Martedì sera, alla vigilia di Natale, a Catania un ragazzo di 20 anni è stato ferito con un colpo di pistola alla testa. La sparatoria è avvenuta nel quartiere Pigno, al confine con il più noto rione Librino. Le motivazioni di quanto accaduto non sono note ma ci sono diversi dettagli che MeridioNews è riuscita a mettere insieme per cercare di raccontare l’ennesimo fatto di sangue avvenuto nel capoluogo etneo. In città, ormai da diverso tempo, circolano molte armi e chi li possiede non si tira indietro nell’utilizzarle. Le forze dell’ordine sono risalite al ferito grazie alla segnalazione, così come stabilito dai protocolli, dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale San Marco. Nosocomio dove è arrivato il 20enne B.N, residente al Villaggio Sant’Agata. Il ferito, come già accennato, presentava una ferita d’arma da fuoco alla testa e per questo motivo è stato sottoposto nella notte a intervento chirurgico per la rimozione dell’ogiva. Nonostante tutto il 20enne non è in pericolo di vita. Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo sarebbe stato coinvolto in una sparatoria avvenuta intorno alle 18 nel quartiere Pigno.
Ad avvertire le forze dell’ordine è stata una coppia che viaggiava a bordo di una macchina Peugeot 3008 verso la quale qualcuno avrebbe sparato alcuni colpi di pistola. Stando alle informazioni a disposizione del nostro giornale guidatore e passeggera dell’auto sarebbero totalmente estranei alla vicenda e sono finiti nel mirino delle pistole soltanto perché avrebbero rallentato la corsa di una seconda macchina e di una moto. Chi era a bordo di quest’ultimo mezzo ha deciso di abbandonarlo riuscendo a scappare a bordo della macchina, a quanto pare un’utilitaria della Fiat con all’interno già 4 persone. Tutti i protagonisti di questa vicenda sarebbero stati armati con delle pistole mentre chi era in sella alla moto come passeggero avrebbe imbracciato un fucile da guerra.
Auto e moto avrebbero quindi deciso di sparare solo per attirare l’attenzione della coppia e farli accostare. Alla luce di questi episodi probabilmente all’interno del quartiere è avvenuto qualcosa. Sono in corso accertamenti sulla moto abbandonata e su delle tracce di sangue presenti sul manubrio. Si tratterebbe di una Honda Africa Twin nera. Un modello che, nonostante il costo, è molto utilizzato nei quartieri periferici. Il sangue è un particolare rilevante che fa presupporre che qualcuno è rimasto ferito ma non è detto che sia il 20enne che poi si è presentato al Pronto soccorso. Quest’ultimo, tramite i propri profili social, utilizza spesso la bandiera del Canada insieme a frasi ad effetto. L’utilizzo del vessillo del Paese del nord America potrebbe non essere una casualità. A Catania, da diversi anni a questa parte, clan mafiosi e piccole gang utilizzano le bandiere – Brasile e Stati Uniti quelle maggiormente rintracciabili – come tratti distintivi della propria appartenenza criminale. Altro particolare da non sottovalutare è la vicinanza, almeno attraverso i post, che il ferito dimostra per il 29enne Sebastiano Miano, conosciuto come Piripicchio e vicino al clan Cappello.
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