«Con il sequestro cautelativo e la nomina di due custodi, la crisi del gruppo Abate è precipitata vertiginosamente». Lo dichiara il segretario della Filcams Cgil di Catania Davide Foti. «La decisione – continua il sindacalista – di fatto cristallizza la vertenza per i 450 lavoratori catanesi, su cui ricadranno conseguenze importanti».
«Nei mesi scorsi – continua Foti – erano stati infatti chiusi accordi con i gruppi Arena, Ergon e Rocchetta, e a breve avremmo definito l’ultimo passaggio di lavoratori verso la MD, che ora sembra bloccato. Insieme alle altre sigle sindacali, stiamo richiedendo un incontro urgente al prefetto di Catania e ai custodi nominati dal tribunale; insieme ai lavoratori, abbiamo la necessità di capire che strada bisogna imboccare per il futuro dei dipendenti e come sarà possibile pagare gli stipendi fermi al dicembre 2018».
«Adesso – conclude Foti – bisogna lavorare in sinergia con tutti gli attori istituzionali; sarà l’unico modo per salvaguardare centinaia di lavoratrici e lavoratori che fino ad oggi, senza colpa alcuna, hanno svolto al meglio il loro lavoro».
(Fonte: ufficio stampa Cgil Catania)
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