La cronaca di Lunedì
di Redazione
Ore 21,40. Adrano – sezione 37: Tutto tranquillo durante le operazioni di scrutinio. Mancano ancora circa 3 sezioni al totale, ma al momento il partito vincitore alla Camera è l’Ulivo, al Senato invece sta vincendo l’UDC.
Le schede nulle riportavano segni su diversi partiti, sull’intera scheda oppure recavano simpatiche diciture quali: ‘Non facete schede bianche, votate Giovanni Bivona!’
Ore 21,00. Catania – Sede dell’Ulivo: dopo le prime proiezioni molte persone sono andate via, e la sede si è praticamente svuotata. I pochi rimasti attendono i prossimi aggiornamenti. In particolare, il clima si è scaldato quando c’è stato un riavvicinamento tra le percentuali delle coalizioni. Gli animi si sono accesi ulteriormente durante le proiezioni della Camera: Rai2 e Canale5 davano infatti risultati opposti.
Rai 2: 53% Unione e 46% CdL
Canale 5: 49,9% CdL e 49,6 Unione.
Ore 20,50. Ufficio Stampa – Prefettura di Catania: Pubblicati i dati definitivi alla Camera di 12 comuni catanesi. Ecco alcuni raffronti interessanti:
Castiglione di Sicilia: Forza Italia vince con 555 voti. L’Ulivo prende 518 voti.
Militello in Val di Catania: Scarto netto tra Ulivo (2107 voti) e Forza Italia (786).
Scordia: Ulivo 4026 voti – Forza Italia 1890
Forza Italia ha vinto a:
Aci Sant’Antonio
Castiglione di Sicilia
Maletto
Milo
Ramacca
Riposto
Sant’Alfio
L’Ulivo ha vinto a:
Militello in Val di Catania
Raddusa
San Michele di Ganzaria
Scordia
Vizzini
Ore 20,07. Ufficio Stampa – Prefettura di Catania: Salgono a 531 i seggi scrutinati per Catania e provincia su un totale di 1125.
Ore 19,00. Catania – sede Allenza Nazionale: Mauro Nicosia, esponente di Allenza Nazionale: “Il risultato attuale, soprattutto per quanto concerne il Senato, mostra quanto l’Italia non si sia spaccata (150 contro 152 al Senato). Quindi un sostanziale equilibro.
Per quanto riguarda la Camera, evidentemente gli italiani hanno reputato i toni della campagna elettorale del Centro-Destra non adeguate alle necessità del Paese. Certo è che rimaniamo molto perplessi sulla capacità di un governo come quello del Centro-Sinistra forse troppo eterogeneo e soprattutto non con una posizione chiara su questioni importanti come quella fiscale e delle grandi opere”.
Ore 18,45. Catania – Sede dell’Ulivo: Il responsabile della Margherita, Pierluigi Flamini, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri inviati: “I risultati della destra in Sicilia si sapeva già come sarebbero andati, ma comunque è positivo che l’Ulivo abbia guadagnato parecchi punti. In ogni caso ci sono pochi dati per la Sicilia: il risultato non si può ancora sapere. Per i risultati nazionali siamo felici. La campagna di Lombardo non ha sortito grandi effetti.”
Ore 17,56. Catania e provincia per il Senato: 154 sezioni su 1125 sono già state scrutinate. Ecco i risultati parziali dei voti:
Movimento Siciliano: 133
—
Allenza Siciliana: 4511
—
Italia dei Valori: 1276
Socialisti (Craxi): 75
Udeur: 541
DS: 6811
Rosa nel Pugno: 1129
Codacons: 134
Rifondazione Comunista: 3197
Margherita: 7434
PSDI: 90
Repubblicani Europei: 90
Uniti con l’Unione: 1308
Partito Pensionati: 334
—
Patto Cristiano: 101
Partito Liberale Italiano: 294
Fiamma Tricolore: 398
UDC: 4224
Lega Nord – Movimento per l’Autonomia: 6284
Alternativa Sociale: 421
Patto Sicilia (Nicolosi): 273
Partito Rebubblicano Italiano: 109
Nuova Sicilia: 653
Riformatori Liberali: 54
Alleanza Nazionale: 6792
Pensionati Uniti: 155
Forza Italia: 16728
Ambientalista: 112
Ore 17,30. Ramacca: dati sbalorditivi per le elezioni al Senato: solo un elettore di sesso maschile non ha votato. Alle urne è andato il 99,96 % degli elettori maschi. Molto alta anche l’affluenza delle donne (84,86 %). In complesso ha votato il 91,75 %.
Ore 17,35. Catania: prime dichiarazioni dalla segreteria dell’Ulivo: Francesco Marano (Ufficio Stampa dell’Ulivo) dichiara a Step1 che “in base ai primissimi dati relativi a Catania in alcuni seggi l’Ulivo è addirittura vincente su Forza Italia. In generale i risultati corrispondono alle previsioni. Siamo molto soddisfatti, ma per ora manteniamo un silenzio scaramantico…”
La cronaca di Domenica
di Carmelo Greco
Ore 8,01: mi reco nel mio seggio. Quello di San Giovanni la Punta. Per me nessuna foto. Le persone non mi riconoscono (chissà come mai). Allora mi comincio a guardare attorno. Faccio finta di essere indeciso e guardo le liste. Voglio scrutare gli umori delle persone. Un vecchietto per sbaglio posa lo sguardo sulla lista di Alleanza Nazionale. La mogliettina lo riprende subito. chiddu ie amicu ri bellusconi. Ri cabbanna a taliari. Rincuorato mi infilo in cabina. Metto una croce ed esco. Fingo ancora indifferenza per testare laffluenza e il coinvolgimento della gente. Ancora poche persone, ma è domenica e soprattutto siamo in Sicilia.
