Dai pinguini ai cani

14 febbraio 2006

 

Dopo le proteste per le disfunzioni interne, ora gli studenti lamentano casi di randagismo

 

Dai pinguini ai cani

Alla casa dello studente ancora problemi

 

E ora ci si mettono pure i cani! Ancora lamentele da parte della Casa dello Studente “Cittadella”. Dopo i recenti atti di protesta seguiti alle continue richieste che, ormai da due anni, gli assegnatari fanno per i vari disservizi interni (acqua calda, riscaldamento, centralino, aula internet, ecc.), per i quali si è mobilitato l’E.R.S.U., e che pare stia finalmente provvedendo ai vari problemi, adesso noi ragazzi ci lamentiamo con l’Università e con il Comune di Catania. All’interno della stessa Cittadella Universitaria, gironzolano indisturbati diversi cani, che ultimamente hanno creato situazioni di paura soprattutto attorno alla casa. Noi stessi più volte abbiamo per iscritto segnalato la presenza dei randagi sia ai Carabinieri che al comando dei vigili urbani, tutte le volte senza alcuna risposta concreta. Questi cani, dapprima tranquilli, alla ricerca solo di cibo nei bidoni dell’immondizia, posti nella zona antistante la C.d.S., ultimamente vengono di frequente segnalati perché attaccano le persone, le quali finora sono state solo assegnatari della casa, ma potrebbe essere chiunque, dato che i luoghi frequentati dai randagi sono molto vicini alle facoltà ed alla mensa. Ultimo caso ieri, giorno 13 febbraio. Ma andiamo con ordine. Il primo caso segnalato di randagismo è da registrare nel settembre dello scorso anno, quando due residenti, un ragazzo ed una ragazza, di ritorno alla casa, si sono ritrovati circondati da ben otto randagi: “Ci siamo ritrovati soli, di sera, nel week-end – momento della settimana in cui la casa è meno frequentata – in un passaggio dietro la mensa “Palla di neve” con attorno questi cani che ci ringhiavano contro. Siamo rimasti immobili per quasi tre minuti, abbiamo fatto un cenno con le mani, come se avessimo buttato qualcosa, e loro sono andati via.” Il giorno dopo il ragazzo è andato all’ufficio di veterinaria e dopo dai vigili urbani, lasciando anche il proprio nome ed il proprio numero telefonico, ma ha trovato solo delusioni: si erano già fatte segnalazioni mai ascoltate poiché a Catania ci sono gli accalappiacani, ma mancano i canili. Il caso più grave è capitato una quindicina di giorni fa, quando un ragazzo, nel primo pomeriggio, è stato assalito da un pastore tedesco, che lo ha azzannato ad un polpaccio: “Stavo accompagnando un mio collega da sua madre, che era venuta con la macchina a prenderlo. Siamo passati davanti a due randagi che non ci hanno fatto niente. Al ritorno, sono passato nuovamente accanto a loro e, nel momento in cui ho dato loro le spalle, uno dei due mi ha morso. Fortunatamente avevo con me l’ombrello e sono riuscito a togliermelo di dosso. Poi mi sono messo in mezzo alla strada, ho fermato il mio collega e mi ha portato all’ospedale.” Il giorno successivo il ragazzo, dopo essersi nuovamente recato in ospedale per accertamenti e in clinica per l’anti-rabbica, è andato dal direttore della C.d.S. il quale gli ha suggerito di adire a vie legali, interpellando l’aiuto di un avvocato. Infine ieri una ragazza, da sola, mentre scendeva dal Centro Universitario Sportivo C.U.S., ha incontrato ancora una volta il “recidivo” pastore tedesco che l’ha assalita: “Ero di ritorno dalla palestra, erano circa le 9:30 di sera, ho avvistato da lontano i due cani e stavo girando al largo. Ma questi mi hanno seguita ed uno di loro mi stava mordendo, fortunatamente ha preso solo i pantaloni.” Poi la ragazza ha telefonato ai carabinieri i quali hanno detto che i vigili urbani hanno degli organi competenti per risolvere il problema dei cani “morsicatori”. Ma la risposta dei vigili urbani è stata, ancora una volta, negativa: il comune aveva una convenzione con un gruppo di volontari addetti al randagismo, che però attualmente è stata revocata. Adesso non occorre che qualcuno si faccia male seriamente prima che gli organi competenti si mobilitino. Inoltre segnaliamo la frequente presenza di questi cani all’interno di una strada chiusa da pistoni dissuasori, che hanno già impedito e possono continuare ad impedire immediati soccorsi. Infatti è impossibile per un’ambulanza entrare negli spazi antistanti la casa e la mensa senza i pass necessari. Invitiamo pertanto il Comune e l’Università a prendere provvedimenti il più repentini possibile.

 

I Residenti della C.d.S. “Cittadella”

Redazione Step1

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