Potenza (in due circostanze), Catanzaro, Turris, Viterbese, Monopoli e ora anche Foggia. Sette, come le note musicali. Che in questo caso diventano note stonate nello spartito di un campionato anomalo e sui generis. Sette, infatti, sono anche le volte in cui il Palermo ha subìto in questa stagione il rinvio di una partita a causa (direttamente o indirettamente) del Covid, scomodo compagno di viaggio dei rosanero costretti spesso a fare i conti con questo fattore imprevedibile e che sfugge al controllo. Il percorso all’insegna della normalità, quello che ha caratterizzato la seconda parte del girone di andata e la prima porzione del girone di ritorno, resta condizionato da una variabile impazzita. Che entra a gamba tesa, spiazza chi ha di fronte e continua a divertirsi a scompaginare i piani delle squadre soprattutto dal punto di vista logistico e organizzativo. Focolaio nel Monopoli (nel cui gruppo-squadra figurano ancora molti positivi) e focolaio nel Foggia. Sono, ironia della sorte, le squadre contro le quali nella trentaduesima e trentatreesima giornata avrebbero dovuto giocare i rosanero che, a questo punto, in occasione del prossimo appuntamento (in programma il 3 aprile a Caserta) scenderanno in campo a distanza di ventuno giorni dall’ultima gara disputata lo scorso 13 marzo a Pagani.
E’ un’arma a doppio taglio questo gap di tre settimane: al desiderio dei giocatori che fremono dalla voglia di tornare a respirare di nuovo l’atmosfera del calcio giocato fa da contraltare, nella fase clou del torneo, il rischio di una perdita del ritmo partita. Un’altra delle incognite da mettere in relazione con lo stravolgimento causato dal Covid. Variabile presente anche nel mondo della Primavera (è slittata di una settimana la sfida dei baby rosa sul campo del Catanzaro alla luce di una positività emersa nel gruppo guidato dal tecnico Capodicasa) e che in C sul fronte rosanero provocherà uno squilibrio nell’andatura verso lo sprint finale. Dopo la ‘frenata’ di ventuno giorni tra rinvii e turno di riposo già calendarizzato, infatti, ad aprile è prevista un’accelerata improvvisa con una serie di impegni ravvicinati dettati dalla necessità di sfruttare slot liberi per i recuperi delle partite rinviate. Due, a questo proposito, le date potenzialmente utili per gli uomini di Filippi: il 7 aprile in merito alla gara esterna con il Monopoli e il 14 per il match casalingo con il Foggia facendo leva, nel caso specifico, sullo scivolamento nel weekend del turno infrasettimanale e contestualmente sullo slittamento (almeno di una settimana) della fine della stagione regolare. Decisioni, già preannunciate di fatto dal presidente Ghirelli, che verranno ratificate giovedì in occasione del Consiglio direttivo della Lega Pro.
Al Palermo, club sempre vigile su ciò che accade all’esterno come dimostra la sensibilità che trasudano i messaggi di cordoglio inviati di recente per la scomparsa dell’ex presidente di Infront Italy, Marco Bogarelli, del vice allenatore della Cavese, Antonio Vanacore, e dell’ex collaboratore del settore giovanile rosanero Pino Bianco, non resta che navigare a vista. E la squadra, intanto, prosegue regolarmente il suo programma di lavoro. La dilatazione dei tempi dovuta ai rinvii può avere pure degli effettivi positivi essendo funzionale alle esigenze di quei giocatori reduci da infortuni o ancora ai box. Ad esempio il difensore Accardi, pienamente recuperato dopo il problema al polpaccio destro accusato a Pagani nel riscaldamento pre-gara, sabato sarà a disposizione al pari dell’attaccante Saraniti che a ridosso del weekend aveva alternato lavoro in gruppo e sessioni personalizzate dopo essere tornato ad allenarsi con i compagni in seguito alla lieve distorsione ad un ginocchio rimediata mercoledì scorso a Carini durante la partitella in porzione ridotta del campo, test sulla scia della sfida in famiglia disputata dalla squadra quattro giorni prima sempre sul terreno di gioco del Pasqualino. Avviati verso il recupero, inoltre, anche il centrale difensivo Lancini e i terzini Doda (di nuovo tra gli effettivi nei giorni scorsi in concomitanza con il rientro di Accardi) e Corrado.
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