Corte dei Conti: in Sicilia politiche sbagliate. Le proteste delle categorie? Serie e motivate

“Errori o inadeguatezza degli interventi nei vari settori (rifiuti, energia, turismo, trasporti, agricoltura, industria) potrebbero compromettere lo sviluppo dell’Isola, che si trova in uno stato di recessione economica con una grave crisi sia dell’industria, che dell’agricoltura”. E’ un verdetto durissimo quello emesso dal presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione siciliana, Luciano Pagliaro, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Colpisce anche il giudizio che i magistrati contabili hanno riservato alle proteste dilaganti in Sicilia:

“Le recenti manifestazioni di varie categorie produttive che hanno bloccato la Sicilia – ha aggiunto Pagliaro- non possono assolutamente essere sottovalutate sia per la forma della protesta, che per la serieta’ e gravita’ delle motivazioni, che attengono alla stessa esistenza in vita delle aziende”. Durante il suo intervento Pagliaro si e’ soffermato anche sui rischi che possono derivare dalla perdita dei fondi comunitari:

“Riguardo ai finanziamenti comunitari – ha precisato – non e’ superfluo rammentare che nel caso di una loro revoca e’ possibile individuare l’esistenza di una responsabilita’ amministrativa nel caso in cui la perdita sia dovuta a comportamenti gravemente colposi da parte degli organi dell’amministrazione deputati alla spesa”.

Ma non è tutto. I magistrati contabili hanno puntato il dito contro “gli abusi” nell’affidamento di consulenze, conferite in “carenza di adeguati requisiti professionali in capo ai nominati e senza previa verifica dell’esistenza di professionalita’ interne”. Lo ha detto il procuratore regionale Guido Carlino (nella foto). In materia di gestione del personale, la magistratura contabile evidenzia “profili di danno per illegittimi inquadramenti di personale, anche in funzioni dirigenziali, nonche’ per indebita erogazione di indennita’”.

E ancora: la situazione finanziaria degli enti locali siciliani e’ “preoccupante” a causa anche di “spese costituenti danno erariale in quanto non necessarie per il soddisfacimento degli interessi della comunita’ amministrata, prive di adeguata copertura finanziaria e contrarie ai principi di sana gestione finanziaria”.

In particolare Carlino ha sottolineato “l’estensione del fenomeno patologico dei debiti fuori bilancio, indice di incapacita’ gestionale e spesso anche fonte di danno erariale” e il ricorso “ad illegittime operazioni di finanza straordinaria o a strumenti finanziari derivati di dubbia convenienza”.

E in questo contesto non stupisce che il Movimento dei Forconi abbia annunciato che è pronto, già da lunedì, a scendere in piazza, come vi abbiamo raccontato in questo articolo: Forconi, torna la rivoluzione.

Redazione

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