Così Governo e Ars si sono giocati i circa mille e 800 dipendenti degli sportelli multifunzionali!

FINO A QUALCHE MESE FA ERANO DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO. CON UNA CERTEZZA PER IL FUTURO. ORA LA POLITICA MARAMALDA E VIGLIACCA LI HA TRASFORMATI IN PRECARI. E TRA SEI MESI O UN ANNO POTREBBERO ESSERE LICENZIATI

Quello che pubblichiamo di seguito è il resoconto stenografico di come la politica siciliana si è sbarazzata di mille e 800 persone. Per sei mesi, forse per un anno, gli garantirà un mezzo stipendio. In attesa di sbatterli fuori. Sfidiamo i politici i cui nomi leggerete di di seguito a smentirci. 

Seguito della discussione del disegno di legge “Variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e alla legge ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale’. Disposizioni varie” (n. 724/A)

PRESIDENTE. Si passa al secondo punto dell’ordine del giorno: Seguito della discussione del disegno di legge “Variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e alla legge ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale’.

Disposizioni varie” (n. 724/A). Invito i componenti la II Commissione “Bilancio e Programmazione” a prendere posto nell’apposito banco.

Poiché il Governo non è presente in Aula, sospendo brevemente la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16.24, è ripresa alle ore 16.40)

PRESIDENTE. La seduta è ripresa.

Onorevoli colleghi, ricordo che eravamo arrivati all’articolo 13, accantonando gli articoli 1, 2 e 9.

Dopo l’articolo 13, tratteremo l’articolo 14, che riguarda la copertura finanziaria, ma prima, così come preannunciato, è opportuno trattare l’emendamento rispetto al quale c’è una convergenza, un’unità di intenti, che riguarda la Formazione professionale, l’Agenzia regionale per l’impiego e il personale degli sportelli multifunzionali. Sostanzialmente, si tratta di questo. L’abbiamo già esposto ieri, l’ha sollecitato la Commissione stessa, quella presieduta dall’onorevole Marcello Greco, ma anche la II Commissione, presieduta dall’onorevole Dina.

Sono stati presentati due subemendamenti, a firma dell’onorevole Marcello Greco, nella qualità di Presidente della V Commissione. Ha facoltà di parlare per illustrarne il contenuto.

GRECO MARCELLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Governo, chiedo scusa, c’è un testo preparato dalla Commissione – quello che le avevo fatto avere – e poi, c’è un testo del Governo che, chiaramente, è identico al testo della Commissione, ma con un’aggiunta diversa rispetto a quella della Commissione stessa.

Le chiedo di discutere il testo della Commissione, non quello del Governo. Signor Presidente, le do il testo.

PRESIDENTE. Mi avete parlato di un’intesa, di una concertazione col Governo. C’è unità di intenti, quindi, chiederò il parere del Governo su quello presentato dalla Commissione. Stiamo distribuendo, quindi, il testo della Commissione. I due subemendamenti sono collegati sempre a quelli presentati dalla Commissione.

GRECO MARCELLO. Quello nella parte riguardante “forme contrattuali flessibili”, questo no, ma l’altro, quello che cita “aggiungere le parole di cui all’art. 36”.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, sospendo brevemente la seduta, in modo da chiarire con il Presidente della Commissione quale sarà il testo sul quale l’Aula dovrà pronunciarsi.

(La seduta, sospesa alle ore 16.44, è ripresa alle ore 16.45)

PRESIDENTE. La seduta è ripresa.

GRECO MARCELLO. Signor Presidente, chiedo se è possibile che il Governo ritiri l’emendamento presentato.

PRESIDENTE. Presidente Crocetta, qui c’è un corto circuito tra la Commissione, probabilmente, e il Governo in ordine a questo emendamento sugli ‘sportelli’. Formalmente, è depositato un emendamento del Governo e ce n’è un altro depositato dalla Commissione. E’ stato riferito a questa Presidenza che c’era una unità di intenti e, proprio per questo, lo avevo ammesso; però, formalmente, occorrerebbe, se si concorda su quello della Commissione, che il Governo lo ritirasse, altrimenti, andiamo avanti su quello del Governo.

CROCETTA, presidente della Regione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CROCETTA, presidente della Regione.

Signor Presidente, siccome il testo della Commissione è sostanzialmente uguale a quello del Governo, però, intende precisare qualche aspetto in più, non abbiamo alcuna difficoltà a ritirare il nostro ed a fare nostro quello della Commissione.

