Ci sono dieci casi di contagio da Coronavirus a Zafferana Etnea e uno al Comune di Gravina di Catania. Se nel primo caso a dare la notizia è stato il sindaco Salvatore Russo attraverso un comunicato pubblicato sul profilo social del Comune zafferanese, nel secondo l’ente comunale gravinese non ha diramato alcuna nota, ma la notizia è arrivata a MeridioNews attraverso una segnalazione. A Zafferana i contagi sembrerebbero essere dovuti al rientro a casa dalle vacanze. A Gravina, invece, il caso riguarda un’impiegata comunale che, dopo essere venuta a conoscenza della positività di un familiare, ha scoperto di essere positiva pure lei, ma solo al terzo tampone.
Per quanto riguarda Zafferana Etnea, «la maggior parte dei casi – spiega il primo cittadino nella nota stampa – sono asintomatici e i familiari si trovano tutti in isolamento». Stando a quanto ricostruito da MeridioNews sei dei dieci soggetti che hanno contratto il virus appartengono allo stesso nucleo. Si tratta di persone di tutte le età: «Dai liceali ai più anziani», spiega il sindaco Russo. «Qualcuno l’ha contratto fuori, ma fortunatamente – assicura il primo cittadino alla nostra testata -, non ci sono impiegati comunali o delle scuole». Circostanza, questa, che fa tirare un sospiro di sollievo a chi, in caso contrario, si sarebbe trovato a valutare misure restrittive per l’accesso agli istituti scolastici e la prestazione dei servizi comunali. «Per il momento – precisa Russo -, non prevediamo di prendere provvedimenti, ma bisogna mantenere alta l’attenzione». Ovvero rispettare le misure di prevenzione e fare uso dei dispositivi di protezione. Nel frattempo l’Asp ha avviato tutte le procedure necessarie a evitare che il contagio si allarghi a macchia d’olio. «Molte persone vicine alla famiglia hanno già fatto i tamponi – spiega Russo – e finora sono risultati tutti negativi».
Anche a Gravina, a dire del sindaco Massimiliano Giammusso, contattato telefonicamente da MeridioNews, sembra non esserci alcun rischio. «Un’impiegata comunale è risultata positiva al Coronavirus – spiega il primo cittadino -, ma non frequenta i locali comunali già da dieci giorni perché si trova in regime di isolamento fiduciario a seguito della positività di un familiare che l’ha costretta, per procedura, a sottoporsi a isolamento». Per questo, replica Giammusso, «non abbiamo provveduto a comunicare la notizia, perché per il Comune non c’è alcun rischio – sostiene -, se ci fosse stato lo avremmo detto noi stessi perché non siamo degli irresponsabili».
«C’è qualcuno che vuole destabilizzare la situazione – afferma Giammusso -, non abbiamo intenzione di prendere alcun provvedimento, stiamo seguendo i protocolli dell’Asp e tanto basta». Anche perché, stando a quanto appreso da MeridioNews, l’isolamento è stato imposto dall’azienda sanitaria provinciale quando già la dipendente non si recava in Comune da alcuni giorni. In merito invece alle condizioni di salute dell’impiegata comunale Giammusso rassicura: «Ha la febbre abbastanza alta – spiega il sindaco – ma sta continuando a lavorare da casa, ci sta dando una mano su alcune pratiche importanti».
Non è il primo caso di contagio da Covid-19 a Gravina. Tra i precedenti c’è la positività di una collaboratrice amministrativa della scuola Giovanni Paolo II in vico Angelo Majorana. «Abbiamo avuto un caso simile che ha riguardato la bidella – spiega il sindaco -, lo abbiamo comunicato e abbiamo chiuso la scuola per due giorni per effettuare la sanificazione». Ma, in questo caso, «la chiusura l’abbiamo fatta per scrupolo – conclude Giammusso – perché è una scuola e la prevenzione deve essere massima ma al Comune, per come si è evoluta la situazione, non dovrebbero esserci problemi». Nel frattempo però i contagi in provincia di Catania non frenano: sono 14 a Belpasso, 36 a Misterbianco, 3 a Nicolosi, 18 a Paternò, uno a Santa Maria di Licodia, ad Adrano e Maletto, 4 a Biancavilla, 16 a Giarre e 2 a Randazzo.
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