Dipartimento Formazione: stop allo straordinario, i lavoratori possono attendere per lo stipendio (e per gli arretrati)

PER MIGLIAIA DI OPERATORI DEL SETTORE SI PREPARA UN’ESTATE DI SOFFERENZA E POVERTA’. L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE NON GARANTISCE I PAGAMENTI E LA ‘MACCHINA’ AMMINISTRATIVA S’INCEPPA

Nuovo rallentamento nel pagamento degli stipendi ai lavoratori della Formazione professionale? Sembrerebbe proprio di sì. E sarebbe l’ultima novità di mezza estate, una doccia fredda che gli operatori del settore, nonostante il caldo degli ultimi giorni, avrebbero preferito farne a meno.

Ad emanare una circolare che non autorizza più l’effettuazione delle ore di straordinario al personale del dipartimento, stoppando conseguentemente le procedure di erogazione dei finanziamenti, è stata la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale dello stesso dipartimento regionale Formazione professionale.

L’instancabile alto burocrate da ieri, lo ripetiamo, ha sospeso il riconoscimento delle ore di straordinario al personale. Niente più rientro al lavoro pomeridiano per garantire l’emissione, entro la fine del mese di luglio, dei mandati di pagamento in favore degli enti formativi e quindi del personale della Formazione professionale.

Una decisione davvero strana questa, giunta, peraltro, a pochi giorni dalla visita ispettiva dei funzionari dei ministeri del Lavoro, dell’Economia e Finanze e dell’Unione europea che avevano evidenziato proprio la criticità relativa alle modalità di pagamento, ai ritardi nelle operazioni di monitoraggio e certificazione della spesa relativa al ‘Piano Giovani’. L’ennesimo colpo mortale inferto dalla ‘donna di ferro’ a capo del dipartimento Formazione professionale che, sbandierando il provvedimento, probabilmente dettato dalla necessità di risparmiare risorse, la solita ‘Spending review’ attuata solo quando ‘conviene’, lascia a casa il personale del ruolo regionale preposto alla emissione dei mandati di pagamento, rallentando, ancora una volta, le procedure di spesa.

L’ennesimo colpo inferto al settore ed ai lavoratori, una scelta che non ci convince affatto.

Dubbi e perplessità, in perfetta linea con l’atteggiamento tenuto dalla dottoressa Corsello nel suo operato a capo dei dipartimenti Formazione professionale e Lavoro negli ultimi diciotto mesi, che meritano alcune riflessioni.

Se, da un lato, la dottoressa Corsello dimostra particolare attenzione a ridurre la spesa pubblica, non autorizzando più lo straordinario al personale preposto alla emissione dei titoli di spesa, dall’altro, invece, ha chiesto aiuto al Formez, ente in house per la Regione siciliana e che ha una convenzione col ‘Piano Giovani’ per il supporto di assistenza tecnica. Quindi le risorse ci sono oppure no?

Da quanto sembra, il Formez dovrebbe inviare nuovi giovani, laureati ma con poca esperienza lavorativa specifica, a sbrogliare la ‘matassa’ in assessorato. Soggetti esterni, reclutati con criteri discutibili seppur formalmente impeccabili, e che, secondo tanti osservatori, risponderebbero a politici ed alti burocrati della Regione siciliana. Una sorta di nuovo filone clientelare di assunzione.

La politica siciliana, in pratica, avrebbe messo su un meccanismo di reclutamento di personale, in forma rigidamente ‘precaria’, di giovani laureati, un nuovo bacino da spremere elettoralmente, filtrati dalle segreterie politiche dei partiti della maggioranza che sostengono il Governo del presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Il governatore della Sicilia è a conoscenza di questo possibile meccanismo che appare permeato da furbizia e clientelismo esasperato? Oppure, ed è il nostro convincimento, il tutto sarebbe magistralmente gestito dal famoso ‘cerchio magico’ che avrebbe costruito un potente sistema politico-affaristico in grado di dettare tempi e modalità all’azione amministrativa, il tutto confezionato e somministrato alle spalle dell’’ignaro’ presidente Crocetta?

Ancora: l’assessore al ramo, Nelli Scilabra, ha condiviso la scelta della dottoressa Corsello di tagliare lo straordinario al personale e rivolgersi al Formez? Ne è corresponsabile degli effetti che produrrà la decisione?

Come può spiegarsi che fino a qualche settimana fa il personale regionale operante presso il dipartimento regionale della Formazione professionale, si era ridotto a 138 unità, mentre i giovani, spediti dalle segreterie politiche a lavorare attraverso la formula dell’assistenza tecnica, avevano superato le 180 unità?

Un meccanismo, quello descritto, che avrebbe sostituito definitivamente il sistema clientelare, tanto criticato e in gran parte smantellato, grazie all’intervento dell’autorità giudiziaria, delle assunzioni facili e per raccomandazione che avvenivano negli enti formativi. Non va dimenticato che, moltissimi enti formativi hanno subito nel passato le ‘angherie’ di certa parte della politica che ‘imponeva’ ai presidenti degli enti formativi di assumere parenti e amici con l’impegno, non sempre mantenuto, di garantire al soggetto gestore maggiori favori oppure un parametro di finanziamento aggiuntivo e quindi risorse aggiuntive per caricarsi i nuovi dipendenti e non finire in default.

Da qualche anno questo sistema clientelare di assunzione è stato smantellato col blocco delle assunzioni e con le inchieste di qualche Procura della Repubblica lungimirante, che ha sgominato ladri e malfattori contribuendo, in maniera determinante, a ripristinare un minimo di pulizia e legalità nel settore.

Da ieri, dicevamo, non si farà più lo straordinario al dipartimento Formazione professionale. Cosa succederà, allora? Saranno gli esterni all’Amministrazione regionale a presidiare nelle ore pomeridiane il dipartimento, desertificato dalla circolare firmata dalla dottoressa Corsello, che si è preoccupata solamente di garantire lo straordinario al personale della portineria, indispensabile a garantire l’accesso ad estranei agli uffici della Regione siciliana.

Di cosa dovranno occuparsi i ‘soldatini’ reclutati dal Formez? Di accelerare le procedure per la rimodulazione del ‘Piano Giovani’, secondo i dettami richiesti dagli ispettori ministeriali nella recente riunione del ‘Comitato di Direzione’? Oppure di emettere i mandati di pagamento della filiera dell’obbligo formativo, in favore degli enti e quindi dei lavoratori?

Ricordiamo alla dottoressa Corsello che l’impegno assunto con gli enti formativi di estrazione cattolica e con i soggetti gestori dell’Oif in Sicilia di sbloccare i pagamenti è scaduto dieci giorni fa. Gli enti, comunque, ancora attendono, così come i lavoratori che continuano ad essere depredati delle spettanze.

La verità è che la dottoressa Corsello, componente autorevole di quel ‘cerchio magico’ che decide ogni cosa, a mo’ di governo ombra del presidente Crocetta, impersona perfettamente l’atteggiamento’ farlocco’ di questo Governo, che dice e non fa, promette e dimentica.

Il clima nel settore della Formazione professionale potrebbe tornare ad inferocirsi, alimentato non dal caldo stagionale ma dall’emergenza sociale che ha travalicato i confini della razionalità.

Giuseppe Messina

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