È il terzo anno consecutivo che il Centro sociale Liotru organizza la tombola di Natale con i bambini e le famiglie del quartiere Antico Corso eppure qualcosa sorprende ancora gli attivisti. «Non abbiamo mai avuto a disposizione tanti premi come per questa edizione, autofinanziata come le altre», racconta entusiasta Erika Garozzo. La studentessa, infatti, insieme ad altri sei coetanei è l’organizzatrice dell’appuntamento che dal 2013 si tiene ogni anno il 21 dicembre alle 17.30 nei locali di via Montevergine 8. «I bambini del quartiere non aspettavano altro, quando l’hanno saputo erano incredibilmente felici», prosegue l’attivista. Che li conosce tutti perché i piccoli sono gli stessi che frequentano il doposcuola del Cso. Una decina di bambini dai sei ai dieci anni «che si preparano da giorni alla tombola di Natale», ride Garozzo. Che distribuirà gratuitamente – insieme agli altri occupanti del centro sociale – cartelle e premi ai partecipanti.
Tra i premi in palio alla tombolata di quartiere ci sono «un buono per un uccellino messo a disposizione da un negozio di animali di via Santa Maddalena, un biglietto per una colazione omaggio in un bar della zona e – continua – tutta una serie di oggetti forniti da un negozio di cose per la casa di via Plebiscito e i fumetti della fumetteria». È sempre questo commerciante che ha donato al Cso il materiale necessario ad addobbare la stanza dove si terrà la tombola di gruppo. Uno spazio che nelle settimane scorse è stato oggetto di lavori di ristrutturazione al tetto da parte degli attivisti e che «verrà abbellito anche da una serie di stelle di Natale offerte da un fioraio del quartiere», dice Garozzo. «Per il momento abbiamo fermato la sistemazione anche a causa dei nubifragi dei giorni scorsi ma dopo le festività ricominciamo a lavorare».
Nel frattempo «pensiamo alle iniziative natalizie», afferma l’attivista. Le manifestazioni di questo periodo – qualche giorno dopo la tombola si terrà anche la lotteria – servono «a legare ancora di più con il quartiere. Non dico che è difficile guadagnarsi la fiducia delle famiglie dell’Antico Corso ma bisogna lavorarci sempre», aggiunge. «In questi anni abbiamo allacciato rapporti privilegiati con le famiglie dei bambini che frequentano le nostre attività, in primis il doposcuola mentre – sottolinea con rammarico – con gli altri cittadini diciamo che non sono esplosivi ma ci stiamo lavorando». Così «ogni occasione è buona per mostrare alle persone che ci siamo. Senza porci ovviamente in maniera assistenziale ma facendo capire ai residenti che siamo a loro fianco per cercare risposte dal basso alle esigenze di tutti», conclude.
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