PRESIDENTE. Grazie, abbiamo risolto il problema. Sostanzialmente, quindi, onorevole Greco, le faccio una domanda: siccome lei aveva presentato due subemendamenti, nella qualità di Presidente della Commissione…

GRECO MARCELLO. Uno viene meno, cioè quello riguardante, lo dico subito, l’emendamento A 205: “Dopo la parola ‘flessibile’ aggiungere le parole ‘di cui all’articolo 36 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165’” .

PRESIDENTE. Quello viene meno. Gli Uffici, quindi, possono procedere alla distribuzione dell’emendamento A 205 della Commissione e del subemendamento A 205.1. Onorevole Greco, se vuole può illustrare l’emendamento.

GRECO MARCELLO. signor Presidente, l’emendamento modificativo dell’articolo 12 della legge numero 24 del 1976 ha lo scopo di rendere attuale la norma che, a seguito della soppressione dell’Agenzia regionale per l’impiego, per l’aspetto dell’articolo 11 della legge regionale del 9 maggio 2012, numero 26, risulta inapplicabile con la conseguente impossibilità di attuare pienamente le misure di pubblico attivo del lavoro che rappresentano una garanzia. In merito, occorre evidenziare che la Regione siciliana, nelle more di una riforma organica dei servizi per l’impiego e, in assenza di disciplina legislativa inerente l’accreditamento degli operatori privati, ai sensi dell’articolo 7 del decreto legge numero 203 del 2003, si è avvalsa nel tempo degli operatori degli enti di formazione professionale, di cui alla legge regionale numero 24 del 1976 che, a tal fine, avevano istruito alle loro dipendenze gli organismi denominati “Sportelli multifunzionali”, finanziati fino al 2010 dal bilancio regionale e dal 30 settembre 2013 con le risorse comunitarie.

A seguito della chiusura delle attività progettuali previste dagli avvisi 1 e 2 del 2010, l’Amministrazione del lavoro, per non interrompere un pubblico servizio, si è avvalsa del proprio ente strumentale, il CIAPI di Priolo, autorizzato dalla Commissione europea ad operare in house, per l’erogazione delle obbligatorie politiche attive del lavoro; ha utilizzato gli operatori dei suddetti “Sportelli multifunzionali” appositamente qualificati dalla Regione per le finalità in argomento.

Ciò posto e considerato che nelle more della riforma organica dei servizi per il lavoro la Regione è comunque onerata all’erogazione delle politiche attive del lavoro, si rende necessario regolamentare le modalità attraverso le quali, essendo venuta meno l’Agenzia regionale per l’impiego, possono continuare ad essere utilizzati gli operatori specializzati degli enti di cui alla legge regionale numero 24 del 1976 ai quali fa riferimento la norma da modificare.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questa maniera, con questo emendamento, abbiamo posto la parola fine a quella che è la storia degli Sportelli multifunzionali che, uscendo dagli enti come contratto a tempo indeterminato, si sono trovati in questi mesi in grossissime difficoltà. E da qui l’impegno della Commissione ad evitare che questi lavoratori fossero messi a contratto Co.Co.Pro. invece di contratti a tempo subordinato ed è quello che abbiamo fatto con questo emendamento.

Abbiamo salvaguardato i lavoratori degli Sportelli multifunzionali garantendo loro un futuro, nelle more che possa essere realizzata l’Agenzia di avviamento al lavoro nella quale sicuramente troveranno posto.

Signor Presidente, ho posto in essere anche un ulteriore subemendamento rispetto a quello che abbiamo esaminato, quello successivo, dove nel testo dopo le parole “forme contrattuali flessibili” aggiungo le parole “di lavoro subordinato”. Questo, anche se rappresenta qualcosa in più, viene messo per chiarire che il rapporto di lavoro deve essere soltanto quello a tempo determinato e non può essere un lavoro diverso.

Questi sono i due emendamenti posti in essere, sia il primo sia il secondo, come subemendamento, per chiarire la problematica in questione.

VINCIULLO, vicepresidente della Commissione Bilancio e relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà

VINCIULLO, vicepresidente della Commissione relatore di minoranza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Assessori, onorevole Presidente della Regione, nel condividere il testo della Commissione e nel comunicare che apporrò la mia firma ai due emendamenti, vorrei cercare di chiarire la vicenda, anche perché non possiamo correre il rischio che, da qui a qualche minuto, qualcuno ci dica che non avevamo ben compreso.

