Crisi Bellolampo, si cercano soluzioni con Arpa e Regione Intanto ieri Tmb fermo «per manutenzione, nessun guasto»

Ormai si è arrivati al confronto finale sulla vicenda di Bellolampo. Tutti i nodi sembrano essere arrivati al pettine e in qualche modo dovranno essere sciolti.
La saturazione della VI vasca e i tempi lunghi di realizzazione della VII hanno determinato un’emergenza che ora si sta freneticamente cercando di far rientrare. Sono ancora diversi i punti interrogativi nella vicenda che ha visto come ultimo capitolo  perché ritenuti «non conformi» ovvero differenziati in maniera errata. 

Ma la presunta «diatriba interna» tra l’Arpa di Catania e di Palermo in merito al dietrofront dei camion giunti a Catania è stata smentita dallo stesso ente. «Arpa Sicilia è un ente tecnico e garantisce il rispetto del principio di terzietà – recita una nota – Non ci sono anomalie nel nostro comportamento e non sono stati rilasciati pareri diversi:
non spetta all’Arpa controllare quali rifiuti caricano le aziende sui tir, quindi Arpa non ha rilasciato pareri né sulla qualità dei rifiuti in uscita da Bellolampo, né su quelli in arrivo a Catania. Arpa ha fatto delle ispezioni visive e documentali insieme al Noe nella discarica di Motta Sant’Anastasia il 12 settembre. Sono stati aperti cinque tir e visivamente i rifiuti non risultavano conformi, è stata poi l’azienda Oikos a verificare tutti i rifiuti e ad esprimersi».

E proprio il direttore dell’Arpa Francesco Carmelo Vazzana ieri si è seduto a un tavolo tecnico con il Comune e Rap, attivato
per arrivare ad individuare soluzioni urgenti che permettano di scongiurare il rallentamento della raccolta del rifiuti a Palermo. Un tavolo all’insegna della «collaborazione e della sinergia istituzionale», afferma subito dopo l’assessore all’Ambiente Giusto Catania. Una apertura al confronto rilevata anche dalle dichiarazioni dell’agenzia al termine dell’incontro: «Forniremo tutto il supporto tecnico possibile – scrive l’Arpa –  affinché l’emergenza possa essere affrontata in pieno spirito di collaborazione e nel rispetto delle regole». Allo studio in particolare tre interventi. Tra questi la possibilità di utilizzo di rifiuti biostabilizzati misti al 50 per cento con terra e inerti per il rimodellamento finale della VI vasca esaurita, che servirà a smaltire l’umido e abbattere di almeno di un terzo i costi per il trasferimenti in altri impianti. Si vaglia anche l’ipotesi dell’utilizzo per sei mesi di un impianto mobile di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti nell’area di Bellolampo, già in passato utilizzata da Ecoambiente e l’utilizzo dell’area di stoccaggio degli inerti per i rifiuti già trattati.

Nel frattempo i tecnici del dipartimento rifiuti dell’assessorato regionale all’Energia ieri hanno effettuato
un sopralluogo nella discarica. Le loro conclusioni saranno messe nero su bianco nella relazione che sarà consegnata oggi durante una conferenza di servizi con il Comune. Indiscrezioni provenienti da fonti della Regione fanno sapere che il Tmb ieri era fermo, cosa che ha destato perplessità sul corretto smaltimento dei rifiuti anche nei giorni scorsi. Il malfunzionamento, secondo voci di corridoio, andrebbe avanti da qualche giorno, da venerdì. Un dubbio sorto a molti, su cui, però, non si sbilancia apertamente nessuno. Neanche il deputato regionale Udc (e primo assessore all’Energia dell’era Musumeci, ma solo per qualche settimana), Vincenzo Figuccia, che ammette però che ieri durante una visita alla discarica, tra le 16 e le 17.30, l’impianto di biostabilizzazione non era attivo. «Mi chiedo – aggiunge – se il Tmb abbia funzionato o meno negli ultimi giorni, alla luce delle considerazioni rilevate dall’Arpa».

Dubbi, appunto, sollevati da più fronti e che l’assessore Catania
a MeridioNews smentisce categoricamente: «Il Tmb funziona, non c’è  alcun guasto – afferma – visto che i rifiuti non vengono accettati dalle discariche soltanto ieri ha fatto un giorno di manutenzione. Che il Tmb dovesse fare manutenzione è cosa nota. Avevamo detto che sarebbe stata fatta nel momento in cui avremmo attivato il Tmb mobile, e lo faremo quando arriverà l’ordinanza del sindaco che al momento è al vaglio anche dei tecnici dell’Arpa. La cosa mi è stata confermata dai tecnici di Rap e dal direttore dell’impianto. Quando andrà in funzione il Tmb mobile, l’impianto si fermerà per altri giorni. Ma si tratta di una semplice manutenzione ordinaria». Per quanto riguarda il tavolo con l’Arpa e le anomalie riscontrate a Motta Sant’Anastasia Catania sottolinea: «Stiamo andando avanti, l’interlocuzione è molto positiva. Stiamo confrontando le analisi che ha fatto la Rap e verificando come escono i rifiuti. Proveremo a trovare una soluzione». Uno stop, quello dell’impianto, annunciato anche in un post dal sindaco di Carini Giovì Monteleone, che avvisava la cittadinanza che ieri non sarebbe stato raccolto l’umido «a seguito della chiusura dell’impianto di conferimento di Bellolampo, per il raggiungimento del limite annuale AIA, comunicato a questo ente dalla Rap di Palermo». Nello stesso post il primo cittadino però rassicurava sul proseguimento del servizio in modo regolare nei giorni successivi.

E l’amministratore unico di Rap poi conclude il cerchio: «La discarica di Bellolampo non chiude, stiamo lavorando con l’obiettivo di liberare dai rifiuti il piazzale.
Dobbiamo consentire al sindaco Leoluca Orlando di emettere un’ordinanza nei confronti di Rap affinché si possa utilizzare il piazzale nelle more di collocare i rifiuti e di ripulire tutto». Ulteriori riscontri in questo senso potranno emergere nella giornata di oggi quindi durante la conferenza di servizi «per delineare il percorso – conclude Norata –  e capire dove portare i rifiuti di Palermo in maniera tale che la Regione, poi a sua volta, possa emettere i decreti di assegnazione dei quantitativi prodotti da distribuire negli impianti disponibili».

Stefania Brusca

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