De Felice-Zaccà, accumulo rifiuti nel centro storico Una residente: «Odore nauseabondo, topi e blatte»

«Divieto di discarica. I trasgressori saranno puniti a norma di legge». Il suddetto monito è riportato in un pannello del Comune di Catania installato nell’angolo di strada in cui incrociano via Giuseppe De Felice e via Zaccà – Rosolia. Venti centimetri sotto il cartello comunale, in pieno centro storico, si raccoglie ogni sera «una quantità sproposita di spazzatura che conta anche i cosiddetti rifiuti ingombrati». A parlare è la cittadina etnea Serena Di Grazia. «Io e mio marito abitiamo da due anni in un appartamento che si trova a fianco della fila dei quattro cassonetti di raccolta. A volte non possiamo nemmeno aprire porte e finestre perché la casa si riempie di una puzza nauseabonda», racconta la cittadina. Che spiega come a fare le spese della «discarica a cielo aperto» siano proprio i cittadini. «Ogni mese dobbiamo comprare gli appositi prodotti per combattere i topi e le blatte richiamati dalla spazzatura», continua la donna. Che punta il dito contro l’inciviltà dei catanesi, i quali «quando trovano anche i bordi della strada pieni di munnizza non si fanno problemi a lasciare i sacchetti nelle scale delle abitazioni vicine», denuncia Di Grazia. Motivo per cui alcuni residenti del circondario hanno affisso sugli ingressi abitativi cartelli privati che recitano: «Si prega di non gettare immondizia. Grazie!». 

Scatole di cartone di varia dimensione e indumenti usati ma soprattutto rifiuti organici cassette della frutta ancora sporche, insieme a spazzatura di ogni genere che «spesso strabordano sulla strada, intralciando il traffico, e arrivano nelle scale che portano a casa mia», racconta Di Grazia. Proprio per questo motivo «mio marito ha installato un pannello in alluminio che separi il nostro ingresso dai quattro cassonetti», aggiunge la donna. Che precisa come da lei e dal vicinato siano partite diverse segnalazioni all’indirizzo dei vigili urbani e degli uffici comunali di riferimento. «La polizia municipale ci ha detto che non sa cosa fare perché se i cassonetti venissero spostati da un’altra parte probabilmente la gente continuerebbe a gettare lì i rifiuti». Una risposta amara che diventa paradossale se si considera che al civico 57 di via Giuseppe De Felice, poco oltre il bivio in questione, fino a due anni fa si trovava l’ufficio Ecologia, Ambiente e Nettezza urbana del Comune di Catania. 

«L’anno scorso una residente ha dato inizio a una petizione per chiedere al Comune di spostare i cassonetti da quell’area ma, alla fine, non se n’é fatto niente», racconta il titolare dell’armeria Zaccà Sport Francesco Zaccà, che definisce il problema come «storico». «La mole di rifiuti che si raccoglie è incredibile e su questa incide la presenza in zona di 4-5 ristoranti e di diverse attività commerciali», spiega l’imprenditore. Che denuncia: «Quei quattro cassonetti dovrebbero servire questa zona e, invece, ho visto catanesi di altri quartieri depositare qua la munnizza a tutte le ore del giorno». A denunciare il mancato rispetto degli orari di smaltimento della spazzatura, stabiliti da un’ordinanza sindacale nella fascia compresa tra le 17 e le 23, è anche il titolare un bar della zona. L’uomo, che preferisce rimanere nell’anonimato, attacca: «La gente getta lì di tutto a partire dalle otto del mattino tanto sa che da qui i vigili urbani non passano quasi mai e non si rischiano multe». Il riferimento del commerciante è alla contravvenzione di cinquanta euro ai danni dei trasgressori dell’ordinanza di riferimento colti a gettare i rifiuti in orari non consentiti. 

«Periodicamente segnalano ai nostri uffici problemi di questo tipo in diverse zone della città e noi mandiamo le squadre che ripuliscono – risponde l’assessore all’Ecologia Urbana Rosario D’Agata – Cerchiamo di incrementare i controlli». «Per quell’area, sinceramente, è la prima volta che sento parlare di una situazione del genere», continua D’Agata. Che promette: «Adesso che ne sono venuto a conoscenza provvederò».

Cassandra Di Giacomo

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