La possibilità c’era ma i termini sono scaduti. Francesco Lodi non tornerà ad essere un giocatore del Catania, almeno non fino al prossimo primo luglio. Il centrocampista, che gioca nel Parma, aveva minacciato di mettere in mora la società gialloblu, lamentando il mancato pagamento degli stipendi. Questa eventualità avrebbe potuto portare allo svincolo del giocatore se, entro ventuno giorni dalla messa in mora, il Parma non gli avesse versato gli stipendi dovuti. Come conseguenza, sarebbe poi toccato al Catania corrispondergli quanto promesso dal Parma. Tra le altre possibilità, anche quella, per i rossazzurri, di doverlo o poterlo riaccogliere a Torre del Grifo.
Trascorse tre settimane da quando l’intenzione di mettere in mora il Parma venne pubblicata dalla stampa, nessun aggiornamento ha confermato che il giocatore sia passato dalle intenzioni ai fatti. Poco conta ormai. A mettere la parola fine alla vicenda è stato l’ufficio stampa della Lega Serie A che, alle domande di Meridionews, conferma l’avvenuta scadenza dei termini che ne avrebbero consentito il ritorno: «I calciatori svincolati non potranno essere tesserati da nuovi club dopo il 28 febbraio». Entrato marzo, e non ancora svincolato, non vi è più dunque alcuna possibilità che Francesco Lodi possa o debba tornare in Sicilia, almeno per la stagione in corso.
L’eccezione è d’obbligo poiché il giocatore, la scorsa estate, fu trasferito al Parma con la formula del prestito più opzione per il riscatto. Il che, associato alle vicissitudini economiche attraversate dal club emiliano – per il quale si profila l’ipotesi di fallimento pilotato – lascia presagire che Lodi dovrà comunque ritornare a Torre del Grifo. In caso di fallimento, tutti i giocatori tesserati col Parma saranno liberi di firmare sin da subito per nuove squadre ma «nel caso di Lodi – specifica la Lega Serie A -, il calciatore tornerà a essere del Catania al primo luglio».
Sempre che il centrocampista, di cui Alessandro Moggi è procuratore, torni ad essere il benvenuto. In estate, l’amministratore delegato Pablo Cosentino gli aveva dato il benservito. Fu mandato a Parma nonostante la conclamata volontà di restare. Cosentino lo salutò così: «Non ho avuto alcun dubbio nello scegliere tra Lodi e Rinaudo quale giocatore dovesse candidarsi per giocare davanti la difesa». Molto del futuro rossazzurro di Lodi dipenderà quindi dall’assetto societario con cui il club si presenterà a luglio. In parte, però, dipenderà anche dal campionato che la squadra dovrà fronteggiare e che, in questo periodo, è la principale preoccupazione di tifosi, giocatori e presidente.
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