La raccolta differenziata porta a porta a Palermo sembra essere un’utopia, da diversi anni sono tanti i tentativi andati in fumo. Ne è un esempio l’ottava circoscrizione dove, dopo un breve rimpallo di responsabilità tra Comune e Rap si scopre che la situazione al momento è quasi pronta per prendere l’avvio. Il quasi però è d’obbligo. «Non me la sento di dare date su quando verrà davvero avviata – dice Sergio Marino, assessore all’Ambiente, Igiene e Sanità – e poi di seguito nelle altre zone perché ogni volta che l’ho fatto poi puntualmente non è partita. Quindi vedremo, certo è che stiamo lavorando».
Il vicesindaco spiega poi che «la riunione con i capi condomini dell’ottava circoscrizione è stata fatta per spiegare tutte le procedure, le tempistiche e le modalità di raccolta della differenziata porta a porta. Adesso la Rap dovrà portare i carrellati e avviare la raccolta. Dopo l’avvio all’ottava, si procederà in via Messina Marine e poi allo Sperone, questi saranno i prossimi step».
Dalla Rap fanno sapere che tramite un elenco stilato dal Conai, che prende accordi con i condomini, è iniziata la distribuzione dei kit nell’ottava circoscrizione. Ma in via Rosolino Pilo i kit sono stati distribuiti già a maggio: tutti i condomini dei palazzi hanno avuto i contenitori per la plastica, il vetro, l’umido, e agli abitanti della zona è stato detto che entro giugno sarebbe partita. «Avevo cominciato a differenziare – racconta un residente che vuole restare anonimo – ma dopo mesi che si accumulava in casa in attesa dell’avvio della raccolta porta a porta, ho deciso di andarla a portare direttamente delle campane che avevo sotto casa per la differenziata e mi sono accorto che hanno tolto sia il cassonetto per il vetro che quello per la plastica. Insomma alla fine ho dovuto buttare tutto nell’indifferenziata. Non riusciamo a fare la differenziata, a Roma e Milano si fa già da diversi anni, perché qui è tutto così complicato?». Nell’ottava circoscrizione le famiglie coinvolte dalla raccolta saranno circa 14mila.
Intanto nella prima circoscrizione il presidente e i consiglieri hanno scelto di partire dalle attività commerciali, pub e ristoranti in primis. «Faremo a breve un giro per tutte le vie della movida – riferisce Massimo Castiglia – per sensibilizzare gli esercenti a partire con la raccolta differenziata del vetro e dell’umido. Inizieremo da lì. Poi appena i mercati storici saranno pedonalizzati partiremo con l’avvio della differenziata anche all’interno dei mercati». Mentre in generale i problemi sulla raccolta dei rifiuti rimangono: Bellolampo, l’unica discarica a norma del sud Italia come piace definirla al sindaco Orlando, è al collasso perché troppi Comuni conferiscono nella discarica palermitana. Si è discusso della possibilità di un inceneritore, di chiedere aiuti al governo nazionale per lo smaltimento, dell’eccesso di microplastiche in mare, eppure la soluzione principe che si dovrebbe adottare – appunto la raccolta differenziata – non riesce a decollare.
Sembra sempre che manchi poco, pochissimo, per essere avviata e poi c’è sempre un cavillo, una riunione, un disguido che ne impedisce l’effettiva partenza. Si è scelto di procedere per step, come dice l’assessore Marino: la prima zona che è stata interessata è stata via Strasburgo e quella di Resuttana per un totale di 20mila famiglie. Qui la raccolta differenziata porta a porta sembra funzionare bene tranne, dicono i residenti, per i contenitori condominiali della plastica che non esistono, col risultato che si butta tutta la plastica a terra.
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