Dalla Scozia al mondo: il Music Alliance Pact

Musica e informazione al tempo di internet: un fiume grosso e chilometrico con un numero non quantificabile di affluenti. E i vecchi media? Letti asciutti in cui faticano rigagnoli di musica: le radio commerciali e i quotidiani che ritagliano minuscoli spazi di informazione musicale e la televisione che ne balbetta contenuti solo per pochi minuti. Il web, invece, è la piattaforma dove il riscatto della musica e del parlare di musica trova compimento. Webzine, social network, forum, blog, web radio propongono un’eccezionale quantità di materiale e sono spugna di novità. Un’opportunità che è stata fiutata da molti e che in Scozia ha spinto Jason Cranwell, giornalista ventottenne di Glasgow, ad aprire il blog “The Pop Cop” (http://thepopcop.blogspot.com), uno spazio dedicato alla musica scozzese che meno si conosce.
 
A partire da quel blog, a dimostrazione che internet non conosce confini, lo “sbirro del pop” ha creato il Music Alliance Pact, «un progetto – racconta a Step1 – nel quale i migliori blog musicali del mondo si mettono insieme per condividere le proprie canzoni preferite». Una sorta di network in cui ogni “associato” si impegna a scegliere un brano di un artista del proprio paese e postarlo ogni 15 del mese. Il risultato è un’associazione di appassionati bloggers sparsi in ogni angolo del globo che mettono in vetrina buona musica per le orecchie di tutti. Ma quando nasce il MAP? «Il concetto del MAP – ci illustra Jason – è nato da una mia idea ed è iniziato ufficialmente nell’ottobre del 2008 con la sinergia di 12 blog da 12 paesi diversi. Da allora abbiamo raddoppiato ed è attualmente presente nei cinque continenti. Il mio lavoro è raccogliere le proposte musicali dei bloggers, editarle e scriverne in un unico grande post. Io rappresento la Scozia con il mio The Pop Cop».
 
Oltre alla Scozia di Jason fanno parte del Patto: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Corea del sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Islanda, Italia, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Perù, Portogallo, Romania, Scozia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia, «ed entreranno a breve anche Giappone e Venezuela». L’Italia è rappresentata da Polaroid (http://polaroid.blogspot.com) che in questi mesi ha lanciato diverse realtà musicali altrimenti prive di visibilità. Ma il MAP è pur sempre un insieme di blog. Un mezzo che, secondo opinione diffusa, ancora non vanta della credibilità di un organo di informazione tradizionale. Per Cranwell nulla di più inesatto: «di credibilità, i blog, invece ne hanno eccome. Con le riviste cartacee che perdono lettori e le stazioni radio che perdono ascoltatori , il pubblico ha spostato la propria attenzione verso il web. Anche le etichette discografiche hanno capito l’influenza dei blog e vi puntano per generare pubblicità per i loro artisti. Anzi li incoraggiano a postare le canzoni perché apprezzano i benefit che provengono dall’esposizione. Quando i blog debuttarono su internet, è vero, erano stati concepiti come un diari personali online, poi però si sono sviluppati ed ora è difficile definire la differenza tra un blog musicale e un sito musicale».
 
Ma cosa ne pensa il “cervello” del MAP dei downloads illegali e degli altri modi in cui circola musica sul web? «Il downloading illegale – mette in chiaro Jason – è un po’ come guidare oltre i limiti di velocità. Molta gente lo fa, tutti sanno che è illegale, ma nessuno smetterà senza il rischio di essere punito. Io credo sia qualcosa impossibile da controllare e onestamente non vedo una soluzione. La tecnologia esiste e non possono esserci passi indietro. Così l’industria musicale, dalle label agli artisti, non hanno scelta. Devono adattarsi e trovare un nuovo modo di fare soldi».

Riccardo Marra

Recent Posts

Acireale, si finge un carabiniere e si mette a fare posti di blocco ai semafori

Un finto carabiniere che fa strani posti di blocco ai semafori. Ad Acireale, in provincia…

13 minuti ago

Strage Casteldaccia, il sopravvissuto: «È successo un imprevisto». Ma non sarebbero dovuti scendere nel tombino

Non sarebbero dovuti scendere all'interno della stazione di sollevamento i cinque operai morti ieri a…

56 minuti ago

Un’eruzione dell’Etna nascosta da una tempesta di neve. Lo rivela uno studio dell’Ingv

Una colata di lava nascosta da una tempesta di neve. Nel maggio 2023 sull'Etna c'è…

1 ora ago

Microcellulari sotto la maglia e smartphone nascosti nel muro del carcere di Augusta

Alcuni smartphone e due microcellulari. Nel carcere di Augusta, in provincia di Siracusa, sono stati…

2 ore ago

Processo depistaggio via D’Amelio, il legale di un poliziotto: «Il più grande accanimento della storia»

«Questo non è il più grande depistaggio della storia giudiziaria italiana, ma il più grande…

2 ore ago

Cosa c’entra un clan di Cosa nostra nell’arresto per corruzione del presidente della Liguria

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione nell'ambito…

3 ore ago