Focolaio di coronavirus tra i detenuti del carcere Lorusso di Pagliarelli, a Palermo. Il virus, secondo fonti interne alla struttura, sarebbe verosimilmente arrivato in carcere, nonostante le restrizioni chieste a parenti e reclusi, tramite uno dei colloqui familiari garantiti ai detenuti che non hanno particolari restrizioni e da lì si sarebbe diffuso tra gli ospiti del carcere.
Lo screening generale tramite tampone è partito ieri, dopo che uno dei detenuti aveva accusato sintomi febbrili riconducibili all’infezione da Covid-19. L’uomo, subito assistito, è risultato positivo, così come positivi sono altri trenta detenuti, che tuttavia non hanno manifestato alcun sintomo.
La direttrice del carcere, Francesca Vazzana, ha confermato la notizia dei 31 positivi, ma al momento è alto il riserbo sulla situazione, che parrebbe comunque essere sotto controllo. Oggi si procederà ancora con lo screening, che coinvolgerà anche il personale carcerario.
Proprio lo scorso marzo, alla vigilia del lockdown, i detenuti del Pagliarelli avevano messo in atto una vibrante protesta alla possibilità di sospendere gli incontri settimanali con i familiari.
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