadini sono come inebetiti anche dei mezzi di informazione che ci fanno credere a chissà quali sogni, nella realtà c’è una povertà materiale, spirituale e culturale terrificante. Una delle tante soluzioni è l’impegno nel ricreare il senso di comunità e di appartenenza ma anche il senso della speranza, un valore che abbiamo perso. Attorno c’è solo immobilismo, disperazione ed inefficienza. Di questo noi cittadini abbiamo le nostre responsabilità così come i nostri politici che rappresentano questa situazione».
Don Romano fa anche autocritica. E sulla Chiesa palermitana e sul suo ruolo di attore sociale denuncia: «I sacerdoti sono stati ognuno per i fatti propri, disgregati, senza avere un progetto comune. Anche io quando ero parroco mi sono scontrato con l’impotenza a trovare una soluzione ai diversi problemi, non avevo collaborazione da parte dell’ambiente curiale e neanche da parte della politica. Al nuovo vescovo ho più volte chiesto di incontrare i sacerdoti e di dare una sterzata altrimenti tutto rimane fermo».
Sul fronte dei nomi certi di questa campagna elettorale dice «l’unica realtà quasi nuova è Fabrizio Ferrandelli. Ho sentito della sua volontà di fare incontri sul territorio, è bellissimo e spero ci riesca. Ognuno di loro comunque ci deve parlare del suo progetto di città e dei programmi. Basta parlare di persone. Su ciò che intendono concretamente fare daremo la nostra fiducia». Sull’amministrazione di Leoluca Orlando dice: «Si è sforzato di far qualcosa però non ha avuto e non ha un’idea di città. Questa città la devi rispettare, non puoi distruggerla con un tram in via Libertà e stuprarla in questo modo. I progetti che si stanno facendo sono già progetti vecchi di trent’anni». Una parola in ultimo anche sulle periferie di Palermo non integrate: «Sono rimaste architettonicamente brutte, la bruttezza non porta positività bisognerebbe riunirle e dargli attenzione riagganciandole attraverso una ristrutturazione».
Uno degli angoli più suggestivi della Sicilia, tra il barocco di Noto e la riserva…
In un incidente sulla statale 114, nel territorio di Augusta, tra Siracusa e Catania, un…
Un incidente stradale che ha coinvolto un'autovettura Citroen C3, si è verificato poco dopo le…
Agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania hanno arrestato un minorenne trovato in possesso di 240…
Non si riteneva ben assistito in una causa civile con l'ex moglie dal suo avvocato,…
Un grave incidente stradale si è registrato alla zona industriale di Gela. Nel sinistro ha…