Il derby col Trapani è coinciso col ritorno allo stadio di Michele Spampinato. Scontata la diffida, la guida del movimento A sostegno di una fede che dagli anni 2000 ha unito parecchi gruppi ultras dietro l’omonimo striscione, ha ripreso in mano il megafono. Sei sono stati gli anni d’assenza, dovuti al daspo comminato riguardo ai fatti di Atalanta-Catania del 2009.
Per ultras, amici ed anche per molti vecchi tifosi della curva nord, si è trattato di un evento parso persino più atteso e celebrato dell’inconsueto derby dell’amicizia col Trapani. Ad accrescerne l’eco, soprattutto nelle nuove generazioni, nei mesi scorsi ha contribuito la pubblicazione della sua biografia, dal titolo Quando saremo tutti nella nord. Un’iniziativa inconsueta per il mondo ultras, che ha ridefinito le regole della comunicazione aprendo i rapporti tra gruppi organizzati e tifoseria.
L’omonima pagina Facebook è evoluta da strumento di promozione ad altoparlante per iniziative e messaggi indirizzati dai gruppi della curva all’intera tifoseria. Gli aggiornamenti, seguiti da più di diecimila utenti, nei giorni di vigilia del derby hanno riguardato quasi esclusivamente il ritorno del capo ultras. Oltre 1100 sono stati i mi piace raccolti dalla sola fotografia del biglietto di curva a nome Michele Spampinato. Centinaia, a seguito di questo ed altri messaggi, sono stati i commenti di «bentornato» ancora prima che il ritorno avvenisse davvero.
Mancavano quindici minuti all’inizio della partita quando, come da tradizione ormai nota anche ai lettori della sua biografia, Spampinato ha imboccato il corridoio che porta sul parterre della curva nord. Non da solo, stavolta. Alle sue spalle ci sono un centinaio di tifosi che, a ogni passo più forte, hanno alzato un «ooh» d’attesa. Quando il pubblico presente sui gradoni della curva nord lo ha riconosciuto, è scattato spontaneo un boato seguito dal coro «Mi-che-le, Mi-che-le». Una volta appesi gli striscioni, stretta la mano a parecchie persone, date le spalle al campo, in equilibrio sulla ringhiera, Michele saluta i tifosi con un lungo sorriso ed il rituale urlo: «Weeee».
Da lì in avanti tutto è sembrato tornare alla consuetudine di sei anni prima: cori, battimano, saliscendi, mani a destra e mani a sinistra. Spenti i riflettori sull’evento in sé, il ritorno di Michele Spampinato può dire di avere alimentato l’entusiasmo di molti dei tifosi della curva nord. Persone che vivono la partita, cantano, sostengono e fischiano la squadra, contestano la società, esplodono a ognuno dei quattro gol. Insomma, si divertono. È una partita come tante. Anzi, proprio per questo, per la maggioranza dei tifosi della curva nord, è parsa la celebrazione del ritorno alla normalità.
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