Prendiamo atto, con piacere, e rendiamo atto che il Presidente della Regione ha deciso di ritirare l’emendamento A 205 che aveva presentato e che, oggettivamente, affrontava in maniera seria il problema relativo ai lavoratori e, di conseguenza, si passa, signor Presidente, all’emendamento A205 Comm, predisposto dalla Commissione di merito e apprezzato ieri dalla Commissione “Bilancio”.

Qual è il problema per cui, a nostro avviso, c’è la necessità di predisporre un ulteriore emendamento, l’A 205.1 che, nel testo predisposto originariamente dalla Commissione, si parla di reclutamento di personale con le forme contrattuali flessibili? Quali sono le forme contrattuali flessibili? Sono numerose e di conseguenza il CIAPI di Priolo è il soggetto che dovrebbe applicare la norma che stiamo per approvare e si troverebbe in grossissime difficoltà. C’è la necessità di capire che quando si parla di contratti flessibili non si parla né di partita Iva né di Co.co.co , né di altre forme di lavoro, ma si parla di lavoratori che, è bene precisarlo, fino a qualche mese fa, erano lavoratori a tempo indeterminato, erano lavoratori assunti da Enti che fornivano servizi alla Regione e che fornivano questo servizio da tempo immemorabile.

Oggi, stiamo trasformando questi contratti da tempo indeterminato, cioè fin quando potevano raggiungere l’età pensionabile, a contratti flessibili; ma il flessibile non può non prevedere la subordinazione, anche perché, comunque, i lavoratori eseguono degli ordini che gli vengono impartiti. Per questo motivo è necessario e indispensabile, nell’approvare l’emendamento aggiuntivo 205.1, inserire anche le parole di ‘lavoro subordinato’ a garanzia dei lavoratori e per evitare che di qui a qualche settimana debbano insorgere problemi con il Ciapi di Priolo che, di fronte a contratto flessibile, potrebbe intendere qualsiasi cosa.

LENTINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LENTINI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Assessori, ho presentato un emendamento che possiamo anche trasformare in subemendamento. Questo lo chiariremo. Quello che faccio rilevare nell’emendamento è che, considerata una nota dell’Assessorato dell’istruzione e della formazione professionale che esclude dai pagamenti il PROF 2009, 2010 e 2011 e accaparrandosi, per quegli enti che hanno fatto pure l’Avviso 20, per quegli anni 2012 e 2013, perché è stato contrattualizzato del personale e mi riferisco solo agli enti che hanno rispettato la pianta organica e, sempre dentro il budget di spesa, che hanno assunto personale entro il 2008, quindi, durante l’anno 2008. Il blocco delle assunzioni è al 31 dicembre 2008. La trasformazione effettiva del contratto è avvenuta a gennaio del 2009.

Una circolare avvisa gli Enti che per il personale contrattualizzato dopo il 2008 viene escluso dai pagamenti, quindi, avviene questa trattenuta e la beffa è che viene trattenuta una somma attraverso l’Avviso 20 per la formazione, effettuato attraverso i PROF che riguardano gli anni 2009, 2010 e 2011.

Considerato il fatto che sono Enti che hanno lavorato entro il budget, mi riferisco solo ed esclusivamente a questa platea di lavoratori che hanno lavorato entro il 31 dicembre 2008, ma che, per altri motivi, hanno visto la contrattualizzazione completata ai primi di gennaio 2009. Ritengo sia una ingiustizia nei confronti di questi enti perché anche la sottrazione di queste somme dall’Avviso 20, sicuramente, porterà alla rovina oltre gli enti stessi anche i lavoratori che attendono di avere pagati gli stipendi.

Spero di essere stato chiaro sul fatto che parliamo di Fondo sociale europeo, considerato anche il fatto che la Comunità Europea riconosce soltanto gli Enti accreditati che possono predisporre corsi liberi e, al contempo, non esiste nel Regolamento della Comunità Europea che il personale possa essere del 2005, 2008, 2013 o 2014.

La Comunità europea riconosce gli Enti e con la sua formazione approva il budget di spesa a tutti gli Enti che hanno i titoli per poter affrontare quella formazione seria, vera e reale.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, ieri, in via eccezionale, abbiamo ammesso questo emendamento perché la Presidenza ha avuto una richiesta da parte di diversi capigruppo sul presupposto che c’è una intesa. Peraltro, l’emendamento era già stato esaminato dalla V e dalle II Commissione.