Ore 9,10: cambio seggio. Accompagno la nonna a Sant Agata li Battiati. Mano nella mano come due fidanzatini entriamo. Lei è cieca all80% ma per motivi burocratici vari non ha ancora riconosciuta linvalidità; morale della favola: non posso accompagnarla in cabina in quanto non sono un accompagnatore ufficiale. Lei, ovviamente, sa dove votare. Per non sbagliare le ho spiegato come funziona la scheda. Alla camera la fila di sopra è tutta di partiti di sinistra e quella di sotto tutta per i partiti di destra. nun ti preoccupari gioia mia, nun sbagghiu ed esce una lente di ingrandimento da fare invidia ad Archimede (lamico di Paperino). Notazioni dal seggio: un vecchio non riesce a capire perché il partito di Nello Musumeci non faceva parte della coalizione di centro-destra. Per protesta decide: Iu ci mentu na icchissi ca ie una da. Ovviamente è consapevole che avrà automaticamente annullato il voto (almeno spero ne sia consapevole). Affluenza abbastanza elevata (soprattutto considerato lorario).
Ore 10,30: scuola Filippo Corridoni di Piazza Spedini. Pochissime persone e un silenzio religioso (peculiarità di un po tutti i seggi in queste elezioni). Vengo a conoscenza dellimpossibilità di fotografare i seggi. Leggi dallalto dichiara il carabiniere in divisa da sera. Dalle facce delle persone si denota molta incertezza. Paura. Commenti meno che niente.
Ore 10,50: scuola Archimede, viale Regina Margherita. Qui il silenzio assume proporzioni dannose. Ludito ne risente. La gente sembra tentare limpresa: trattenere il respiro. Tutti molto concentrati, alla ricerca del partito ideale. Mi posiziono davanti alle liste per cercare di carpire gli umori, anche se ormai saprei ripetere a memoria la formazione dei Comunisti Italiani. La gente sembra vergognarsi a guardare nella parte riservata ai partiti di centro-destra. Da bravo psicologo li osservo. Un signore alterna un occhiata furtiva alla lista di Forza Italia ad una un po più riflessiva alla lista dellUlivo. Ma poi lo vedo ritornare allattacco: unaltra sbirciatina alla lista di Forza Italia e poi nuovamente a sinistra, stavolta verso Rifondazione. Domanda: Uno che è indeciso se votare tra destra e sinistra, credete mai che possa essere indeciso tra rifondazione e Forza Italia? Morale della favola? Temo non fosse affatto indeciso. Affluenza medio bassa.
Ore 11,05: scuola Spedalieri. Affluenza media. Seggio importantissimo che raccoglie gran parte dellelettorato del centro storico di Catania. Ad un certo punto il mio chianchiere di fiducia fa il suo ingresso. Lo Spedalieri accoglie infatti anche gli elettori di via Plebiscito. Ma non mi voglio fare influenzare. E torno ad osservare le liste indifferente. Come se fossi ancora indeciso su chi votare. Ad un tratto mi cade il casco (la parola coglioni la lascio a chi la padroneggia meglio) per terra. Una donna sulla trentina afferma Iu u votu ciu resi a Uddicci. U viristi ca cuffaru ié capu lista o senato?. Il marito la guarda sconvolto. Lei capisce e comincia a parlare in italiano: Ti giuro. Al quinto non ti credo del marito giro i tacchi e me ne vado. Mi consolo nel vedere una signora che cerca di istruire la madre ultra ottantenne davanti alle liste. Vedo che indica i partiti sulla sinistra. La signora, nel vedermi orientata dal suo stesso lato mi guarda sorridente. Non riesco a trattenermi istruiamo bene signora. La signora torna a sorridermi speriamo bene, che Dio ce la mandi buona.
Ore 11,30: scuola Sante Giuffré di viale Africa. Laffluenza comincia ad essere considerevole. E qui che apprendo che i vigli in moto faranno il bel lavoro di prendere i dati dellaffluenza alle urne e portarli al palazzo dei Chierici di piazza Duomo. Il finanziere dellingresso mi illustra il regolamento dopo che io ho mostrato la mia perplessità nei confronti di un ragazzo in camicia che esponeva in bella vista una spilla della Lega Nord. Mi apre il regolamento delle elezioni e mi legge un passo in cui è indicato che: “i rappresentanti di lista possono indossare spille o braccialetti che attestino la loro appartenenza ad un determinato partito”.
Ore 12,05: scuola G. Recupero, Picanello. Le persone cominciano ad affollare i seggi. Complice anche la messa delle 12,00 appena conclusasi (qualcuno mi ha detto che oggi è la domenica delle palme). Una signora guarda il marito con occhi carichi di rabbia pessi chiu tempu a vistirimi ie tuttu ca a ghiri a votari. Sa chi mavo passu!.
Ore 15,05: dopo il classico pranzo domenicale mi reco a San Gregorio, quartiere più ricco di Catania (secondo le ultime indagini). La gente sembra più sicura che negli altri seggi. Nessuno fermo ad osservare le liste. Unica cosa che accomuna questo seggio agli altri del centro di Catania è il religioso silenzio.
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