Dagli scarabocchi alle animazioni per la Disney Saizen Media, a Los Angeles si parla siciliano

Sony, Fox, Warner Bros, Konami, Mattel e poi ancora Paramount Pictures, Marvel e Disney. Sono soltanto alcuni dei partner di Saizen Media, una award-winning digital creative agency di fama internazionale con uffici a Los Angeles e Milano. Fondatore e direttore creativo è il siciliano Davide Bianca, di Avola: «La mia passione per il visual story-tellling risale ai primissimi anni di vita. A poco a poco – racconta – gli scarabocchi divennero disegni, i disegni sceneggiature e pagine a fumetti inchiostrate, fino a che le illustrazioni diedero vita a vere e proprie animazioni». Fondamentale anche la curiosità verso il mondo informatico: «La passione per i robot mi portò a investigare il mondo dell’hardware e del software, a chiedermi cosa facesse effettivamente funzionare un computer». Pur vivendo oramai oltreoceano, la carriera di Bianca inizia proprio in Sicilia: «Già nel 2005, dalla mia cameretta, lavoravo con Sony Online, Nintendo e Square Enix. Mi contattarono dopo aver visto dei miei lavori online e mi affidarono la direzione e creazione delle campagna di lancio di Everquest, Final Fantasy, e Kingdom Hearts, titoli di punta del loro catalogo».

Il viaggio negli States è coinciso con la decisione di studiare Computer Science Engineering: «Mi ha fornito una solidissima base di problem-solving e un know how che non si limita esclusivamente alla programmazione, alla robotica o high-end design – continua – ma un approccio che permette di capire cosa accade sotto il cofano della tecnologia, ed applicarlo a tutti i processi». Per essere creativo, però, ci vuole anche l’immaginazione: «Mi sono sentito sempre troppo artista per accontentarmi di creare qualcosa che non avesse una esplicita rappresentazione ed applicazione visiva. Decisi quindi – aggiunge Bianca – di prendere la palla al balzo e fondare Saizen Media, una creative web agency incentrata interamente sullo story-telling e che mira esclusivamente a cancellare la linea di demarcazione che separa il web dal gaming e dal cinema, spostando il focus dal contenuto, inteso come pura informazione, all’esperienza, e facendo forza sulle stesse tecniche e strumenti utilizzati dalla game e movie industry».

In dieci anni di vita la Saizen Media è cresciuta, ampliando il proprio portafoglio clienti e riuscendo ad affermarsi in un mondo, quello statunitense, dove la concorrenza nel settore di certo non manca: «La quasi totalità dei nostri clienti risiede a Los Angeles, in California, dove da un paio di anni abbiamo trasferito gli uffici principali». Lavorare con la comunicazione, specialmente oggi, significa raccontare: «La comunicazione vive di narrazione, che sia essa visiva, astratta, sonora o multisensoriale – sottolinea Bianca -. Nel settore pubblicitario l’obiettivo è quello di ispirare, di far immedesimare lo spettatore in personaggio principale di una storia, portarlo in un viaggio di cui deve sentirsi parte integrante fino alla generazione del bisogno di possedere un oggetto. Oggi abbiamo il vantaggio di poter strutturare una campagna in modo integrato, grazie anche alla possibilità di avere informazioni sullo spettatore che permettono di creare una comunicazione quasi sartoriale, su misura».

Mentre nella Saizen Media ultimamente si è lavorato per promuovere la nuova serie animata dedicata a Spider Man e alla realizzazione di una demo di una esperienza VR per dispositivo Oculurs Rift dedicata alla serie a fumetti The Walking Dead, il pensiero ogni tanto corre alla Sicilia e all’Italia in generale: «Sono terre che al momento distruggono il sogno di un possibile avvenire per i giovani – commenta Bianca -. Gli italiani sono sempre stati creativi e sognatori ma l’attuale classe dirigente è incapace di riconoscere e investire nel vero talento». Tuttavia le potenzialità di Internet, oggi, lasciano porte aperte a tutti: «Con la democratizzazione della rete non esiste una singola ragione che giustifichi la rinuncia ai propri sogni. I nuovi network – conclude il fondatore di Saizen Media – sono globali. Basta avere un minimo di inventiva, senso del business, e voglia di fare per ottenere i risultati desiderati».

Simone Olivelli

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