Discariche al collasso mentre la Regione naviga a vista Proroga fino al 6 giugno, ma da Roma arriva ultimatum

La situazione più critica resta quella della discarica di Siculiana, ma su tutto il fronte dei rifiuti la Regione da giorni naviga a vista. Serve la differenziata, le discariche siciliane sono al collasso, ma senza una selezione dei rifiuti non sarà possibile nessuno step successivo, né il conferimento fuori dalla Sicilia, né l’incenerimento dei rifiuti. Intanto la barca va, da oggi fino al prossimo 6 giugno, con una mini proroga che mantiene lo stato del conferimento in discarica pressoché inalterato, eccetto che per la discarica di Siculiana, sprovvista di un impianto di biostabilizzazione. 

«Nella proposta del governo – dice Crocetta – non c’è né la richiesta di commissariamento, né di poteri speciali. Il piano del governo fa riferimento alla corretta programmazione delle procedure di smaltimento e conferimento nel rispetto delle leggi dello Stato e della normativa europea. Non si consentirà più il conferimento di rifiuti non biostabilizzati e pertanto si dovrà procedere alla tritovagliatura e biostabilizzazione, anche mediante impiantistica mobile. La criticità in atto più grave è rappresentata dalla discarica di Siculiana, che non si è dotata di impianto di biostabilizzazione». Lì lo stesso Crocetta si definisce categorico: «Per conferire bisogna biostabilizzare. Il conferimento e il rispetto dell’ambiente devono andare insieme e sono molti gli spunti innovativi della nuova ordinanza che verrà firmata di intesa con Palazzo Chigi». Ecco: palazzo d’Orleans, riferisce Crocetta, sta elaborando in queste ore una «proposta d’intesa» con palazzo Chigi.

Ma già questa mattina una nuova lettera dal ministero dell’Ambiente, anticipata dal quotidiano La Repubblica, ha dettato chiaramente la linea a Crocetta sia sul breve che sul lungo periodo. Dodici punti in cui si sciolgono buona parte dei nodi legati all’emergenza rifiuti in Sicilia, dall’approvazione della nuova ecotassa a Sala d’Ercole entro il 30 ottobre, alla riforma degli Ato entro il 15 giugno, fino a un piano sui rifiuti, da presentare a Roma entro sette giorni dimensionato per 700mila tonnellate di immondizia l’anno, che andranno incenerite. Su questo punto Crocetta non torna sul tema, dopo lo scivolone della scorsa settimana con cui riproponeva i cinque mini impianti di incenerimento, disattendendo l’indirizzo di Roma sulla progettazione di due grandi impianti. In quell’occasione le parole di Crocetta hanno fatto saltare dalla sedia in molti dentro il suo partito e sembra che da quel comunicato il suoi rapporti con Vania Contrafatto si siano deteriorati ulteriormente, al punto che la titolare dell’assessorato all’Energia si sarebbe concessa una vacanza proprio in piena emergenza rifiuti.

Intanto la barca va, fino al prossimo 6 giugno. Dal 7 dovrebbe arrivare una nuova ordinanza: «L’intendimento del governo – sottolinea Crocetta – è di far conferire tutti i Comuni della provincia di Palermo su Bellolampo, dotata di impianto di biostabilizzazione realizzato dalla Regione e quindi già in grado di consentire tali conferimenti». Insomma, se Siculiana nel frattempo non provvederà a munirsi di un impianto di pre-trattamento dei rifiuti, tra qualche giorno dimezzerà la sua attività. Tuttavia in molti si chiedono quanto ancora possa contenere la vasca di Bellolampo. 

Miriam Di Peri

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