Adesso l’onorevole Lentini sta ponendo un problema rispetto al quale si mette in difficoltà questa Presidenza, perché ieri abbiamo fatto una forzatura procedurale su un emendamento rispetto al quale c’era una condivisione. E non posso essere io, in questo momento, ad escludere l’emendamento, peraltro presentato abbondantemente fuori termine.

Pertanto, invito l’onorevole Lentini a rinviare in un altro momento questo tipo di articolato perché, altrimenti, apriamo la maglia ad una serie di emendamenti. Proprio per questo motivo, avevamo delegato il Presidente della Commissione a trovare una sintesi e dobbiamo essere consequenziali in quello che diciamo. Onorevoli colleghi, sospendo la seduta per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17.03, è ripresa alle ore 17.09)

PRESIDENTE. La seduta è ripresa.

GRECO MARCELLO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRECO MARCELLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, prendo atto dell’emendamento che ha posto in essere l’onorevole Lentini e l’impegno massimo che assumo è che sarà esaminato in Commissione nel prossimo mese, aggiungendo successivamente un articolo all’emendamento di oggi e in una seconda fase.

LENTINI. Ne prendo atto.

FORMICA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FORMICA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, ritengo che il provvedimento che si sta mettendo in votazione presenti intrinsecamente delle contraddittorietà tali da essere non solo non risolutivo, ma facilmente impugnabile. Si sta cercando di lavorare per evitare delle incongruenze che inficerebbero totalmente la portata e l’esistenza stessa del provvedimento che si vuole portare avanti e sarebbe, addirittura, controproducente.

Visto che c’è l’accordo di massima sulla risoluzione della questione, se dobbiamo lasciare ancora qualche minuto per arrivare ad una formulazione che possa passare indenne ai controlli, in quanto corrispondente alle leggi vigenti, allora aspettiamo. Altrimenti, signor Presidente, quello che si sta proponendo è tutto ed il contrario di tutto, il che, come lei mi insegna, non è possibile.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, andiamo avanti con il lavoro e ribadisco che ieri ho ammesso, in via eccezionale, questo emendamento perché mi è stato riferito che c’era un’intesa quasi unanime; ormai, devo aggiungere “quasi”. C’era l’intesa con il Governo, ma adesso sono sorti ulteriori dubbi. L’ho ammesso perché l’emendamento era già transitato, a differenza di altri, dalle Commissioni V e II. C’è stata una presa d’atto, onorevole Dina?

DINA, presidente della Commissione.

Signor Presidente, c’è stato un apprezzamento informale, ritenendo che non ci fosse necessità di copertura finanziaria.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, pongo in votazione il subemendamento A205.1, dell’onorevole Greco. Il parere del Governo?

AGNELLO, assessore per l’Economia.

Favorevole.

PRESIDENTE. Il parere della Commissione?

DINA, presidente della Commissione.

Favorevole.

PRESIDENTE. Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.

(E’ approvato)

SAVONA. Signor Presidente, così non si può lavorare.

PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Savona. Le debbo dare atto che così non si può lavorare!

LEANZA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LEANZA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, insieme ad un apprezzamento alla sua decisione di mettere in discussione questo emendamento, voglio rilevare – lo dico all’assessore Agnello e mi dispiace che non c’è il Presidente della Regione – che è assurdo che manchi l’assessore al ramo. Noi dovremmo avere un interlocutore su un emendamento importante che riguarda la vita anche lavorativa di tantissime persone.

A questo punto, vorremmo che l’assessore Agnello si assumesse la responsabilità, seguendo le sue indicazioni, di dirci come votare e se questo subemendamento è stato assolutamente concordato.

PRESIDENTE. Onorevole Maggio, capisco che questo argomento la appassiona, mi rendo perfettamente conto, ma se avessi saputo che c’erano tutte queste difficoltà, non l’avrei ammesso.

GIANNI. Signor Presidente, ha fatto bene! Andiamo avanti, perché fuori ci sono persone che aspettano!

PRESIDENTE. Si passa all’emendamento A.205.COMM così come subemendato. Il parere del Governo?

AGNELLO, assessore per l’Economia.

Favorevole.

PRESIDENTE. Il parere della Commissione?

DINA, presidente della Commissione.

Favorevole.

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione. Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.

(E’ approvato)

Giuseppe Messina

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